Oggi è il 7 Dicembre, Sant’Ambrogio e la Prima della Scala che da anni segna per i milanesi l’inizio del periodo di Natale, quest’anno non ci sarà.
Ammetto che mi manca questo evento che va al di là della musica e diventa fenomeno di costume e che insieme alle tradizionali bancarelle degli oh-bej oh bej e alla Messa solenne dell’Arcivescovo ha sempre rappresentato per me l’inizio dell’attesa.
A Milano, il giorno di Sant’Ambrogio si addobba l’albero di Natale e si assaggia la prima fetta di panettone. Tradizioni e consuetudini che in un periodo di smarrimento come quello che stiamo vivendo, scaldano il cuore e diventano riferimenti.

Il giorno di Sant’Ambrogio e la Prima della Scala
Fino agli anni ’50 l’inaugurazione della stagione musicale dalla Scala era il 26 dicembre, resta famosa la Prima del 1883 quando 2500 lampadine si accesero ad illuminare la messa in scena della Gioconda di Ponchielli. La Scala fu il primo Teatro ad essere dotato di illuminazione elettrica.
Quando i milanesi cominciarono a trascorrere le vacanze di Natale fuori città, la Prima fu spostata al giorno di Sant’Ambrogio, vescovo e patrono di Milano. Il 7 Dicembre 1951 la divina Maria Callas trionfò nei Vespri Siciliani e diede inizio ad una consuetudine che dura tutt’ora. O almeno, durava.
Quest’anno per la prima volta la Prima della Scala non ci sarà: il foyer del Teatro più bello del mondo non si riempirà di donne eleganti e rappresentanti della politica e dello spettacolo. Non ci saranno le solite polemiche e i soliti pettegolezzi. E Milano sembrerà un pò più buia.

La Prima della Scala, è un evento senza uguali, famoso in tutto il mondo. E’ un momento di grande musica e di cultura ma anche di mondanità e di glamour. E’ lo specchio del cambiamento di costume della nostra società.
Gli anni ’50 erano quelli dei “commenda” con le mogli ingioiellate, andare alla Prima era più un dovere sociale che un piacere. Poi sono arrivati gli anni delle contestazioni, i lanci di uova e la contrapposizione tra borghesia e giovani studenti.
Negli anni ’80, quelli della Milano da bere, la Prima della Scala era più che mai “the place to be” fino a giorni nostri in cui attori, cantanti, giovani rampanti e influencer si fanno fotografare in abito da sera.

Il Teatro alla Scala, lo abbiamo detto, resterà a porte chiuse ma la musica non si fermerà. “A riveder le stelle” lo spettacolo con il Coro della Scala, la grazia del balletto di Roberto Bolle e le musiche di Bizet. Wagner e ÄŒajkovski, avrà inizio alle ore 17,00 in diretta tv e online. Le info sono sul sito della Scala.
Gli oh-bej oh bej
Di Sant’Ambrogio e e dell’affetto che provano per lui i milanesi ho già parlato nell’articolo dedicato al Carnevale di Milano. Nel giorno della festa, l’Arcivescovo celebra la Messa solenne nella Basilica dedicata al Santo Patrono.
la Fiera degli Oh-bej Oh-bej, una sorta di mercatino di Natale ante-litteram ebbe origine proprio un 7 Dicembre (del 1510 questa volta), giorno in cui Giannetto Castiglione, inviato dal Papa per ravvivare la fede un pò assopita dei milanesi, fece il suo ingresso in città portando dolci e regali.
I bambini entusiasti iniziarono ad inseguire il corteo papale esclamando “oh-bej, oh-bei!” – che belli, che belli ! e la folla giunse fino alla Basilica dove da allora si allestirono bancarelle di vestiti, giocattoli e cibo.

I banchetti vennero poi spostati al Castello Sforzesco e infine in Duomo e benché gli addobbi natalizi e i dolciumi siano stati sostituiti da oggetti più commerciali, restano una meta imperdibile per lo shopping natalizio.

Inutile dire che anche l’accensione del grande albero di Natale di Piazza Duomo avviene il giorno di Sant’Ambrogio a sottolineare quanto la tradizionale festa sia simbolica per la città.
L’Ambrogino d’oro
Il 7 Dicembre è anche il giorno in cui a Milano vengono consegnate le onorificenze a coloro che si sono particolarmente distinti in opere che hanno dato lustro alla città.
Si tratta di 15 medagliette d’oro – chiamate appunto “Ambrogino d’oro” – e circa venti attestati di benemerenza civica.
Tra i personaggi illustri che hanno ricevuto l’Ambrogino d’oro il Cardinale Scola ma anche Massimo Bottura e quest’anno la coppia glamour Ferragni-Fedez per quanto hanno fatto durante la prima ondata di Covid-19.

Concludo con un proverbio: “senza la neve a Sant’Ambrogio, l’inverno sarà mogio”. Da tanti anni a dicembre non nevica più e ogni inverno che passa è sempre più mogio, confidiamo che il Santo Patrono quest’anno porti la neve e tante lucine accese negli occhi di tutti.
Il panettone

Della leggenda sulla nascita del dolce di Natale per eccellenza, ho raccontato nell’articolo : a Milano il panettone è anche sospeso.
Ricordo che anche quest’anno, in alcune pasticcerie di Milano si potrà lasciare un panettone “in sospeso” per consentire anche ai meno fortunati di celebrare il Natale con un dolce della tradizione.
Per maggiori informazioni e per l’elenco aggiornato delle pasticcerie: www.panettonesospeso.org.
Che bella l’origine dei mercatini milanesi. Non conoscevo per niente la storia di Sant’Ambrogio, ne le tradizioni ad essa legate.. molto interessanti.
Sant’Ambrogio era un tipo davvero particolare, eletto vescovo senza nemmeno essere prete, sbagliò a dire la Messa e diede così origine al rito ambrosiano che noi utilizziamo ancora adesso nella Diocesi di Milano, unica al mondo
Da un po’ di anni avevo intenzione di organizzare una gita di un giorno a Milano con le amiche per gli Oh-bej-oh-bej, ma purtroppo non sarà nemmeno questo l’anno giusto. Immagino che Milano sarà un po’ triste senza questa tradizione e senza quella della Scala. Pensa che nella mia città non hanno messo nemmeno le luci di Natale e le solite decorazioni!
che peccato un Natale buio! Quest’anno più che mai abbiamo invece bisogno di luce e di gioia e speriamo che il prossimo Sant’Ambrogio sia di convivialità!
Il Covid, quest’anno, ci ha costretti ha rinunciare a tante belle cose e alle tradizioni più care. Non sono riuscita a vedere la diretta della prima della Scala, ma ho sentito dire che è stata sensazionale!
E’ stata fatta anche una scelta che ha privilegiato il pubblico, lo spettacolo meraviglioso è stato in grado di ammaliare tutti e non solo i melomani
Eh si purtroppo quest anno niente prima della Scala però il foyer del teatro e le sue sale sono state utilizzate di recente per la presentazione della nuova collezione di Dolce e Gabbana. Alla fine non è che non ci sia stato proprio movimento alla Scala
La bellezza può avere utilizzi diversi, l’importante è che sia condivisa, ben venga la moda nel foyer della Scala
Da buona milanese, Sant’Ambrogio e’ sempre stata una festa che ho sempre sentito molto e ora che abito dall’alto capo del mondo ne sento la mancanza! Ma la cosa buona e’ che posso fare l’albero prima senza sensi di colpa!
ah ah!! io invece rimango ligia alla tradizione e l’albero lo faccio il 7 dicembre!
Ho avuto la fortuna di vivere qualche anno fa l’atmosfera di Sant’Ambrogio a Milano ed è esattamente come da te descritto. Credo che poi quest’anno l’inaugurazione della Scala sia stata più sentita, l’occhio finalmente si è spostato dall’evento mondano alla rappresentazione.
Hai ragione! Brava per il pensiero positivo!
Immagino per voi milanesi sia stato davvero duro il colpo! È mancata a me, che sono laziale…ma purtroppo è così! Speriamo che il prossimo anno tutto avrà un sapore di gran lunga migliore.
Speriamo davvero di riuscire presto a vivere la normalità, anche quella della confusione e del traffico in tilt in Via Manzoni il giorno della Priva della Scala!
Effettivamente noi milanesi abbiamo perso qualche punto di riferimento quest’anno. Ci manca un po’ il traffico e la calca tra i mercatini e i negozi del centro, l’odore del caramello e il chiasso tra le bancarelle del mercato dell’ Oh bej Oh bej. Però abbiamo tutti avuto un posto in prima fila alla prima della Scala, da divano di casa. E questo ci ha reso un po’ tutti uguali. Spero che lo spirito del Natale sia anche questo: sentire la mancanza degli altri perchè stare insieme ed essere tutti uguali è bellissimo.
Incredibile ma vero mi manca proprio il chiasso e la calca!
Che bell’articolo, Antonella! Mi hai portato una ventata di spirito natalizio e anche se quest’anno purtroppo non sarà come gli altri anni, con il tuo testo e le tue immagini mi hai fatto vivere un po’ di atmosfera natalizia milanese. Pensa che proprio per quest’anno avevo in programma di andare a vedere la fiera degli Oh-bej Oh-bej. Speriamo in tempi migliori…
Grazie Sara! sto cercando di ricrearlo e di averlo nel cuore lo spirito natalizio ma quest’anno la tristezza non riesce ad abbandomarmi
Hai ragione Milano è più buia quest’anno, un evento ormai conosciuto e atteso anche al di fuori della città, un’altra rinuncia dell’anno
un’altra dimostrazione che dopo questa pandemia nulla sarà più come prima
Come hai detto anche tu, sono proprio le tradizioni che diventano punti di riferimento, soprattutto in un periodo così triste. Mi piacerebbe un giorno poter partecipare alla festa di Sant’Ambrogio e passeggiare tra le bancarelle del mercatino “oh-bej oh-bej”. Spero sempre che queste usanze restino e che vengano tramandate alle nuove generazioni.
Mai come quest’anno avrei voluto andarci agli oh bej oh bej, e pensa che ultimamente li evitavo perchè c’era troppa folla!
Da pavese e quindi da persona che non abita lontano da Milano per me è tradizione andare per Sant’Ambrogio a Milano: la sua atmosfera è unica in quel giorno ma purtroppo quest’anno non ho potuto assaporare i suoi e i profumi di quella giornata. Speriamo di recuperare l’anno prossimo!
non avrei mai pensato che Milano mi sarebbe mancata così tanto!
Che emozione la prima della Scala. Quando ero ragazzina non vedevo l’ora di sfogliare le riviste di gossip a casa di mia nonna in cui mostravano i look delle vip che avevano partecipato all’evento. Ricordo ancora un bellissimo vestito lungo nero indossato dall’allora sindaco di Milano Letizia Moratti (se non ricordo male era di Armani – elegantissimo).
Un grande peccato che quest’anno non ci sia stato.
Interessante l’iniziativa del panettone, non lo sapevo.
era il periodo in cui Milano era sinonimo di mondanità, ma fino all’anno scorso per il 7 dicembre la città era in festa. Speriamo per il prossimo anno
Affascinanti queste tradizioni del Natale milanese! Conoscevo solo quella del panettone, non sapevo dell’Ambrogino d’Oro o quelle legate al Teatro Alla Scala o la fiera degli Oh bej Oh Bej. E’ vero, sarà un Natale più mogio, e la mancata neviacata è solo la punta dell’iceberg… 🙂 Ciao Antonella, passa un buon weekend!
Grazie Alessia, pensa che quest’anno l’Ambrogino d’oro è andato alla coppia Fedez-Ferragni segno che i tempi cambiano in tutto (senza polemica)
Che splendide tradizioni… Mi hai anche fatto scoprire il significato di oh bej! A me dispiace molto per questo Natale e mi dispiace anche che a Natale non nevichi più… I cambiamenti climatici mi inquietano e sottraggono atmosfera alla festa più bella dell’anno. Speriamo almeno che il Natale si trasferisca, quest’anno, da fuori a dentro.
quando ero piccola a Natale era normale che ci fosse la neve, a Milano la nebbia e la galaverna che regalavano alla città un’atmosfera magica
Sono stata a Milano non molto tempo fa e devo ammettere che non mi ha colpito molto; invece scoprire questo suo lato tradizionale e caldo nelle festività natalizie mi piace molto e mi fa venire voglia di visitarla proprio in questo periodo. Sicuramente Milano avrà un’altra possibilità, ha moltissimo da offrire
Devi assolutamente dare a Milano una seconda chance, Ilenia. E’ una città bellissima ricca di arte, di storia e di tradizioni, non è solo traffico e business come si crede e soprattutto una città generosa e intraprendente. Ti ricrederai senza dubbio
La prima della Scala l’ho vista in tv ( il teatro però in tv non ha lo stesso fascino), il panettone l’ho mangiato, l’albero, come da tradizione l’ho fatto il 6 (Per noi San Nicolò)… mi è mancato o bei o bei che spesso ho frequentato… quello spero di poterlo rivedere dal vivo il prima possibile
perfetto! Allora puoi avere la cittadinanza onoraria milanese 🙂
Amo il Natale a Milano e tutte le sue tradizioni, dal panettone alla prima della scala, anche se il mio evento preferito sono gli Oh Bej! Oh bej!, per me appuntamento fisso!
per me lo è stato per molti anni e pensa, ultimamente lo evitavo per la troppa ressa!! Il panettone invece non lo evito mai, inizio a Sant’Ambrogio e fino a fine Gennaio vado avanti!!!
Quante curiosità in questo articolo! Dev’essere proprio bella Milano in questo periodo… Certo se, come dici tu, nevicasse sarebbe tutto più suggestivo! Mai dire mai!
da tanti anni non nevica più a dicembre! Le luminarie sono sempre più tecnologiche e sempre più sponsorizzate ma Milano è sempre bellissima
Milano è la mia città e mi manca tantissimo con le sue tradizioni, ma ti confesso una cosa: la Prima della Scala non l’ho mai potuta sopportare. Mi pare un evento lontano dalla gente reale. Tutta quella mondanità e quello sfoggio! 😅
Hai ragione, cè molto sfoggio ma anche dell’ottima musica e bellissimi costumi.
La tradizione natalizia milanese è una delle mie preferite. Non manca proprio nulla, poi amo l’artigiano in fiera in questo periodo, per viaggiare, restando a Milano. Quest’anno purtroppo o per fortuna, l’anteprima alla Scala ha fatto parlare di sè, ma ha anche dato modo ad alcune persone di capire meglio la situazione!
Milano è una fucina di attività e di pensiero e ben vengano le discussioni se servono a chiarire le idee