Le saline della Camargue: uno scenografico mare rosa

saline della Camargue uno scenografico mare rosa

Le saline della Camargue regalano uno spettacolo imperdibile di acque colorate di rosa.

Le sfumature, che variano di intensità a seconda della luce e della profondità, vanno dal rosso al viola in un susseguirsi di meraviglia per un ambiente dove la mano dell’uomo ha plasmato la natura senza violentarla.

La zona umida formata dal delta del Rodano è abitata da numerosissime specie di uccelli migratori tra cui i delicati fenicotteri rosa. Le loro piume, scopriremo, si colorano grazie a un mollusco vorace.

La visita delle saline della Camargue è un’emozione da non mancare nel sud della Francia.

Le saline della Camargue: uno scenografico  mare rosa

Le saline della Camargue : come, dove, quando

Il delta della Camargue è a cavallo tra i due dipartimenti delle  Bouches-du-Rhône  (la regione di Marsiglia ) e il Gard. La dolcezza della Provenza si stempera lentamente nella natura selvaggia della palude.

Il vero centro urbano a cui fare riferimento è Arles da cui è facile raggiungere le saline di Giraud e di Aigues Mortes, e anche la pittoresca Saintes-Maries-de-la Mer.

Il colore rosa dell’acqua si ha nel periodo che va da Aprile a Ottobre. Le vasche di raccolta sono popolate da un’alga rossastra – la dunaliella salina – in grado di vivere in ambienti molto salini. Il suo unico antagonista è un piccolo mollusco – l’Artemia salina, il cibo preferito dei fenicotteri che, mangiandolo, si colorano a loro volta di rosa.

Né l’artemia né i fenicotteri sono in grado di sopravvivere dove la concentrazione di sale è particolarmente elevata, quindi l’alga può liberamente propagarsi e tingere le vasche con il suo colore.

Poiché non tutte le saline si possono visitare liberamente, per non danneggiare la produzione del sale. per addentrarsi tra le dune candide e le vasche rosa, consiglio la visita guidata delle Salins du Midi a Aigues Mortes.

Le saline della Camargue: uno scenografico  mare rosa

Ci sono diverse possibilità di visita: incredibile ma vero, il tour più gettonato è quello di circa un’ora con il trenino.

Si possono fare escursioni a piedi guidate che durano un paio d’ore oppure tre ore in mountain bike.

Noi abbiamo scelto quest’ultima e devo dire che mi è piaciuta molto. I gruppi sono piccoli e le uscite solo due volte al giorno quindi consiglio di prenotarvi per tempo contattando salinstourisme@salins.com.

Siamo capitati il giorno in cui si iniziava la raccolta del sale e abbiamo potuto vedere nascere il “cammello 2020”. I camion riversano il carico in enormi montagne di sale che per la loro forma vengono chiamati cammelli, se ne crea uno per ogni anno. Il sale degli anni precedenti, non più adatto agli usi alimentari, diventa l’antigelo sulle strade.

In un paesaggio così piatto basta arrampicarsi su di un vecchio “cammello” per avere una incredibile visione del panorama delle vasche salate, meravigliosamente colorate di rosa, che sembrano sfiorare le mura fortificate di Aigues- Mortes.

Le saline della Camargue: uno scenografico  mare rosa

La raccolta del sale in questa zona della Camargue si faceva già all’epoca dei romani, oggi la Salina di Aigues-Mortes è la più grande del Mediterraneo. Il salinaio ha un ruolo fondamentale nello studio della concentrazione e dei passaggi dell’acqua nelle varie vasche. Il suo lavoro contribuisce anche a creare un habitat perfetto per i fenicotteri e gli altri uccelli che nidificano in Camargue.

Quest’anno, solo per il fatto che a causa del lock down sono passati pochissimi aerei, si è registrata la nascita di un numero record di pulcini di fenicotteri: oltre 10.000. Dopo pochi mesi i giovani uccelli migrano verso le coste africane da cui torneranno per riprodursi dopo quattro anni, conservando nella memoria il loro luogo natale.

Le saline della Camargue: uno scenografico  mare rosa

Una parte di sale forma dei cristalli immacolati sulla superficie dell’acqua. E’ la fleur de sel, particolarmente pregiata perché ricca di magnesio. Viene raccolta rigorosamente a mano prima del sorgere del sole.

Per maggiori informazioni sugli orari e le visite: www.visitesalinsdecamargue.com/

Le saline della Camargue: uno scenografico  mare rosa

Salin de Giraud e le sue case operaie

Il punto di partenza per l’esplorazione delle saline e del Parco Naturale della Camargue, è il piccolo villaggio di Salin de Giraud.

Il paese nasce alla fine del 1800 come villaggio operaio per i dipendenti di due grosse aziende di lavorazione del sale, la Solvay e la Péchiney.

Il modello urbanistico è quello del Nord Europa con le file di case in mattoni rossi dove alloggiavano gli operai, quasi tutti stranieri soprattutto italiani.

Le saline della Camargue: uno scenografico  mare rosa

Appena oltrepassato il centro abitato, ci si immerge improvvisamente nel silenzio della natura costeggiando le saline e la zona umida di Vaccarès, paradiso dei fenicotteri.

Le saline increspate diventano quasi viola e il piccolo paese si staglia nitido contro il cielo terso in un’ immagine cartolina della Camargue.

Le saline della Camargue: uno scenografico  mare rosa

La strada, molto panoramica, in mezzo agli stagni è battuta dal vento: il mistral quando ci si mette diventa davvero implacabile!

Si può proseguire fino all’immensa spiaggia di Piemanson, un lido molto selvaggio dove è ancora tollerato il campeggio libero

Le saline della Camargue: uno scenografico  mare rosa

Curiosità: i “bacs” della Camargue

Le saline della Camargue: uno scenografico  mare rosa
La nostra moto in attesa di salire sul bac de Barcarin

Il Rodano si divide in due rami, Il Grande e il Piccolo Rodano , con un solo ponte ad Arles. Per collegare la Camargue al “continente” è pratico e divertente prendere il piccolo traghetto che collega Port-Saint-Lous a Salin de Giraud. Il Bac de Barcarin impiega pochissimi minuti ad attraversare il fiume largo solo 430 metri, sufficienti per rendersi conto delle sue correnti e della sua forza impetuosa.

Le saline della Camargue: uno scenografico  mare rosa

Vicino a Saintes-Maries-de-la-Mer invece, il Bac de Sauvage, che attraversa il piccolo Rodano, è a pale e può caricare poche macchine e qualche cavallo.

Provare a imbarcarsi su questi piccoli traghetti consente di capire bene l’importanza del fiume nella vita degli abitanti del delta del Rodano.

Le saline della Camargue: uno scenografico  mare rosa

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61 Risposte
  1. A prima vista nelle foto mi è sembrato che fossero campi di lavanda. Sapevo delle saline, ma non immaginavo che fossero così spettacolari. Che bellissima meta!

    1. Antomaio

      C’era molto vento e la luce limpidissima le rende molto viola, verso sera o al mattino presto sono più rosa

  2. Sai che a prima vista ho pensato a un campo di lavanda? Un colore davvero stupendo che come i colori di questa zona sembrano dei tratti di tempera. Non sapevo che questa sfumatura rosa-viola fosse causata da un’alga, e nemmeno che i fenicotteri avessero questo colore per lo stesso motivo.

    1. Antomaio

      La luce del pieno giorno non rende al massimo nelle foto che in effetti tendono molto al viola. Dal vivo la sfumatura è leggermente più rosa/rossa ma in ogni caso spettacolare

  3. Adoriamo la Camargue e quando possiamo ci torniamo; vista in quasi tutte le stagioni ormai e le saline sono una delle cose più spettacolari. La nostra visita alle Salins du Midi l’abbiamo fatta con il trenino e ci è piaciuta davvero tanto.

    1. Antomaio

      A me sarebbe piaciuto anche fare l’escursione a piedi, comunque con la bici è stato divertente anche con un caldo pazzesco!

    1. Antomaio

      Tieni presente la stagione: in estate sono al massimo della loro bellezza. Io ci sono andata anche in inverno e non è così, si vede solo una piccola striscina rosa all’orizzonte

  4. La Camargue è un luogo che sembra uscito da una favola! Il tuo post è molto evocativo, davvero invoglia a partire per visitare per la Camargue! Sapevo anche io che i fenicotteri diventano rosa a causa di un mollusco.

    1. Antomaio

      le saline rosa sono davvero bellissime, come del resto tutta la regione così selvaggia dove la natura è protagonista assoluta

  5. Amo le saline e i loro colori incredibili; quelle della Camargue sono particolarmente belle. Mi ricordo come sono rimasta affascinata da quelle di Aigues Mortes, un vero splendore!

  6. Che meraviglia le tue foto e il tuo racconto. Sono stata in Provenza e Camargue alle medie e non vedo l’ora di poterci tornare per apprezzare tutto con occhi piu’ “adulti”.

    1. Antomaio

      anche io mi sono stupita della bellezza di questi colori, avevo visitato la Camargue in altre stagioni e non era cosi

  7. Le ho viste parecchio tempo fa e devo ammettere che non esiste una macchina fotografica che riesca esattamente ad immortalare il colore delicato e sfumato delle saline. Vederle dal vivo è suggestivo ed emozionante.

  8. Ho fatto solo una toccata e fuga in Camargue e purtroppo non sono riuscita a vedere le saline se non da lontano. Mi piacerebbe tanto tornare e fare un viaggio solo tra le saline e per il birdwatching. Quanto è bella la Camargue!

    1. Antomaio

      si possono fare passeggiate a piedi, in bici e anche a cavallo per ammirare i moltissimi uccelli che popolano questa regione così particolare

  9. Arianna

    Un bello spettacolo con queste colorazioni, un colpo d’occhio straordinario! Sono stata diverse volte nel sud della Francia ma mai in Camargue il tuo articolo mi ha dato un nuovo spunto!

  10. L’amore per queste saline è scattato immediatamente in me non appena ho visto la prima immagine! Ma che colori splendidi hanno? Devo assolutamente segnarmi questa visita per la prossima volta che andrò in queste zone!

    1. Antomaio

      io conoscevo la Camargue ma non avevo mai visitato le saline, anche per me il rosa è stato amore a prima vista

  11. Ciao Antonella, che bel post e che belle immagini! Ho sognato leggendo il tuo articolo e non vedo l’ora di visitare la Camargue – spero davvero di riuscirci ad andare la primavera dell’anno prossimo. Non sapevo che la particolarità del colore rosa fosse data da una particolare alga e non sapevo nemmeno che il trenino fosse il mezzo più gettonato per visitare le saline. Credo proprio che farò come te e opterò per la bicicletta. Nonostante abbiate usato la mountain bike, mi sembra tutto pianeggiante e quindi poco impegnativo il tragitto, o sbaglio?

    Tu esattamente quando ci sei andata? Piacerebbe molto anche a me vedere la raccolta del sale e il “cammello” formarsi.

    Grazie intanto per le tue info 🙂 Sempre molto accurata e precisa

    1. Antomaio

      Io ci sono andata verso la fine di Agosto che è appunto il periodo in cui inizia la raccolta del sale. Non sapevo che iniziasse proprio quel giorno comunque per tutti i giorni successivi i camion scaricano il sale sulla “gobba” che cresce. Se vuoi altre info, contattami pure

  12. Abbiamo fatto diversi otr in Francia. In caparbie ci siamo fermati molto spesso perché ne amo l’atmosfera. Tutti mi avevano sconsigliato Aigues, e invece io mi sono voluta fermare lo stesso. E infatti mi sono immediatamente innamorata di questa meravigliosa cittadina!

    1. Antomaio

      Aigues Mortes è una cittadina molto interessante (seguirà un post dedicato) davvero non capisco come mai ti è stata sconsigliata. In inverno diventa un pò austera ma d’estate con i turisti e i ristoranti all’aperto è vivacissima

  13. Veronica G.

    Ma che posto stupendo! sai che proprio non lo conoscevo? Io purtroppo di questa zona conosco molto poco ma mi ha davvero colpito! Grazie della tua descrizione e soprattutto delle info utilissime per poter organizzare una visita in questo splendido luogo!

  14. Erminia

    La Comargue regala uno spettacolo dopo l’altro. I paesaggi sono stupendi e ricchi di colori, di tutte le tinte pastello. Mi piacerebbe molto visitare questa regione.

    1. Antomaio

      In estate le saline sono dei quadri ma anche d’inverno con le canne e l’acqua la Camargue ha il suo fascino

  15. Credo che avrei scelto l’escursione a piedi per soffermarmi ancora di più, sono posti sensazionali, davvero belli ed è importante ricordare che per non alterare il luogo è bene affidarsi a visite guidate.

    1. Antomaio

      sono stata molto indecisa anch’io tra quella in bici e quella a piedi, entrambe ti mettono in contatto con la natura e la sua bellezza selvaggia e – per ora – quasi incontaminata

  16. Mi piacerebbe tantissimo visitare anche queste saline, io ho visto solo quelle di Vendicari, Priolo e Marsala (tutte in Sicilia) ma anche queste meritano tanta attenzione! Grazie dell’articolo, prendere da qui tutte le informazioni utili per organizzare la nostra visita!

    1. Antomaio

      Le saline siciliane rispetto a queste sono molto più piccole, la raccolta del sale viene fatta a mano. In Camargue la raccolta è con i camion quindi meno interessante però il paesaggio è bellissimo, te le consiglio proprio

  17. Meravigliose! Non le conoscevo ma sembrano incredibili. Mi sembra un ottimo modo visitarle in bici sembrando molto estese. Inoltre prima o poi dovrò andare ad Arles adorando Van Gogh!

  18. Bellissime le immagini di questa distesa rosa! E ho letto con molto interesse anche tutto ciò che gira intorno a questo luogo. Romantica poi la storia dei fenicotteri che ritornano dopo ben 4 anni…

  19. Ciao! Ma che bella la Camargue, non ci sono mai stata! Mi sono segnata un po’ di suggerimenti e posticini, non vedo l’ora di tornare a viaggiare!

  20. Che meraviglia queste saline! Non avevo idea che esistessero zone così relativamente vicine a casa. Sicuramente ora sono nella mia lista di cose da vedere!

  21. Non avevo mai visto delle saline che diventassero lilla anche solo con l’effetto di luce e vento. Veramente incredibile. Mi piacerebbe prima o poi poter fare un giro in Camargue!

  22. Decisamente stupendo questo luogo e post superinteressante! Non sapevo dell’esistenza di queste saline dal colore così particolare, potrebbero essere meta di un mio prossimo viaggio! Grazie mille per i consigli 🙂

  23. Ho già in mente da qualche anno di andare a visitare Camargue e dopo aver letto il tuo articolo e aver visto le tue foto la voglia è raddoppiata ovviamente. In Costa Azzurra sono già stata a Porquerolles, Roussillon, Arles ed Avignone, tutto molto bello devo dire. In caso ti capitasse di ripassare da quelle parti non perderti Porquerolles, è praticamente un’isoletta caraibica nel Mediterraneo (magari ci sei già stata).

  24. Conoscevo questa località di fama ma il tuo racconto e le foto hanno dato tutt’altro valore alle “voci”. Decisamente inserita nella bucketlist

    1. Antomaio

      Pensa che c’ero stata altre volte in inverno e mai avrei immaginato di trovare in estate uno scenario tanto spettacolare

  25. Che impressione che fanno queste foto. Ho visto in passato delle saline ma non con questo colore così acceso, sembrano quasi campi di lavanda in lontananza.

  26. Sulla loro bellezza non ho dubbi, ma sicuramente tu con le tue foto le hai rese ancora più magnifiche e suggestive.
    Hai davvero un buon occhio attento a catturare immagini e luci

  27. proprio domenica ho visto un documentario su queste zone e sono rimasta impressionata… che posti! Conoscevo la Provenza e i campi di lavanda ma della Camargue sapevo veramente poco. Mi sono informata e devo dire che tutto il sud della Francia merita una vista

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