Polveri blu, fuxia e verdi lanciate ovunque, visi imbrattati e sorridenti, folle giocose e colorate, musica, confusione e una contagiosa gioia collettiva: è Holi in India.
Trovarsi nel mezzo della festa più colorata e coinvolgente del calendario indiano è stata un’esperienza incredibile. E’ difficile descrivere la sensazione di sentirsi risucchiati dalla marea umana che, al ritmo dei tamburi e delle danze, invade le strade delle città e dei villaggi di campagna. E’ difficile raccontare l’esitazione tra il timore di essere travolti e perduti tra la calca e la voglia di lasciarsi andare alla follia generale e mescolarsi alla gente che al grido di “Happy Holi!” ti riempie il viso e i capelli di mille sfumature vivaci.
La polvere ti entra in gola e irrita gli occhi, si appiccia ai denti, penetra sotto i vestiti. L’aria è satura di colori, odori e rumori. L’atmosfera è così giocosa e carica di energia che è impossibile non sentirsi partecipi e festeggiare l’Holi con lo stesso trasporto degli hindu per i quali la festa è soprattutto religiosa.

La festa più antica dell’Induismo
L’Holi è una delle feste più antiche dell’induismo. Innanzitutto simboleggia il ritorno della primavera e celebra il lavoro dei contadini per l’ultimo raccolto invernale. La sera della vigilia si accendono fuochi in offerta agli dei per propiziarsi una buona stagione nei campi.
La celebrazione dell’Holi, al di là dell’allegria e del colore, ha un importante valore religioso. Il fuoco ricorda la leggenda del dio cattivo Hiranyakashipu che non tollerava il fatto che il figlio adorasse Vishnu. Per punirlo decise di gettarlo tra le fiamme con l’aiuto della sorella Holika che aveva il dono di non temere il fuoco. Gli dei però salvarono il giovane Prahlada e punirono la zia malvagia: di lei resta il nome Holi che significa bruciare.
La leggenda che preferisco sull’origine della festa dell’Holi è però quella secondo cui Krishna (una delle reincarnazioni di Vishnu) aveva la pelle colorata di blu. Temeva che a causa di ciò la bella Rodha dalla carnagione chiara potesse rifiutarlo. La madre gli suggerì allora di applicare dei colori sul viso dell’amata in modo da renderla simile a lui. Da quel momento i due diventarono gli “amanti eterni”.

I colori sgargianti che si utilizzano sui volti si chiamano gulat e hanno anche un significato simbolico. Il rosso rappresenta l’amore, il verde l’armonia e l’arancio l’ottimismo mentre il bellissimo blu intenso è il colore di Krishna.
Come si svolge la festa del Holi
Holi è, secondo il calendario induista, il primo giorno successivo al plenilunio di primavera. E’ quindi diverso ogni anno, un pò come la nostra Pasqua.
La sera della vigilia, Holika Dahan, in ogni angolo si accendono falò di sterpi, deiezioni di mucca e oggetti vecchi che verranno bruciati a simboleggiare la vittoria del bene sul male. Le ceneri si sono trasformate negli anni, nelle polveri colorate che le persone si lanciano a vicenda. Già dai giorni precedenti per le strade si vedono carretti carichi di fascine e piccole cataste sui marciapiedi. Fioriscono improvvisamente numerose bancarelle che vendono i colori in polvere in deliziosi mucchietti variopinti o già confezionati nei sacchetti pronti per essere lanciati.

L’atmosfera è carica di eccitazione e il traffico, per quanto possibile, ancora più caotico tra un incessante suono di clacson e un intersecarsi inimmaginabile di rickshaw, motorini, macchine e autobus. I più giovani iniziano a lanciare i colori sulla gente ancora indaffarata a completare gli ultimi acquisti di polveri e cibo.
Il Rangwali Holi è il giorno della festa. Dall’alba la gente si mette in fila per visitare i templi. Nell’India del Nord dove la festa è dedicata a Krishna, i templi di questa divinità sono presi d’assalto. Noi eravamo a Jodpur il 14 Marzo 2025 e già alle sette del mattino era impossibile raggiungere l’interno del Govind Dev dove i fedeli pregavano, danzavano e lanciavano petali di fiori.
Dopo la visita al tempio tutti invadono le strade lanciando la polvere colorata nell’aria o spalmandola sul viso di quelli che incontrano. Le persone si mescolano senza distinzioni sociali, ridono, ballano, si rincorrono, in una giornata di gioia intensa e condivisa.
Col passare delle ore anche il tasso alcolico cresce e alle polveri si sostituiscono i colori chimici sparati con le pistole ad acqua che oltre ad essere indelebili per giorni sulla pelle, sono anche altamente inquinanti. E’ il momento più complicato della festa: la folla è ingestibile, il rumore assordante, la musica cacofonica arriva da ogni dove. Alla sera tutto finisce e per le strade restano solo le chiazze di colore, il giorno dopo si torna alla normalità.

Consigli per festeggiare e fotografare l’Holi in sicurezza
E’ stato un caso per noi trovarci in India in occasione del Holi Fest, non ne avevo tenuto particolarmente conto nella pianificazione del viaggio. Non nego però di aver sognato di poter fotografare i colori di questo eventi incredibile. Avevo letto che per i turisti era pericoloso mescolarsi alla folla così sovraeccitata e fuori controllo, che si rischiava di essere travolti, soffocati, irrimediabilmente colorati.
Nella realtà la festa dell’Holi non è affatto pericolosa, i turisti sono sempre più numerosi e unirsi alla gente del posto è il modo migliore per lasciarsi contagiare da un’onda magnetica di energia positiva. Molti alberghi organizzano feste all’interno con gli ospiti interamente vestiti di bianco che si lanciano le polveri colorate: per quanto divertente trovo che sia un modo poco coinvolgente di vivere l’evento.

Il mio consiglio è quello di uscire nelle prime ore del mattino, prima che l’atmosfera diventi troppo incandescente, e partecipare con il cuore e il sorriso al lancio dei colori. Incontrerete volti variopinti, ragazzi con gli abiti inzuppati e ricoperti di polvere, famiglie festose, gruppi di donne dagli abiti sgargianti e le mani colorate che vi accarezzeranno il viso rendendolo irriconoscibile.
Indossate abiti vecchi che potrete poi gettare oppure acquistate per pochi euro i classici “pigiami” indiani di cotone bianco, e lasciatevi contagiare dall’allegria.

Per proteggere la macchina fotografica avevamo portato un filtro Uv da applicare all’obiettivo e un apposito sacchetto di plastica usa e getta (di quelli che si usano per la pioggia) per riparare l’apparecchio. Inutile dire che un pò di polvere è comunque entrata ma siamo riusciti a ripulirla senza danni.
Anche il cellulare va protetto con una custodia di plastica impermeabile. Portate con voi il meno possibile, evitate le borse e gli zaini che si riempirebbero di colore. Indossate semplici ciabatte o infradito che si laveranno facilmente. Non preoccupatevi se, soprattutto le mani. restano colorate per alcuni giorni. Ci sono alcuni colori ad esempio il fuxia, particolarmente resistenti anche al sapone ma poi scompaiono senza danneggiare la pelle.
Meglio non cambiare le ottiche in modo da non dover maneggiare la macchina fotografica in mezzo alla folla ed esporre il sensore alle polveri colorate.




Lo scorso anno l’Holi è stata organizzata anche nella mia città, ma è stato proprio un evento pagano e commerciale, nulla a che vedere con la religiosità dell’originale. Per lo più dedicato a bambini e ragazzi, è stato Si un’esplosione di colori, ma anche altamente inquinante. Non sono state gettate solo polveri colorate, ma la mole dei rifiuti del dopo festa è stata davvero ingente e poco rispettosa delle regole. Non so se riuscirei a partecipare sinceramente, nonostante tu asserisca che sia del tutto innocuo. Avrei timore dell’enorme flusso di persone esaltate. Preferisco ammirare le tue foto, che sono davvero opere d’arte. Complimenti.
Ti ringrazio per i complimenti, ho cercato di rendere in foto la gioia che palpabile delle persone che incontravo. La folla è davvero incredibile e anche io temevo il lancio di colori ad acqua che sarebbero stati difficili da lavare, invece uscendo alla mattina presto non ho avuto problemi
Holi senza dubbio è una delle feste più belle da fotografare per i suoi incredibili colori. Nel nostro piccolo, qui in Australia i bambini hanno festeggiato Holi a scuola e all’asilo ed è stato molto bello vedere le foto dei loro visi tutti imbrattati di colore
I volti sorridenti imbrattati di mille colori sono uno dei ricordi più belli del mio viaggio in India
Come mi piacerebbe tornare in India per questa occasione, amo davvero tanto il loro modo gioioso di vivere la spiritualità. Chissà magari prima o poi lo organizzo
Ho adorato il viaggio in India e in occasione dell’Holi Festival mi sono proprio resa conto di quanto la loro dimensione religiosa e spirituale sia impregnata di gioia di vivere
I tuoi scatti sono potenti e mostrano tutta la bellezza dell’Holi festival! Non credo di riuscire a poter vedere questo incredibile evento a breve perché si svolge in periodo di scuola e, come sai, non posso prendere ferie in questo periodo. Mi hai davvero portato lì con questo tuo articolo, grazie!
Per te che ami la fotografia sarebbe sicuramente una bellissima esperienza. Magari riesci a capitare se coincide con le vacanze di Pasqua, è un evento incredibile che coinvolge tutta la popolazione in un’atmosfera di pura gioia assolutamente contagiosa
E’ un evento che mi piacerebbe molto assisterlo dal vivo, l’avevo sperimentato una volta al festival dell’oriente a Napoli, ma l’emozioni che si respirano dal vivo in India secondo me sono uniche.
Il caos, il rumore, l’allegria e la sensazione di essere trasportati da una marea umana nostro malgrado sono i ricordi dell’Holi. Per noi è stata un’esperienza entusiasmante, il sorriso della gente è contagioso e coinvolgente
Ogni volta che vedo le immagini dell’Holi mi emoziono nonostante non abbia mai vissuto la festa. Mi colpiscono le giuste accortezze descritte, sia per la sicurezza personale che della strumentazione. Pensavo a come sarebbe bello partecipare con i bambini ma effettivamente, a meno che non ci siano luoghi più contenuti, diventa un pericolo. Immagino la gioia, il caos, l’euforia, l’emozione vissute…solo come gli indiani sanno trasmettere!
Non avrei mai pensato di riuscire un giorno a fotografare l’Holi e quando mi ci sono trovata in mezzo ho pensato più a godermi la festa che a proteggere l’attrezzatura… per fortuna avevo pensato di portarmi il necessario per non danneggiare la macchina
Ho sentito parlare spessissimo di questo evento e le tue foto non fanno che dimostrare che quello che si dice in giro è vero: è un evento davvero da non perdere. Magnifici colori!
E’ proprio una festa coinvolgente, non immaginavo neppure io di divertirmi tanto
Avevo sentito parlare della festa dei colori ma non avevo mai visto delle immagini. Che colori pazzeschi! E tu hai fatto davvero delle fotografie bellissime che hanno saputo catturare non solo la bellezza dei fuxia, dei blu e degli arancioni, ma anche l’allegria negli occhi delle persone.
Ti ringrazio davvero tanto, nelle foto volevo proprio rendere l’idea dell’allegria collettiva e contagiosa della festa
Che emozione incredibile deve essere stata! Mi piacerebbe vedere luoghi durante festività o ricorrenze particolari, l’India mi era piaciuta molto per cui sono certa che sarei conquistata dall’atmosfera, ci vorrei tornare e visitare l’India del Sud certo con la festa sarebbe perfetto
L’Holi Fest è sicuramente un’esperienza intensa e coloratissima
L’ho sempre vista come una festa colorata ma non mi ero mai informata sul vero significato della festa.
Sicuramente un bel modo per festeggiare il ritorno della primavera.
Sarebbe bello parteciparvi, ricordo che a Londra organizzavano l’Holi ogni anno ma non sono mai andata. Sicuramente sarei rimasta finché non entravano in gioco le pistole con i colori chimici.
Anche io ero stata tentata di restare…. tutti però dicevano che poteva essere pericoloso per la folla e i colori indelebili. Se tornassi resterei a costo di rimanere fuxia per un mese!