Portovenere e Tellaro Liguria romantica
16/01/2019

Il Golfo dei Poeti continua a incantare con piccoli borghi marinari e viste mozzafiato
Fuga romantica in Liguria alla scoperta di Portovenere e Tellaro, due piccoli borghi che si fronteggiano sul Golfo dei Poeti.

Portovenere la chiesa di San Pietro e la grotta di Byron
Il poeta inglese Lord Byronrimase affascinato dalla bellezza selvaggia di questi luoghi che ben si addicevano alla sua figura romantica e tenebrosa.

La leggenda narra che un giorno, tuffandosi dallo scoglio della grotta Arpaia, arrivò a nuoto fino a Lerici dall’amico Shelley. Mito o verità, la grotta ora è intitolata proprio a Lord Byron e una targa commemora la sua audace impresa.

Portovenere sorge su di un piccolo promontorio che prosegue idealmente con le isole di Palmaria, Tino e Tinetto.
In posizione spettacolare a strapiombo sul mare si trova la Chiesa di San Pietro, il “cristiano tempio” della poesia di Montale.
Là fuoresce il tritone
dai flutti che lambiscono
le soglie d’un cristiano
tempio, ed ogni ora prossima
è antica……..

Un piccolo chiostro affianca la chiesa e termina con un cancello che sembra condurre all’infinito del mare.

Nel luogo in cui ora sorge la chiesa, i romani avevano costruito un tempio dedicato a Venere Ericina, la dea nata dalla spuma del mare che si forma negli scogli sottostanti e a cui si deve il romantico nome del borgo.

Dai resti delle antiche mura di una fortificazione del periodo genovese, si possono godere splendidi scorci di mare. Il mediterraneo allo stato puro.
La Liguria, piccolo lembo di terra plasmato dai venti, in bilico tra il mare e le montagne, riesce a regalare angoli nascosti di stupefacente armonia.

Un pò come i suoi abitanti, svela a poco a poco generosità e bellezza celate sotto una scorza di apparente ruvidità

Portovenere il vecchio borgo
Lasciato il mare alle spalle ci si intrufola nel vecchio borgo fatto di “caruggi” stretti stretti tra le alte case che sembrano toccarsi. Profumo di focaccia e panni stesi alle finestre. L’essenza della Liguria.

Sull’arco della Porta del Borgo è ancora visibile la scritta in marmo “Colonia Januensis 1113” a ricordare la dominazione di Genova.

Un ultimo sguardo alla meravigliosa murata di case del lungomare. Altissime, strette, addossate le une alle altre, sembrano appese allo sperone di roccia che le sostiene e le proietta sul mare. Lunghe e ripide gallerie di scale si intrufolano tra i muri scrostati dal sale.

I piccoli gozzi in secca diventano riparo per i gatti che vi si accoccolano al sole in una quiete che riposa l’anima.

Il sole illumina i pastelli delle case in una immagine da cartolina.

Tellaro
Siamo nel Golfo dei Poeti. E sono le parole di un altro grande poeta del ‘900, Mario Soldati, a descrivere perfettamente l’atmosfera delicata di questo minuscolo borgo marinaro ricco di storia.
“un nirvana tra mare e cielo, tra le rocce e la montagna verde“.

Le stradine ripidissime che si attorcigliano su se stesse conducono non senza fatica al minuscolo centro del borgo.


La galleria difensiva dal bel pavimento di ciottoli, costruita per proteggersi dalle numerose incursioni saracene, regala stupendi affacci sul mare.

La piazzetta si confonde con la spiaggia, riparo per le barche d’inverno e per i turisti d’estate. Raccolta tra le case color pastello che riflettono la luce del tramonto.


Un angolo incantato di silenzio dove aspettare il tuffo del sole nel mare romanticamente accoccolati sugli scogli o dietro l’abside rossa della chiesa di San Giorgio che sembra una nave pronta a prendere il largo
