5 libri per 5 città come ritrovare tra le pagine i luoghi che ho amato

leggere libri ambientati in città

Vi è mai capitato di leggere dei libri ambientati in città  che conoscete e avere la sensazione di camminare davvero per quelle strade famigliari ? A me sì e ammetto che a volte mi perdo la trama per ritrovare i luoghi.

In un periodo in cui spostarsi è sempre più difficile, la lettura diventa una vera occasione di viaggio, per ritornare con la mente nelle città  che ho amato e ritrovarne le vie, i profumi e i sapori.

#1 Di rabbia e di vento – Milano

E’ Milano la location che metto al primo posto tra i libri ambientati in città  e lo faccio per puro campanilismo. Mai come ora sento di amare la mia città  e amo i noir di Robecchi anche perché sono ambientati a Milano!

Nel romanzo “Di rabbia e di vento” la città  è sferzata da un vento inconsueto che pulisce il cielo e agita le persone.

La trama è intrecciata e, come in ogni poliziesco che si rispetti, i personaggi sono molti e diventano familiari al lettore storia dopo storia. Vi dico solo che si parte dall’omicidio di una escort di lusso su cui indaga sia la squadra di polizia che il solito Carlo Montessori conduttore televisivo di un programma spazzatura (con riferimenti evidenti alla nostra realtà!).

Ritrovo nel libro una Milano contraddittoria con evidenti disuguaglianze sociali.

Montessori lavora in una tv commerciale e vive in un attico lussuoso in Piazza della Repubblica con tanto di divani bianchi, cucina super tecnologica e colf moldava . Il Commissario Ghezzi si deve accontentare di una casa più modesta in zona Maciachini e dell’ufficio polveroso della questura in Via Fatebenefratelli.

Milano non è solo la città  luccicante della moda e del design. Oltre le vetrine del quadrilatero, ci sono i bar di periferia che sembrano tutti uguali, dove si incontrano quelli della mala e si bevono cappuccini tristi.

E poi c’è quel vento gelido e violento che fa montare la rabbia. Un vento che ci stordisce e ci inquieta perché a Milano il vento non c’è mai.

5 libri per 5 città come ritrovare tra le pagine i luoghi che ho amato

#2 Via XX Settembre – Palermo

Palermo è la vera protagonista del libro di Simonetta Agnello Hornby.. Una Palermo ancora provata dalla guerra ma piena di vita. Una città che si svela in tutta la sua bellezza a dispetto del degrado sociale e della speculazione edilizia.

In queste pagine riconosco la città inebriante che mi ha stregato, fatta di colori, suoni e profumi. Rivedo le bancarelle della Vucciria illuminate dalle lampadine, la pasticceria accanto al Politeama dove si vendono le paste e i pupi di zucchero e il profilo imponente del Monte Pellegrino.

E poi lo struscio in Via Libertà, le vetrine di Via Roma, i palazzi liberty e gli stucchi del Teatro Massimo.

Il romanzo, autobiografico, racconta gli anni trascorsi nella casa di famiglia in Via XX Settembre dove l’autrice e la sorella hanno vissuto con la madre.

Gli interni sono quelli borghesi degli zii materni dove il ritmo della vita di un mondo di donne è scandito dagli inviti e dalle ricette della tradizione: dalla pasta di mandorle alle cassate. Per ogni ricorrenza c’è un dolce speciale perché “a Palermo mangiare è una faccenda molto seria”.

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#3 Dio non abita all’Avana – La Habana

Sono passati ormai tanti anni da quando sono stata all’Avana eppure l’atmosfera languida e sensuale di quella città  mi è rimasta nel cuore.

Tante cose saranno cambiate ma a me piace ricordarla così, come è descritta in questo bellissimo romanzo: un luogo incantevole, sognante e malinconico.

L’autore, uno scrittore algerino che preferisce firmarsi col nome della moglie Yasmina Khadra, racconta la storia di un amore senile travolgente e disperato. La voce narrante in prima persona è quella di un musicista ormai sul viale del tramonto che si innamora di una giovane donna e per lei dimentica tutto, il suo passato e il suo presente.

Il ritmo è quello della musica appassionata e potente di Cuba, del son e della rumba. E quasi mi sembra di vedere Don Fuego quando si esibiva davanti a Fidel Castro cantando “Hasta siempre” con gli occhi lucidi, e faceva sognare il suo pubblico nei cabaret.

Perché l’Avana è un luogo dove il sogno è indispensabile per vivere ed è proprio il sogno che aiuta a sopravvivere ai fallimenti.

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ph Pixabay

# 4 Casino totale – Marsiglia

Quello per Marsiglia è stato amore a prima vista e tra i libri ambientati in città la trilogia marsigliese di Claude Izzo è la più vicina alla mia percezione.

Marsiglia è una città difficile, multietnica e multiculturale, è la città  delle minoranze e della criminalità. Nel suo porto è transitata per anni la droga per tutta Europa ma il fascino dei suoi quartieri è incomparabile.

Nel primo volume della trilogia il commissario un pò sui generis, Fabio Montale di evidenti origini italiane, indaga sull’uccisione dell’amico Ugo tornato in città per vendicare la morte di un altro amico.

Cercando di fare giustizia Montale si intrufolerà nel ventre della città, tra i vicoli stretti e le infinite scale del Panier, il quartiere più antico di Marsiglia . I suoi personaggi si trovano a oziare nei caffé del Vieux Port sorseggiando un Pastis cosa che anche io adoro fare quando sono a Marsiglia.

Perché ” Marsiglia non è una città per turisti… la sua bellezza non si fotografa. Si condivide.”

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# 5 Le notti bianche – San Pietroburgo

Dostoevskij non parla di San Pietroburgo; il suo libro, lirico triste, racconta della fragilità umana, della solitudine, della difficoltà di comunicare.

Eppure una sera di Maggio a San Pietroburgo, affacciata alla finestra di un appartamento bellissimo affacciato sulla Fontanka in cui ero stata invitata a cena, ho capito perfettamente che quel libro non poteva che essere ambientato in quel luogo.

Non era ancora esattamente il periodo delle notti bianche ma il sole sembrava non voler tramontare mai e la città, dopo il caldo della giornata, era avvolta in un crepuscolo magico e silenzioso.

Per quattro lunghissime notti un anonimo impiegato e una giovane ragazza si incontrano lungo il canale e si raccontano mettendo a nudo sogni e delusioni.

Un libro bellissimo, intimo e romantico.

Perché ” esistono angoli a San Pietroburgo, dove vivono i sognatori”.

5 libri per 5 città come ritrovare tra le pagine i luoghi che ho amato
ph Pixabay

Questi libri ambientati in città  che conosco come Milano, che mi capita di frequentare come Marsiglia e Palermo o dove forse non tornerà mai più come l’Avana o San Pietroburgo mi confermano, se mai ce ne fosse bisogno, che la scrittura ha una potenza evocativa straordinaria.

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46 Risposte
  1. Non solo mi è capitato di leggere dei libri ambientati in città che conosco (di recente Torino), ma anche di leggere un libro e desiderare di visitare quella città o quella regione. In quest’ultimo caso, da quando ho letto Patria di Aramburo vorrei tanto visitare i Paesi Baschi.
    Marsiglia vorrei vederla da tempo per cui mi segno il titolo!

    1. Antomaio

      io ho nella testa l’Irlanda ho letto un sacco di libri di vari autori e tutti me l’hanno fatta amare e desiderare

  2. A me è capitato coi libri di Maurizio De Giovanni, soprattutto quelli del Commissario Ricciardi. Li ho letti quasi tutti e man mano che andavo avanti nella lettura mi sembrava di vivere Napoli nel periodo descritto dall’autore. Una bellissima sensazione.

  3. Io sono una buona lettrice, ma sai che non ho letto nessuno dei testi da te selezionati?? Mi intriga molto il libro ambientato a Milano, perchè è una città che non ho ancora avuto modo di visitare. Questi testi hanno la capacità di farci vivere davvero i luoghi di cui parlano, se gli autori sono bravi nelle descrizioni.

    1. Antomaio

      sono sicura che ti innamorerai dello stile di Robecchi al di là del fatto che i suoi romanzi sono ambientati a Milano

  4. Marina

    Ok allora io vorrei tanto andare a San Pietroburgo quindi ora apri amazon e mi compro qualcosa di Dostoevskji per accorciare le distanze!

  5. Non ho letto nessuno dei libri che hai segnalato, ma ho intenzione di procurarmeli tutti. Comunque, anche a me piace leggere libri o vedere film ambientati nei luoghi che ho visitato.

  6. Dei libri elencati, ho letto solo le Notti Bianche di Dostoevskij, libro che tra l’altro mi è piaciuto tantissimo e che può ricordare la fredda e bella San Pietroburgo. Ho letto libri ambientati in luoghi che non ho visitato. Ma, ne ricordo uno ambientato in Scozia, a St. Andrew, che mi ha spinto a visitare questa piccola cittadina quando sono andata ad Edimburgo, proprio per rivivere i luoghi del libro. É stato interessante.

  7. Amo ritrovare i miei luoghi del cuore nelle pagine dei libri, soprattutto quelli ambientati in Australia. I libri da te citati non li conosco ma li terrò sicuramente a mente!

  8. Non ho letto tutti i libri che hai elencato (anzi, alcuni sono ottimi suggerimenti). Anche a me piace molto associare luoghi e letture. Mi è capitato di fare viaggi in luoghi di cui avevo letto, solo per provare le sensazioni che avevo sentito leggendo o quelle descritte dai protagonisti.

  9. In questo periodo mi sono data alla letteratura di viaggio ed effettivamente quando leggi un libro che parla di luoghi in cui sei stato, fa un certo effetto. A me è successo con Breve Viaggio in Francia, che anche se parla di una Francia del 1800 mi ha fatto venire in mente molti ricordi. Mi sono appuntata anche i tuoi titoli che non conoscevo.

    1. Antomaio

      non importa il periodo, i luoghi rimangono spesso gli stessi e i ricordi affiorano tra le pagine, è una sensazione bellissima

  10. You had me at Milano! 🙂 Non conosco il libro di cui parli (leggo pochissimo ultimamente, per la verità), ma mi ispira moltissimo. Anche a me per ragioni campaniliste… è bello ritrovarsi a casa nei libri, non solo viaggiare 😀
    Quanto a Dostoevskij, dovrei rileggerlo perché Le Notti Bianche hanno presa moltissimo (parlo di molto tempo fa), ho preferito gli altri suoi libri dai risvolti più inquietanti e con dentro più turbe. Ma è vero che senza quei colori pastello della città non sarebbe mai venuto fuori il libro ^_^

  11. Arianna

    Concordo sulla potenza evocativa della scrittura anche io amo leggere libri ambientati nei luoghi che visito, questi libri che tu suggerisci però non li ho mai letti ne terrò conto, inizierei con San Pietroburgo

  12. I luoghi che ho ritrovato nei libri non li ho ancora visitati, purtroppo. Quello che leggo principalmente è il genere fantasy, ma anche in queste letture si trovano luoghi reali. Ad esempio nella saga di Twilight viene citata Volterra, Londra in Harry Potter e la Nuova Zelanda è legata al Signore degli anelli. Sono tutti luoghi che mi piacerebbe tantissimo vedere prima o poi e nel frattempo (visto che non ci si può muovere) viaggio con la mente.

  13. Dovrei leggere di più, soprattutto narrativa di viaggio o come questa che hai descritto: non è facile esprimere la bellezza dei luoghi su carta e gli scrittori questo lo sanno bene ma come hai ben chiosato la scrittura ha una potenza evocativa straordinaria e se mentre leggiamo sognamo di essere in quel luogo descritto direi che il libro ha colto nel segno!

  14. Da bambina leggevo di luoghi lontani per viaggiare con la fantasia. Da grande ho pensato bene di provarci anch’io e nel mio “Girotondo intorno a noi” racconto dei posti che frequento abitualmente tra Mondovì e Ceva. Tra i libri che ho letto, invece, mi è piaciuta molto l’atmosfera di Granada in “Appuntamento al tramonto” di Christian Bergi.

  15. Sto proprio leggendo un libro ambientato a Madrid, nel Barrio de las Letras! E sto rivivendo molti dei luoghi da me visitati durante il mio ultimo viaggio lì 🙂 Mi sono segnata tutti i titoli che suggerisci, voglio assolutamente leggerli! Soprattutto Le Notti Bianche!

    1. Antomaio

      Le notti bianche è un romanzo bellissimo a prescindere. Ma credo che ti farà venire voglia di andare a San Pietroburgo d’estate

  16. Adoro leggere libri e romanzi che mi portano a viaggiare anche solo con la fantasia in un’altra città, facendomela scoprire! Mi ispira moltissimo quello ambientato all’Avana, sembra molto coinvolgente e soprattutto mi piacerebbe tanto vedere questa città.

    1. Antomaio

      anche io tornerei volentieri all’Avana ma ho paura di non ritrovare la città che ho visto tanti anni fa e che era esattamente come descritta nel romanzo: languida e meravigliosa

  17. Grazie Antonella per questi spunti di lettura. Anche a me piace molto scoprire o conoscere meglio le città o i Paesi in cui si svolgono le trame dei romanzi. Credo che la lettura sia un ottimo mezzo per evadere un po’ con la mente, soprattutto in un periodo come questo, in cui non è possibile spostarsi liberamente.
    Il libro poliziesco ambientato a Marsiglia mi incuriosisce molto. Sarà perché amo i gialli e perché il sud della Francia mi affascina.

    1. Antomaio

      io ho sempre un libro a farmi compagnia e spesso, indipendentemente dal luogo in cui sono ambientati, associo i libri ai luoghi in cui li ho letti così ad esempio il libro della Tamaro “Va dove ti porta il cuore” per me sarà sempre associato alla ventosa spiaggia della Normandia dove l’ho letto in un pomeriggio

  18. Interessante l’abbinamento di questi libri alle città. Porterò sicuramente con me uno di questi libri da leggere in spiaggia. Probabilmente inizierò con il terzo che citi.

  19. Non conosco nessuno di questi libri, ma anche io associo sempre lettura a viaggi. Anzi, il più delle volte mi capita di partire dopo aver letto un libro, come nel caso di ‘Treno di notte per Lisbona’. Magnifico testo e città pazzesca!

  20. Adoro “collegare” le letture alle città, soprattutto prima di visitarle. Tra questi ho letto Le notti di bianche e infatti non vedo l’ora di andare a San Pietroburgo per riviverle!
    Se invece ti va di farti trasportare per le vie di una Barcellona un po’ misteriosa e molto gotica, ti consiglio l’Ombra del Vento!

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