Mandawa, Nawalgarh e le loro haveli di inaspettata bellezza

le haveli decorate di Fatephur

La regione semidesertica dello Shekhawati nel nord del Rajasthan è punteggiata di cittadine come Mandawa e, forse soprattutto Nawalgarh, di una incredibile decadente bellezza.

Le haveli, magnifiche dimore che i ricchi commercianti indiani si erano fatti costruire all’inizio dell’800, testimoniano orgogliosamente un passato di splendori. Nonostante molte versino purtroppo in stato di pesante degrado, la meraviglia degli affreschi e la grazia delle architetture mi hanno incantato. Tanto che la visita di questa zona si è rivelata una delle più interessanti e particolari del viaggio in Rajasthan.

E dire che io la tappa di Mandava la volevo proprio saltare quando ho letto per la prima volta la proposta di itinerario in India del Nord che l’Agenzia mi aveva sottoposto! Grazie ancora mille volte a Prem, titolare della Prem Viaggi, che ha insistito: Mandawa è veramente imperdibile.

Oltre alle haveli di grande pregio, il vantaggio di Mandawa o Fatehpur è di essere al di fuori dei principali circuiti turistici. Per le loro strade polverose scorre la vita tranquilla dell‘India rurale: le donne al mercato, gli uomini seduti fuori dai negozi. Non mancano mai sorrisi e frasi gentili, un toccasana dopo il caos e il rumore di Delhi.

Mandawa, Nawalgarh e le loro haveli di inaspettata bellezza

Mandawa è la città più turistica della regione e si vede. Alcune antiche haveli sono state trasformate in hotel di charme e i venditori di qualunque cosa si possa immaginare sanno come trattare con gli stranieri.

La luce radente di fine pomeriggio, fa brillare i dettagli colorati degli affreschi che ricoprono le pareti delle case. Sembra davvero di essere in un grande museo all’aperto dove panciuti maharaja si spostano a dorso di elefante, e Ganesha dal volto di elefante protegge i passanti mentre pavoni e altri animali sacri coronano la scena.

Mandawa, Nawalgarh e le loro haveli di inaspettata bellezza

Mandawa si trova lungo quella che era la via della seta, la rotta carovaniera che collegava l’Estremo Oriente al Mediterraneo. Di qui passavano tessuti, spezie, pietre preziose e molto oppio.

I mercanti della casta dei Marwari si arricchirono grazie a questi commerci e costruirono per le loro famiglie dimore raffinate e sfarzose.

Mandawa, Nawalgarh e le loro haveli di inaspettata bellezza

La struttura architettonica è sempre uguale. Dopo l’entrata ad arco con le postazioni rialzate per due guardiani, si accede al primo cortile, il purdah, riservato agli uomini. Le numerose stanze che lo circondano erano per gli ospiti che componevano le carovane. Nella più grande, seduti su soffici tappeti circondati da arredi in legno pregiato e dal fumo dell’oppio, si discuteva di affari mentre un servitore muoveva lentamente un grosso pannello di stoffa che arieggiava il locale.

Il cortile più interno, lo zenana, era invece il regno delle donne della famiglia che vi svolgevano le attività quotidiane celate agli occhi degli estranei. Le donne potevano comunque osservare dall’alto attraverso finestre protette da grate elaborate per vedere senza essere viste.

Gli spazi sono definiti da progressioni di archi e colonne sottili. I balconi esterni, tipici dell’arte Moghul hanno i supporti completamente decorati e griglie intriganti celano le finestre.

Mandawa, Nawalgarh e le loro haveli di inaspettata bellezza

L’edificio di riferimento a Mandawa è l’Hotel Mandawa Haveli che si può anche visitare, ma la cosa migliore è percorrere la via principale con il naso all’insù e lasciarsi affascinare dalla meraviglia degli affreschi che ricoprono le pareti interne ed esterne delle dimore senza lasciare un centimetro libero.

Vi sono rappresentate scene di vita quotidiana, divinità indù, cortei regali, eventi storici, animali, rimandi ai coloni inglesi. Persino oggetti sconosciuti come biciclette o treni che i mercanti tornati dai lunghi viaggi raccontavano di aver visto in terre lontane.

Mandawa, Nawalgarh e le loro haveli di inaspettata bellezza

A una trentina di chilometri da Mandawa, sorge Nawalgarh, una città che sembra dimenticata ma che mi è piaciuta moltissimo per la sua autenticità.

Tra polvere, spazzatura, calcinacci e piante selvatiche le antiche, bellissime haveli che sorgono ad ogni angolo della città sembrano uscite da un’altra epoca.

Mandawa, Nawalgarh e le loro haveli di inaspettata bellezza

Ci accompagna un ragazzo volenteroso che mescola un pò di italiano ad alcune parole in francese e che ci fa soprattutto tenerezza.

Alcune haveli sono ancora abitate dagli eredi dei ricchi mercanti e stringe il cuore vedere intonaci rappezzati che deturpano gli affreschi e matasse intricate di cavi penzolare dagli archi delicati. Altre hanno solo un custode che le lascia visitare pagando un biglietto che serve, a suo dire, al loro mantenimento. Poche sono state trasformate in alberghi o piccoli musei.

La maggior parte è in completa rovina e viene da chiedersi cosa si aspetta a recuperare un tale patrimonio che rischia di andare irrimediabilmente perduto.

Mandawa, Nawalgarh e le loro haveli di inaspettata bellezza

Al momento della sua costruzione, a fine 1700, Nawalgarh era murata, con quattro importanti porte di accesso ed era considerata moderna e razionale. L’architettura delle haveli teneva conto delle condizioni climatiche della zona con estati torride ed inverni freschi. C’erano stanze diverse utilizzate a seconda delle stagioni, i locali erano luminosi e ben ventilati.

Anche qui come a Mandawa, gli uomini passavano molto tempo lontano da casa ma si preoccupavano di inviare denaro perché il loro edificio potesse gareggiare in bellezza con quelli dei vicini.

Anche qui gli occhi non si stancano di scoprire cortili interni con fontane, balconcini aggettanti, archi proporzionati. E ancora tantissime decorazioni dai colori vivaci.

La Podar Haveli è stata completamente ristrutturata e trasformata in museo dei costumi tradizionali del Rajasthan. Gli affreschi hanno, a mio parere, colori troppo vividi e innaturali. preferisco di gran lunga indovinare le antiche bellezze delle storie sbiadite sui muri delle altre case.

Mandawa, Nawalgarh e le loro haveli di inaspettata bellezza

Vi lascio con una piccola curiosità: Mandawa e Nawalgarh sono state il set di moltissime produzioni di Bollywood. In uno dei cortili dell’antica haveli recuperata dove abbiamo alloggiato, il Vivaana , si stava registrando il video di un cantante famoso e mi sono molto divertita ad assistere allo sfarzoso allestimento del set con tanto di ballerine in costume, luci stroboscopiche e un immancabile lancio di petali di fiori.

Mandawa, Nawalgarh e le loro haveli di inaspettata bellezza

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8 Risposte
  1. Un angolo di India che non conoscevo assolutamente e di cui non avevo mai sentito parlare prima d’ora forse proprio per il fatto che queste città sono fuori dai soliti circuiti turistici che di solito si sentono nominare da chi è stato in India. Bellissima l’architettura, così diversa da qualunque cosa io abbia visto.

    1. Sono rimasta incredibilmente stupita anche io dalle architetture e dai decori di queste case magnifiche; speriamo che un tale patrimonio venga salvaguardato

  2. Siamo stati anche noi a Mandawa e la sua decadente bellezza mi è proprio familiare. In un contesto da film post atomico sorgono queste meraviglie quasi dimenticate che raccontano di storie lontane. Meno male che il turismo aiuta a farle soppravivere

    1. Speriamo che sia un turismo che davvero aiuta la conservazione di questo incredibile patrimonio storico e artistico che sta rischiando di scomparire

  3. Sebbene l’India non sia una delle mete che più vorrei visitare, darei un braccio per vedere dal vivo una produzione di Bollywood! Tra colori eccessivi, petali di fiori e patinatura surreale, per me sarebbe un’esperienza incredibile e quindi ti invidio un sacco, sallo!

    1. Mi sono divertita tantissimo quella sera! Avresti dovuto vedere il look del cantante… fiori e luci a profusione tra bouganville vere e finte, cascate di acqua e fuoco, ballerine in costume e tutto quello che si può immaginare 🙂

  4. Gli haveli sono spettacolari, di sicuro tra le più alte forme d’arte indiana che abbia mai visto (almeno virtualmente): avete fatto bene a fermarvi a Nawalgarh, cittadina che non avevo mai sentito nominare, proprio perché è sicuramente fuori dalle classiche rotte turistiche e perché lo spettacolo che vi ha offerto lascia senza parole!

    1. Siamo stati molto fortunati perché abbiamo avuto un driver bravissimo che ha capito cosa ci interessava e ci ha dato la possibilità di visitare anche alcuni centri minori molto belli

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