Una gita di due giorni a Spoleto e nella valle umbra per scoprire i suoi tesori d’arte, e l’eccellenza dell’olio nuovo.
Visitare la zona di Spoleto, in Autunno può essere l’occasione per apprezzare il ricco patrimonio artistico dell’Umbria e per conoscere la civiltà dell’olio.
Spoleto, passeggiata in città

La bellezza di Spoleto si deve anche e soprattutto alla splendida natura che la circonda.
Possiamo iniziare la nostra visita di Spoleto dallo scenografico Ponte delle Torri che unisce il Monteluco alla Rocca di Albornoz.
La Rocca è un imponente edificio rettangolare con sei torri, fatto costruire nel 1362 dal Cardinale Albornoz come caposaldo del dominio papale.
Fu successivamente ampliato e decorato e infine utilizzato come carcere fino al 1983.
Oggi ospita l’importante Museo Nazionale del Ducato che racconta la storia di Spoleto dalle origini romane, alla dominazione longobarda fino allo splendore rinascimentale.

Scendendo in Piazza Campello, e imboccando Via Saffi si può godere di una straordinaria prospettiva sul Duomo.
Il Duomo si trova in basso rispetto alla strada principale e prima di scendere nella piazza è obbligatorio fermarsi ad ammirare l’armonia di proporzioni della chiesa e del campanile.

Se ci arrivate all’imbrunire l’effetto è ancora più bello: la pietra bianca riflette l’ultima luce e si staglia perfetta contro il blu del cielo.
Lo sguardo si posa sul grande rosone della facciata, sul bellissimo mosaico e sull’elegante portico.
La discesa verso la Piazza è costeggiata a sinistra dall’abside della Chiesa di Sant’Eufemia (l’entrata è dal cortile dell’Arcivescovado) e dal Teatro Caio Melisso; a destra dall’edificio quattrocentesco di Casa Fabricolosi.

Solo per informazione: in questo angolo della piazza sono girate le scene della fiction televisiva “Don Matteo”
All’interno del Duomo, il presbiterio è decorato da meravigliosi affreschi delle Storie della Vergine di Filippo Lippi con una Natività che ho trovato particolarmente delicata.

Da Via Saffi tenete la sinistra e imboccate Via del Palazzo dei Duchi: le botteghe medievali ricavate nelle nicchie delle campate di una chiesa espongono la merce su antichi banconi di marmo.
Sbucate quindi nella Piazza del Mercato dove spicca la Fontana con l’orologio recentemente restaurata.

A questo punto potete fermarvi per un aperitivo a base di “norcinerie” (salumi e prosciutti tipici dell’Umbria) accompagnati da un bel calice di Rosso di Montefalco oppure proseguire per arrivare all’Arco di Druso.
La via dell’Arco di Druso era la strada principale della città in epoca romana e l’arco del 23 d.C. rappresentava l’ingresso al Foro.
Al di là del percorso indicativo che vi ho proposto, il mio suggerimento è quello di perdersi a caso nelle stradine medievali, imboccare vicoli strettissimi, salire ripide gradinate e scoprire palazzi seicenteschi, piccole botteghe, vestigia romane.
I nomi delle vie ci parlano della storia della città : in Via San Gregorio alla Sinagoga viveva l’importante comunità ebraica di cui scopriremo legami misteriosi nella visita di domani alla Chiesa di San Ponziano.
In Piazza Torre dell’Olio, Annibale venne messo in fuga dall’olio bollente degli spoletini. E così via.

Per dormire abbiamo scelto Palazzo Leti. ricavato in una residenza d’epoca ristrutturata con grande gusto. Le camere sono confortevoli, i titolari gentilissimi e ospitali ma quello che più mi è piaciuto di questo palazzo è il piccolo giardino all’italiana con vista sulla Rocca. Un angolo delizioso in cui assaporare l’atmosfera dolce dell’Umbria.

Per cenare , “Il Tempio del Gusto“ – Via Arco di Druso, 11 – propone piatti creativi in un ambiente moderno. Se invece volete restare nel segno della tradizione con materie prime di qualità, provate “La Torretta” – Via Fillitteria 43 -.
Paesaggi umbri
Il paesaggio intorno a Spoleto è caratterizzato da borghi fortificati e piccole chiese, un patrimonio artistico e naturalistico che merita di essere valorizzato.
Salendo verso Montemartano tra boschi di faggi e castagni si incontrano villaggi dai nomi pittoreschi come Terzo la Pieve, con i resti di un castello, o Bruna con il suo piccolo santuario.
Distese di ulivi e vigneti coprono le colline ondulate verso Castel Ritaldi.

La campagna è bellissima e silenziosa, dona un senso di serenità e di pace.
Alla sera nei vicoli dei paesi si sente l’odore del fumo di legna, le luci gialle dei lampioni illuminano le piazze medievali in un’atmosfera un pò mistica che invita alla riflessione.

Il sapore dell’olio nuovo
In Novembre a Spoleto e un pò in tutta l’Umbria si possono visitare i frantoi e assaggiare l’olio della nuova annata.
E’ un rito arcaico quello della molitura delle olive che sa di tradizione, di cultura contadina, di radici nostre, di fatica e di soddisfazione.
Nell’aria si sente il profumo acre dell’olio appena franto.
Nell’azienda della famiglia Carletti a Campello sul Clitunno come da tradizione la macina è a pietra: due enormi ruote di granito frantumano le olive che saranno poi spremute con una pressa idraulica.

L’olio così ottenuto – Prima spremitura a freddo – è di ottima qualità poiché mantiene inalterate tutte le sue proprietà fisiche e nutrizionali.
Sul camino si scalda il pane per le bruschette per assaggiare l’olio che profuma e pizzica e all’inizio sembra amaro ma poi si diffonde nel palato con il suo sapore unico. Il clima è allegro e conviviale e testimonia una grande passione per il proprio lavoro.
L’Umbria ha davvero tanto da offrire. Tra arte e natura non ha niente da invidiare alle altre regioni. Io purtroppo ci sono stata poco, un giorno ad Assisi e un weekend nella zona vicino Città della Pieve. Sarebbe bello tornare e fare tappa a Spoleto!
Simona, l’Umbria seppure molto piccola è uno scrigno di bellezze artistiche, naturali e di cibo eccellente. Merita davvero di essere visitata!
Abbiamo fatto un piccolo ma interessantissimo on the road in Umbria, riuscendo a girare non poco tra le sue meraviglie. Spoleto è stata la città più bella che abbiamo visto, seguita da Assisi. L’Umbria ha molto da offrire, e forse è ancora un pò offuscata dalla vicina Toscana.
sono d’accordo, è una regione piccola ma ricca di tesori
Tornati da poco da un bellissimo on the road tra le colline umbre. Spoleto ci ha stupiti davvero. Incantevole, accogliente, sublime. Anche Assisi mi è piaciuta molto, al di là della religiosità che si respira ovunque, l’ho trovata una splendida città.
Tutta l’Umbria è meravigliosa!
A Spoleto ci sono stata davvero secoli fa. Leggendo questo articolo mi è venuta davvero una gran voglia di tornarci
l’Umbria è sempre bellissima
Spoleto insieme a Gubbio sonomun mustbper chi come me ama Don Matteo!! Una cittadina meravigliosa anche se tutta in salita! Veramente bei consigli per 2 gg a Spoleto
ah ah almeno Spoleto non è così in salita come Gubbio
L’Umbria è piena di borghi affascinanti, recentemente sono stata a Gubbio ma anche Spoleto sembra davvero bellissima! Non a caso sono state scelte come ambientazione per la serie televisiva di Don Matteo!
Ogni angolo dell’Umbria è pura poesia, ne scriverò ancora molto perchè è una regione che amo particolarmente
L’Umbria è in cima alla mia lista “di fuga” non appena finirà l’emergenza per il Corona Virus. Non vedo l’ora.
Io ci vado sempre in autunno, spero che per allora saremo liberi da questo incubo!
Sono umbra ed è sempre bello leggere opinioni positive sulla propria regione, soprattutto quando non è una delle più gettonate dai turisti! Spoleto è in assoluto una delle mie città preferite, per il modo lento di vivere, per il suo altissimo ponte e per la meravigliosa rocca!
A me di Spoleto piace tantissimo il Duomo! resterei per ora a guardare la sua proporzione… oltre ovviamente a tutto il resto!