Il festival che ogni estate trasforma la città nella capitale della fotografia, è la buona occasione per dedicare un giorno ad Arles, passeggiando pigramente per le sue stradine animate e regalandosi piccole soste di piacere.
Les Rencontres d’Arles, da oltre cinquant’anni si propone di mostrare al pubblico uno spaccato della fotografia contemporanea. Si potrebbe definire “etica” considerati i valori che animano e accomunano le diverse esposizioni disseminate per la città.
A questo evento hanno partecipato i fotografi dai nomi più prestigiosi ma sono numerose anche le rivelazioni del festival che ha l’ambizione di avvicinare il pubblico al tema dell’immagine.
In parallelo, il Circuito Off con esposizioni e workshops gratuiti è un vibrante contenitore di fotografia indipendente.
Ci sempre molte buone ragioni per trascorrere un week end o anche un solo giorno ad Arles godendo della vivacità culturale di una città sorprendente e andando alla ricerca degli indirizzi più cool della stagione.

Le immagini ribelli dell’edizione 2025
In un momento storico in cui il mondo è scosso da guerre, crisi ambientali e nazionalismi, gli sguardi dei fotografi celebrano le diversità delle culture.
Le nostre identità si mescolano e si intrecciano continuamente e la fotografia rientra in una dinamica di scambio e riflessione sui legami e le relazioni tra i popoli.
Le quaranta esposizioni si tengono in altrettanti luoghi simbolici della città come lo Spazio Van Gogh, il Centro della Fotografia, chiese e cappelle sconsacrate e ricche di fascino.
E’ possibile acquistare biglietti cumulativi, giornalieri o anche singoli; per maggiori informazioni vi rimando al sito: Rencontre-Arles .

Ho trovato particolarmente commovente l’ampia mostra dedicata a Letizia Battaglia, giornalista e fotografa negli anni in cui a Palermo le uccisioni di mafia erano quotidiane.
Il titolo, “Ho sempre cercato la vita“, ben identifica la scelta delle immagini che documentano l’evoluzione dei costumi nell’Italia degli anni ’60. Alla Chapelle Saint Martin du Mejan.
Nell’ampia proposta del Circuito Off, segnalo “Donne Libere” di Véronique Abour. Un reportage sul ruolo delle donne in un remoto villaggio sui monti dell’Atlantide in Marocco, ai Doks di Arles.
Un giorno ad Arles: gli indirizzi dello shopping
Come non segnalare per prima la Boutique Fragonard? Aperta da un paio d’anni in una delle stradine del centro storico, merita una visita anche solo per la bellezza dell’allestimento.
Confezioni accattivanti di profumi, creme e saponi e una sezione dedicata all’home decor fedele alla linea della Maison di Grasse che è un tripudio di colore e armonia. Al numero 7 di Rue du Palais.
Per saperne di più sull’arte dei profumi in Provenza:
Per le ceramiche marocchine, i tessuti e i complementi d’arredo potete fare un salto da Madame Presse. Un vero laboratorio artistico eclettico e fantasioso in Rue de la Roquette,
Non si può trascorrere un intero giorno ad Arles senza acquistare il sapone di Marsiglia. Quella di Marius Fabre è una centenaria storia di famiglia che perpetua una tradizione di qualità. Nella boutique omonima potrete trovare un’infinità di prodotti a base di sapone di Marsiglia da quello smacchiante allo shampoo per animali domestici.
I tessuti di cotone stampati a piccoli motivi floreali, tipici della Provenza, sono rivisitati e attualizzati nelle creazioni di Souleiado. L’Azienda storica di Tarascona ogni anno propone disegni pescati dall’archivio e rieditati in chiave moderna su abiti e oggetti per la tavola. I capo cult? La blusa indossata da Picasso in una delle sue foto più famose e la borsa usata da Lady Diana.

Pausa pranzo conviviale per una giornata ad Arles
Un sogno che è diventato realtà quello dei titolari del piccolo bistrot Paou che si sono innamorati di Arles dopo averla frequentati per anni.
Il piccolo locale nella piazzetta Paul Doumer, defilata dal turismo di massa che affolla la zona delle Arene, propone un menù diverso ogni giorno. Piatti da condividere in porzioni contenute per evitare sprechi, con un occhio alla tradizione provenzale e ai prodotti di stagione.
In poco tempo i ristorante di Theo e Juiette è diventato un indirizzo di riferimento, la prenotazione è quindi assolutamente raccomandata. Si può fare per telefono o direttamente dal sito: Paou-arles.fr

Trascorrere un giorno ad Arles ha per me sempre una vibrazione particolare. Ogni pietra racconta una storia e la luce del Midi particolarmente intensa accompagna lo sguardo tra tradizione e contemporaneità.
Per conoscere meglio il ricco patrimonio storico e culturale di Arles vi invito a leggere:














Se mi segui sai che queste zone sono da me le preferite della Francia. Ogni volta che vado mi sento rinascere. Sarà per la vita lenta, per il profumo delle boulangerie, per l’odore della lavanda prorompente in ogni dove… ma fosse per me comprerei casa da queste parti e vivrei beata nella tranquillità, e devo dire anche lontana dallo smog.
Conosco la tua passione per il Sud della Francia e non posso che condividerla dato che io il mio piccolo angolo di Paradiso in Provenza me lo sono ritagliato…
Che bella iniziativa. Ho sempre associato Arles a Van Gogh ma scopro ora che ci sono altre ragioni per tornare in Provenza. L’ultima volta che ci siamo stati pioveva talmente tanto che abbiamo deciso di tornare a casa prima,
Il clima della Camargue può riservare incredibili sorprese! Se non piove c’è un vento che ti porta via oppure un freddo polare.. però la città è splendida e merita sicuramente una seconda chance
Siamo stati ad Arles tanti anni fa, in occasione del nostro tour del sud della Francia. L’abbiamo adorata, è veramente una cittadina piacevole ed interessante. Ricordo che durante quella vancanza abbiamo comprato anche noi il sapone di Marsiglia!
Io la amo particolarmente perché ogni volta che ci torno scopro qualcosa di nuovo: un museo, un’iniziativa… davvero una città vivace
Sono stata ad Arles durante un viaggio in Provenza, ormai parecchi anni fa. Ho ricordi splendidi di questa zona della Francia (è difficile rimanere delusi in Francia, bisogna ammetterlo!) e dev’essere decisamente una zona dove si vive bene. Non sapevo fosse la capitale della fotografia francese, almeno in estate, una ragione in più per tornarci!
Arles dalla primavera a fine autunno offre davvero tantissime iniziative tra feste popolari, mostre ed eventi estemporanei