Visitare il deserto di Atacama in macchina è stato realizzare un sogno.
Il deserto di Atacama in Cile è una delle regioni più aride del mondo e proprio per questo particolarmente suggestiva. Vulcani, lagune, deserti di sale e cieli incontaminati pieni di stelle, regalano paesaggi mozzafiato ed emozioni indimenticabili.
Il nostro viaggio a San Pedro de Atacama risale ormai a tre anni fa ma la memoria di quei posti meravigliosi, così diversi da tutto quanto visto e immaginato fino ad ora, è ancora vivida. Quando ci penso mi viene voglia di ritornare.
Riprendo il mio diario, le note che ho scritto durante quel viaggio per rivivere, raccontandovele, le forti sensazioni di quei giorni.
Dopo un viaggio lunghissimo e diverse ore in aeroporto, è ormai sera quando con la nostra macchina, una Rav 4, imbocchiamo la strada per San Pedro de Atacama

Deserto di Atacama – San Pedro de Atacama – 21 Novembre
San Pedro ha un fascino davvero unico, un sapore di frontiera quasi mistico. I turisti che passeggiano per le strade sterrate con gli zaini in spalla e le scarpe impolverate le danno un carattere allegro e multietnico, un pò hippy e tanto coinvolgente.
Le casette basse di un bianco abbagliante sotto il sole già caldo ospitano una sequenza impressionante di hostel, ristoranti e agenzie di viaggio.
San Pedro infatti è il punto di partenza per tutte le escursioni nella zona: la Valle della Luna, le lagune altipianiche, le ascensioni ai vulcani, fino al deserto boliviano.
Noi abbiamo già pianificato cosa vedere in questa porzione del Deserto di Atacama e abbiamo scelto di noleggiare la macchina.
Visitare il deserto di Atacama in macchina consente di essere indipendenti e non avere vincoli di tempo inevitabili con le gite organizzate.
Per chi non ha un mezzo di trasporto o non si fida a guidare per le strade della zona, le offerte sono innumerevoli, Meglio evitare spiacevoli sorprese, verificare bene e affidarsi ad un’agenzia seria.
Siamo a 2500 metri di altezza ma non si percepisce; l’aria è rarefatta e siamo tutti un pò euforici mentre ci ambientiamo in questo modo così lontano.
La Piazza centrale è molto graziosa con un giardino e un bel porticato.
Poco distante la chiesa costruita in adobe ,un impasto di argilla e mattoni, è decisamente coloniale con l’arco di ingresso e l’imponente campanile. All’interno la particolarità del soffitto in legno di cactus, oggi molto raro perché le piante che un tempo ricoprivano i pendii dei “cerros”, sono a rischio di estinzione.

Al coloratissimo Mercato delle Artesanias si trovano oggetti di artigianato locale e lungo la via principale, la Caracoles, ci sono altri negozietti di souvenirs, giusto per non farci mancare un pò di shopping all’altro capo del mondo.
La Valle della Luna di giorno
“Un’esperienza fuori da questo mondo” recita il volantino che ci consegnano all’entrata, e la descrizione non potrebbe essere migliore.
La Riserva Los Flamencos, di cui la Valle della Luna fa parte, è amministrata da una associazione di sei comunità indigene che si occupano di preservare il patrimonio naturale e culturale degli Atacameños con una gestione del turismo che limita l’impatto ambientale delle aree protette lasciando comunque un ricordo indimenticabile di questi luoghi a coloro che li visitano.
Il paesaggio è davvero lunare, di una bellezza indescrivibile dove le dune di sabbia modellate dal vento si alternano ai sassi e alle rocce stratificate di argilla, quarzo, sale.
Il bianco delle formazioni saline riverbera sorprendentemente contro il blu intenso del cielo in una prospettiva che muta ad ogni passo.
Attraversiamo strette fenditure nella roccia e canyon surreali, costeggiando dune ondeggianti di sabbia morbida. Millenni di erosioni hanno creato strane sculture di roccia e sale come quella delle “Tres Marias” che ricorda tre donne in preghiera.


Proseguiamo la nostra esplorazione uscendo dal sito della Valle della Luna.
Siamo nella depressione preandina chiamata Cordillera de la Sal dove si trova appunto il Salar di Atacama.

All’estremità sorge la Grande Cordigliera delle Ande formata da un vasto altopiano e da una catena di vulcani che hanno altezze sorprendenti come il Licancabur che con i suoi 5.916 metri veglierà su di noi in questi giorni, o l’ Acamarachi che supera i 6.000 metri.
L’azione del vento e dell’acqua hanno dato ai rilievi della Cordillera de la Sal la forma insolita di una fisarmonica.
Poco dopo entriamo nella Valle de la Muerte, o Valle di Marte, una serie di formazioni rocciose di un colore rosso intenso che sembrano plasmate dalla mano di un artista.

Il Salar de Atacama
Ci fermiamo per pranzo nel piccolo villaggio di Toconao con il tipico campanile coloniale un pò segnato dal tempo ma molto affascinante e proseguiamo verso la lagune che popolano il Salar.

Laguna Chaxa
Sotto il sole abbagliante la laguna salata si estende creando miraggi, nelle pozze tra i cristalli di sale si riflettono i fenicotteri, in lontananza il profilo dei vulcani. Un paesaggio meraviglioso e incontaminato.

Qui nidificano tre specie di fenicotteri. il fenicottero di James, quello cileno e quello andino, oltre a numerosi altri uccelli.
Laguna Cejar e Ojos del Salar
Riprendiamo la nostra Rav4 e proseguiamo. Uno dei vantaggi di aver scelto di visitare il Deserto di Atacama in macchina è quello di poter decidere l’itinerario in maniera autonoma.
Prendiamo la deviazione per la Laguna Cejar, una pozza di acqua salatissima dove si può galleggiare senza fatica. La laguna è chiusa ai turisti quando ci arriviamo ma non ci dispiace, imbocchiamo l’ennesimo sterrato che ci porta a Los Ojos del Salar.
Si tratta di due buchi circolari di acqua nel mezzo del deserto, alcuni turisti vi si tuffano eccitati.
Scendo dalla macchina: intorno a me il deserto, le Ande sullo sfondo, il cielo è limpidissimo e un vento forte e tiepido mi fa volare l’anima verso una straordinaria sensazione di libertà.
Laguna Tebenquinche
Torniamo in auto, altro sterrato nel mezzo del salar per arrivare alla spettacolare Laguna Tebenquiche.

La luce dorata del tramonto colora le montagne e allunga le nostre ombre, i cristalli di sale sembrano piccoli iceberg sull’azzurro intenso dell’acqua.

I raggi del sole incendiano i profili delle Ande, la laguna di un un azzurro intenso contrasta con il bianco del sale, l’aria è tersa e il vento profumato. Provo la sensazione bellissima di appartenere ad un universo perfetto.
Ceniamo a “Las delicias de Carmen”, uno dei tanti ristorantini di San Pedro, cibo decoroso e porzioni abbondanti. Le strade buie adesso sono affollate di turisti.
Alzo la testa e resto affascinata dal fitto tappeto di stelle che ricopre un cielo nero come la pece ma limpidissimo. Non a caso, proprio qui è installato uno degli osservatori astronomici più importanti del mondo, l’Alma.
Il Deserto di Atacama mi ha già stregato!
Deserto di Atacama – Lagune Altipianiche – 22 Novembre
Di nuovo in macchina. Oggi raggiungeremo le Lagunas Altipianicas a 4.400 metri di altitudine.
Un’allegria e un’emozione quasi infantile mi accompagnano questa mattina. Sarà, come si dice qui, l’energia positiva che deriva dai giacimenti di quarzo e di rame, a stimolare la voglia di continuare a scoprire questa meravigliosa parte di mondo.

La strada diritta e deserta e in fondo il vulcano con la cima innevata: uno spettacolo sorprendente, l’essenza del viaggio.
Il paesaggio che attraversiamo è bellissimo, distese di gialli e verdi ricoprono le montagne lungo la strada che sale dolcemente in una valle dall’ampiezza inaspettata.
Piccola sosta per il caffè nel minuscolo villaggio di Socaire dove ammiriamo i terrazzamenti realizzati dagli Incas e compriamo da una signora gentile guanti e cappellini in lana di alpaca perfetti perché il freddo è pungente nonostante sia primavera inoltrata.
Ancora un pò di chilometri lungo la Ruta 23 tra ciuffi di erba gialla e sassi scuri e arriviamo alla Riserva dei laghi Miscanti e Miñiques anch’essa gestita dagli indios.
Il cielo è terso e il freddo tagliente mentre ci avviciniamo a piedi alla Laguna Miñiques, di un blu accecante circondata da ben cinque vulcani alcuni con le cime ancora innevate. Uno spettacolo di rara bellezza.

Pochi passi a piedi ed ecco comparire la Laguna Miscanti: un cerchio perfetto di acqua di cristallo increspata dal vento. Sul bianco del sale della riva spiccano i profili di un gruppetto di vigogne che scappano veloci spaventate dalle nostre voci.
Ancora una volta il paesaggio è sorprendente e incantato con i profili dei vulcani che si stagliano imponenti contro il cielo limpidissimo. Una tale concentrazione di vulcani credo sia unica al mondo e caratterizza il territorio del Cile stretto tra le Ande e il Pacifico,

La maggior parte delle gite che partono da San Pedro con i piccoli autobus a questo punto rientra in città. Noi con la macchina invece decidiamo di proseguire, il paesaggio è troppo bello e inviata a scoprire cosa c’è oltre.
La strada continua spettacolare tra il giallo, il rosso e il verde intenso. Ogni tanto incontriamo gruppetti di vigogne che pascolano, alzano la testa quasi a mettersi in posa per la foto poi riprendono tranquille.
Le vigogne come i lama e i guanachi sono della famiglia dei camelidi, hanno il collo lungo e le zampe sottili. e una lana molto pregiata.

Quasi all’improvviso ci troviamo di fronte uno scenario surreale. Una laguna salata di un incantevole colore turchese circondata da montagne colorate che vanno dal giallo al viola, al verde e sulle quali il vento ha posato una spolverata di bianco.
Siamo al Salar de Talar.
La distesa bianca di sale è deserta e invitante e cerchiamo di avvicinarci folgorati da tanta bellezza.


Pochi chilometri ci separano dal Passo Sico che segna il confine con l’Argentina. Il vento fortissimo sottolinea la solitudine di questi luoghi.
Scendiamo dalla macchina solo per avvicinarci il più possibile alla successiva Laguna Tuyajto e ammirare da vicino i fenicotteri andini che hanno le ali rosa intenso profilate di nero.

Ancora il vento, violento e freddo, la laguna deserta, il cielo turchese, il silenzio… siamo solo noi e questa natura strabiliante.

Ancora emozionati da tanta bellezza, rientriamo verso San Pedro. Ceniamo in un locale carino gestito da due ragazzi giovani e assaggiamo la famosa “empanada” per scoprire che è una pizza fritta!
Deserto di Atacama – Geyser del Tatio – 23 Novembre
Dobbiamo partire all’alba per raggiungere i Geyser del Tatio, il campo geotermico più alto del mondo prima che sorga il sole quando i getti di vapore sono più intensi.
Ancora una volta apprezziamo il fatto di aver scelto di avere la macchina per questi giorni nel Deserto di Atacama.
All’uscita del paese ci accodiamo ai tanti pulmini delle gite organizzate che salgono velocissimi per una strada impervia e senza protezione, nonostante il buio pesto sono terrorizzata dal burrone sottostante. Finalmente arriviamo.
Il posto è surreale, la luce livida dell’alba ci mostra il cratere di un vulcano da cui si alzano pennacchi di fumo.
Come in uno scenario dantesco passeggiamo tra le fumarole e i geyser che spruzzano acqua bollente, avvolti dal vapore e accompagnati dal rumore dell’acqua in ebollizione; continua a fare un freddo terribile.

Poi, da dietro le montagne, inizia a sorgere il sole, i raggi attraversano i getti di vapore che hanno aumentato altezza e intensità.
La luce è bellissima e i turisti non smettono di scattare foto.
Mano a mano che il sole sale nel cielo e inizia a scaldare l’aria i getti diminuiscono fino quasi a scomparire.
Divoriamo la colazione che il fantastico Julio ,proprietario del nostro hotel , ci ha consegnato stamattina e facciamo una breve passeggiata. Nella piscina termale alcuni coraggiosi turisti si stanno crogiolando nell’acqua tiepida, noi ripartiamo. Siamo incredibilmente vicini al confine con la Bolivia.

Villaggi andini

Anche in questo caso le escursioni standard prevedono il rientro a San Pedro ma il vantaggio di avere la nostra macchina ci consente di proseguire verso due piccoli villaggi
Scendiamo per un pezzetto da El Tatio , imbocchiamo la Ruta 21 e con un percorso ad anello tra le montagne faremo poi ritorno in paese passando per Calama.
Ancora un paesaggio mozzafiato, ancora un cielo sorprendentemente turchese e ancora e ancora un bellezza indescrivibile.
Caspana è il prototipo del villaggio andino. Costruito lungo una piccola oasi in fondo a una valle terrazzata dove i contadini coltivano frutta e verdura. Poche, deliziose casette con il tetto di paglia e il recinto dei lama.

Arriviamo poi a Chiu Chiu, un miscroscopico paesino con una bellissima chiesa nella Piazza Coloniale. Pare che la Chiesa di San Francisco, costruita nel XVI secolo sia la più antica del Cile.

Nel rientrare a San Pedro, passiamo non lontano da Chuqicamata, una immensa miniera di rame a cielo aperto. Il Cile è il maggior produttore di rame del mondo proprio grazie a questa miniera.
La Valle della Luna al tramonto – un’esperienza imperdibile
Quando torniamo al tramonto nella Valle della Luna, la luce, bellissima, crea una profondità di paesaggio che ci era sfuggita sotto il sole.
Le dune di sabbia, plasmate dal vento, assumono un colore ocra intenso, il sale bianco si tinge piano piano di rosa.

Contempliamo estasiati lo spettacolo unico della luna piena sul vulcano innevato che si staglia in lontananza e il sole che scompare dietro le montagne.
La magia di questo luogo mi cattura mentre mi arrampico sulla sulla duna grande e, ancora ansimante, raggiungo gli altri turisti che, come noi, ammirano in silenzio il calare del sole.

Poi la luce cambia di nuovo, la sabbia e le rocce sono adesso bianche e si confondono con il l sale,. Il paesaggio diventa nuovamente lunare. e gli spiriti degli indios tornano ad impossessarsi del loro luogo sacro.
Domattina lasceremo San Pedro, le sue strade polverose e i suoi cani randagi mi mancheranno immensamente.

Informazioni pratiche per il viaggio nel deserto di Atacama in macchina
Abbiamo organizzato interamente da soli il viaggio in Cile e Argentina, prenotato i voli arei, gli alberghi e i noleggi delle auto.
E’ stato un modo per iniziare a viaggiare ancora prima di partire studiando itinerari e percorsi sia della parte Nord appena descritta che per il Sud, la Patagonia cilena e argentina.
Voli
Il volo Air France da Milano Linate a Santiago del Cile via Parigi ci ha consentito di prendere nel pomeriggio il volo interno della Lam da Santiago a Calama. Il viaggio è stato sicuramente lungo e faticoso e abbiamo trascorso molte ore in aeroporto ma abbiamo così evitato una notte a Santiago.
Auto
Per questa prima parte dell’itinerario abbiamo noleggiato l’auto tramite la Hertz direttamente dall’Italia. Purtroppo appena arrivati, la nostra auto non risultava disponibile e solo a seguito di insistenti proteste ne abbiamo ottenuto una alternativa.
Percorrere il Deserto di Atacama in macchina non è particolarmente difficile. Le strade, anche sterrate, sono ben manutenzionate. L’importante è non trovarsi troppo lontano dai centri abitati di sera o di notte e controllare bene lo stato dell’auto.
Alloggio
Per dormire a San Pedro c’è davvero l’imbarazzo della scelta, si trovano hotel di lusso e ostelli super economici.
Noi abbiamo scelto di alloggiare al Ckamur Atacama Ethno Lodge. I proprietari sono indigeni Licantai che con l’avvento del turismo hanno riconvertito la loro attività di agricoltori.
La struttura delle camere segue le regole degli indios, hanno forma circolare, il tetto di paglia e i muri di pietra vulcanica, ottimo isolante. Nel deserto infatti le escursioni termiche sono importanti. Julio e sua moglie sono gentilissimi. La mattina che partiamo alle quattro per andare a El Tatio li troviamo in cortile con un cesto per la colazione e un thermos di mate per combattere il freddo e l’altitudine.

Inoltre alloggiare presso questo tipo di struttura consente alle comunità indigene di mantenere la loro presenza sul territorio preservandone le tradizioni.
Il Nord del Cile ci ha davvero affascinati, domani dopo una sosta a Santiago, partiamo per la Patagonia.
Nel prossimo articolo vi racconto la ruvida bellezza della Patagonia Cilena.
Wow! Questo era il viaggio che stavo per organizzare per il prossimo agosto poi ho scoperto che non potevo fare 3 settimane di ferie e ho deciso di tenerlo nel cassetto ancora per un po’ ma più vedo foto del deserto di Atacama e del Salar de Talar più mi viene il magone per averci dovuto rinunciare… Speriamo il 2020 sia l’anno giusto!
Ciao Claudia, se vuoi fare solo il deserto magari passando in Bolivia e in Argentina, ti bastano anche solo due settimane. Certo è che per ammortizzare un viaggio così lungo meglio aggiungere un pò di giorni. Vedrai che il 2020 sarà quello buono! Ricordati però che in Agosto là è pieno inverno, non fa molto freddo ma le ore di luce sono poche.
Ultimamente mi è presa una fissa assurda per il Cile! E con questo articolo ancora di più.. che spettacolo.. secondo me è una terra che non tutti pensano come una metà turistica ma in realtà è stupenda! Invidia per il tuo viaggio e bellissime le foto 🙂
La parte Nord del Cile col deserto mi ha sorpreso e affascinato oltre ogni immaginazione!
Un tour davvero invidiabile. Dalle foto si evince che sono paesaggi davvero spettacolari. Vedere poi la piccola laguna in un deserto, con quei colori magnifici, deve essere stato davvero come in una fiaba. Chissà se riusciremo mai ad andare. Mio marito ha la fobia dell’aereo!!
Il volo in effetti è molto lungo ma i paesaggi meritano lo sforzo! Convincilo!!!
Ecco, io questo posto è uno dei luoghi che sogno da sempre. Come non restare appagati da ciò che la natura ci regala?
hai ragione, qui la natura è nella sua essenza
Che paesaggi meravigliosi, leggendo questo articolo mi sono partite subite le voglie di partireeeeee. Davvero, non sono ancora molto informata su questa parte di mondo, ma il vostro itinerario mi ha colpita moltissimo e me lo sono immediatamente segnata tra i miei travel dreams futuri. Inoltre, complimenti anche per la scelta a carattere solidale dell’alloggio…bravi!! Vorrei potermici teletrasportare…ora credo che per un po’ di giorni impazzirò sul web a cercare info, voli e proposte locali di itinerari in questa terra 🙂
Per me fino ad ora quello è stato IL VIAGGIO, quello sognato, desiderato e realizzato.
Noi siamo appena tornati dalla Bolivia, dove abbiamo fatto 4 giorni di tour degli altipiani proprio sull’altro lato delle Ande rispetto a dove eravate voi in pratica. Abbiamo ammirato proprio lo stesso vulcano, il Licancabur, ma dall’altro lato! È stato un viaggio incredibile e da quello che leggo qui è stato simile al vostro per tante sensazioni ed emozioni… Che meraviglia quel pezzetto di mondo!
Davvero una parte bellissima di mondo. Ho pensato tante volte alla Bolivia durante il viaggio nel Nord del Cile, solo dall’altro lato delle Ande
i luoghi immersi della natura sono i più belli secondo me! bellissimo articolo e stupende le foto.. mi hai fatto venire una voglia incredibile di partire 🙂
Un viaggio che mi è rimasto nel cuore proprio per il contatto con questa natura incontaminata
Ricordo un libro che lessi un miliardo di anni fa sul deserto di Atacama. Ne rimasi incantanta proprio perché sapeva descrivere molto bene i contrasti che rendono il Cile il paese che è.
Anche io ho iniziato a sognare il Cile dopo aver letto un libro ambientato nelle miniere di sale del deserto di Atacama!
Io amo i deserti. Li amo così tanto che sono uno dei nostri obiettivi di viaggio (più precisamente, l’obiettivo sarebbe vedere tutti i deserti del mondo). Mi hai portato con te in questo pezzo di mondo dove la natura è potente e meravigliosa, so che luoghi del genere mi segnerebbero l’anima. Ah quanto vorrei andarci!
conosco la tua passione per i deserti! Quello di Atacama è un pò anomalo ma sono certa che ti piacerà
ciao, grazie molto per le informazioni prezione. Io non vado mai con viaggi organizzati per poter essere totalmente indipendente. ti chiedo quindi quanto sia “pericoloso” o difficile girare con l’auto a noleggio. Grazie
Ciao Stefano, non è affatto pericoloso girare in Cile con l’auto. La sola strada un pò impegnativa è quella per il Gayser del Tatio perchè è molto ripida e stretta e soprattutto bisogna farla quando è ancora buio. Per il resto ci siamo trovati benissimo e per quella che è stata la nostra percezione, il Paese ci è sembrato sicuro. Ovviamente non abbiamo mai viaggiato di notte tranne il giorno dell’arrivo.
Ho sognato ad occhi aperti vedendo queste belle foto e leggendo il tuo racconto di viaggio. Non sono mai stata in Sud America, ma il Cile e l’Argentina mi ispirano molto. Non avevo mai visto immagini di questo deserto, ma, amando i deserti e i paesaggi incontaminati, sono sicura che questo luogo potrebbe solo piacermi! Chissà dal vivo che emozione trovarsi di fronte a tanta bellezza 🙂
Durante l’anno trascorso in Erasmus a Córdoba (in Spagna, ovviamente, non in Argentina 😉 ho conosciuto un gruppo di ragazzi cileni che mi hanno parlato con tantissimo entusiasmo delle bellezze del loro Paese. Un altro mio sogno sarebbe visitare l’Isola di Pasqua!
Anche io non credevo mi sarei emozionata tanto nel Deserto di Atacama! Il paesaggio è davvero unico, l’aria rarefatta, i colori nitidi e l’altezza delle montagne sorprendente.
Che bellezza leggere il tuo diario di viaggio! Ultimamente il mio ragazzo è fissato per i vulcani e paesaggi mozzafiato dell’America Latina, continua a ricercare e informarsi. Penso che prima o poi dedicheremo qualche settimana delle nostre vite ad esplorarli insieme 🙂
credo che alcuni vulcani si possano anche scalare, io ovviamente non l’ho fatto ma già vederli dal basso mi ha emozionato
I luoghi simili a questo mi trasmettono una grandissima energia positiva! Quando la natura si mostra in tutto il suo splendore riesce davvero a farci vivere qualcosa di magico 🙂 Bellissimi scatti!
panorami indescrivibile, che rimangono nel cuore per sempre
Sogno sempre con questi tuoi viaggi che sento così vicini, un particolare appunto alla struttura dove avete alloggiato che sicuramente avrei scelto in quanto in linea con il mio modo di viaggiare. Viaggio e scelte splendide, complimenti…
Grazie Sara. Cerco sempre di diventare parte della realtà dei luoghi che visito e non solo spettatrice. In Cile è stato facile.
non sono mai stata in Sud America ma il Cile rientr a pieno regime nei miei viaggi da sogni. In particolare sono affascinata dal deserto di Atacama. Che vaggio epico!
E’ stato proprio un viaggio epico! Non scorderò mai la bellezza di quei paesaggi
Mi piace davvero tutto di questo itinerario! Luoghi e foto bellissime! D’altronde il Cile è nella mia lista dei desideri di viaggio da tempo. Me ne sono innamorata già quando lessi tutti i romanzi dell’Allende e da allora ho sempre desiderato andarci.
l’ho detto molte volte e continuo a pensarlo, quello in Cile (deserti e ghiacciai) resta per me il viaggio della vita
Io e mia moglie vorremmo fare proprio questo viaggio; mi piace molto l’idea di arrivare a Calama con l’aereo e noleggiare qui l’auto. Hai qualche consiglio ulteriore, al di là dei posti da visitare, considerando che noi vorremmo fare la valle delle lagune con una nostra auto e fermarci dove riteniamo più opportuno? Vorremmo arrivare fino al Salar de Uyuni e ritorno
bisogna fare attenzione alle compagnie di noleggio e verificare che si possa passare il confine, le procedure sono spesso molto lunghe e complicate.
Fino a qualche tempo fa non avevo mai preso in considerazione il Cile per un possibile viaggio, ma leggendo articoli e vedendo foto ho cominciato a pensarci davvero. Sembra un posto così affascinante e pieno di meraviglie naturali che mi è venuta voglia di visitarlo!
La zona dell’estremo Nord, quella di Atacama e dello straordinario deserto, è di una bellezza indescrivibile, lontana da qualunque immaginazione
Amo i deserti, ne ho visitati parecchi e questo è sicuramente nella mia lista.
Non vedo l’ora di visitarlo…
il deserto di Atacama è indimenticabile per me
Un viaggio che avevo studiato nel dettaglio e che volevo fare nel 2020, stupendo amo i deserti e il Sud America per cui sicuramente una grande emozione vederlo, speriamo di riuscire a programmare presto
ti auguro di farlo, per me rimane il viaggio della vita
Da tempo voglio visitare questa parte di mondo, l’ho già studiata e ristudiata e non vedo l’ora di programmare. San Pedro dà proprio l’idea di città hippy come tu hai ben descritto e i paesaggi circostanti sono davvero magnifici, interessante anche il fatto che vi siete mossi da soli. Ottimi spunti in questo post
I paesaggi sono incredibili e indimenticabili, molto diversi da qualunque cosa possiamo vedere in Europa
Questo itinerario è davvero splendido, mi hai fatto sognare. Io adoro i deserti e anche se alcuni li trovano noiosi, a me invece danno sempre modo di riflettere e lasciarmi affascinare
Il deserto di Atacama e tutto il Cile e la Patagonia restano “il viaggio della vita”, paesaggi unici che restano impressi nella memoria
Per ora mi sto orientando più verso l’Asia ma il Sud America affascina indubbiamente e questo deserto mi sembra davvero lunare.
Io, al contrario, non mi sono ancora avvicinata all’Oriente…Atacama è rimasto per me il viaggio della vita
Che meraviglia! Questo è uno dei viaggi che sogno da sempre di fare, il Cile non so spiegare, esercita da sempre un grande fascino su di me. Spero di andare presto con i bimbi e trovo molto interessante le informazioni che hai scritto riguardo al noleggiare l’auto. Ma ti chiedo un parere: secondo te con bambini al seguito conviene affidarsi ad agenzie organizzate o si può fare fai da te con l’auto? (noi siamo tipi abbastanza avventurosi con i bimbi, ma devo ammettere che del Perù non ho un gran bel ricordo delle strade sulle Ande…)
Non sono stata in Perù ma ti posso assicurare che viaggiare in Cile è facilissimo, le strade sono ben tenute e anche le auto a noleggio sono in buone condizioni. Ovvio che se da San Pedro si decide di passare in Bolivia attraversando le Ande la situazione cambia….
Ti posso assicurare che la strade in Cile sono in perfette condizioni, io mi sentirei di consigliarti di fare il deserto di Atacama con i bambini senza problemi