Clusone la danza macabra dell’Oratorio dei Disciplini

In Valseriana, nella bergamasca, vi stupirà il piccolo borgo di Clusone. La Danza Macabra e il Trionfo della Morte sulla facciata dell’Oratorio dei Disciplini sono una vera rappresentazione in tre atti dell’ineluttabilità del nostro destino.

Approfittate delle tiepide giornate autunnali per godervi una visita alla scoperta degli affreschi custoditi anche all’interno dell’Oratorio. Ammirate la splendida Basilica di Santa Maria Assunta e l’incredibile orologio astronomico tutt’ora funzionante.

Clusone la danza macabra dell'Oratorio dei Disciplini

Gli affreschi di Clusone – la danza macabra , il trionfo della morte e l’incontro tra i tre vivi e i tre morti – sono particolarmente interessanti. Caso unico in Europa, radunano in un solo racconto i temi macabri che di solito si trovano separati.

Questi soggetti si diffusero nel 1300 nella zona alpina di Francia e Germania. L’esperienza drammatica della peste del 1348 ha portato alla consapevolezza che la morte colpisce tutti senza fare distinzioni di ceto e di classe.

La danza macabra di Clusone

L’autore, Giacomo de Buschis detto il Borlone, dipinse la facciata dell’Oratorio verso la fine del 1400 su commissione della Confraternita dei Disciplini. Questo ordine era molto diffuso in area bergamasca e aveva tra i propri compiti quello di assistere gli ammalati e seppellire i defunti. Il complesso dell’oratorio si trovava infatti accanto al cimitero e questo potrebbe anche spiegare la scelta del tema.

Clusone la danza macabra dell'Oratorio dei Disciplini

Purtroppo l’affresco è stato danneggiato dai rimaneggiamenti della facciata, tra cui l’aggiunta di una scala esterna, ma non c’è dubbio che ci troviamo di fronte ad un racconto disegnato. Una sorta di fumetto ante litteram.

In alto a destra vi è la narrazione dell’incontro tra i tre vivi e i tre morti. Secondo la leggenda, durante una battura di caccia col falcone, tre cavalieri incontrano tre scheletri che li salutano con questa frase: “noi fummo ciò che voi siete: voi sarete ciò che noi siamo”. E’ il destino di ogni uomo.

Il racconto procede con il Trionfo della morte che domina la parte centrale dell’affresco. La morte è una regina con la corona. Il suo trono è un terribile sepolcro infestato dai vermi responsabili della corruzione dei corpi. Ai suoi piedi il papa, l’imperatore e tutti gli altri rappresentati del popolo. Nelle mani due cartigli nei quali afferma il suo trionfo sui viventi. Osservando bene, si distinguono le figure del vescovo e del doge Entrambi cercano di “corrompere” la morte offrendole denaro e dolci di rarissimo zucchero i cui commerci erano gestiti appunto da Venezia che dominava all’epoca anche la zona di Bergamo.

Trovo molto ironica questa rappresentazione: il pittore vuole sottolineare che a nulla valgono potere e ricchezza. la morte non fa distinzioni e con la sua falce “pareggia tutte le erbe del prato” come dirà più tardi Alessandro Manzoni.

Clusone la danza macabra dell'Oratorio dei Disciplini

Nell registro inferiore c’è una sorta di processione anche se la frase sulla cornice divisoria parla proprio di ballo. Il tema della Danza Macabra era molto diffuso e si può pensare che tra le figure andate perdute ci fossero dei musici o dei danzatori.

Ogni personaggio è accompagnato dal suo scheletro che lo sfiora con le dita come nei balli tipici del medioevo e lo invita a partecipare alla danza accettando così il proprio destino.

Non è difficile immaginare che sulle note della canzone di Branduardi, (ispirata però da un altro dipinto) entrino in scena i protagonisti. La dama con lo specchio che vedrà sfiorire la propria bellezza, un disciplino con il flagello che rappresenta i committenti, l’oste, il giudice, un contadino.

“Sono io la morte e porto corona. Io son di tutti voi signora e padrona”

Rimane poco dell’ultima parte dell’affresco che rappresenta da un lato i vizi capitali e la condanna dei peccatori e dall’altro la redenzione dei buoni con un gruppo di disciplini in penitenza.

Gli affreschi interni dell’Oratorio di Clusone

A Clusone la danza macabra non è la sola meraviglia. La quinta creata dagli Oratori e dalla bellissima Basilica di Santa Maria Assunta è davvero suggestiva e dopo averla ammirata vi consiglio vivamente di entrare al Museo. L’ingresso è gratuito e avrete modo di scoprire la storia delle campane di Clusone, e soprattutto di entrare all’interno dell’Oratorio dei Disciplini interamente affrescato.

Clusone la danza macabra dell'Oratorio dei Disciplini

L’autore è sempre il Borlone che tra il 1470 e il 1471 ha dipinto le pareti laterali dell’ oratorio e l’arco trionfale del presbiterio.

Senza arrivare alla perfezione giottesca di Assisi, posso dire che la narrazione della vita di Gesù , dall’Annunciazione alla Morte in Croce, è davvero efficace e comprensibile.

Dal lato opposto rispetto all’altare si trova la parte più antica dell’edificio che custodisce un gruppo di statue lignee del 1700. Cristo morto è circondato da alcune figure tra cui si riconoscono la Madonna con il cuore trafitto dalla spada e San Giovanni.

Vi faccio notare che questo gruppo di statue è visibile anche dall’esterno attraverso una finestrella sulla facciata ma da quella visuale non si coglie la bellezza e la drammaticità delle statue.

Clusone, la città dipinta

Clusone la danza macabra dell'Oratorio dei Disciplini

Clusone in epoca medioevale era un importante centro commerciale e religioso. Molti palazzi del centro storico sono affrescati. In particolare il Palazzo Comunale che si trova accanto alla Torre Civica.

Altri palazzi conservano al loro interno dipinti pregevoli.

Proprio sulla Torre Civica, cuore del borgo di Clusone, si trova un orologio astronomico realizzato nel 1583 da Pietro Fanzago. L’orologio è ancora funzionate e caricato a mano dalla storica famiglia di orologiai del paese. Indica i movimenti dei pianeti, del sole e della luna oltre che gli equinozi, i solstizi e i segni zodiacali.

Clusone la danza macabra dell'Oratorio dei Disciplini

Per informazioni sulle visite guidate agli affreschi e all’orologio potete contattare l’Ufficio Turistico del Comune di Clusone al numero 0346 21113.

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22 Risposte
  1. Non conoscevo Clusone e i suoi affreschi e sicuramente quello della Danza Macabra è un tema interessante anche perché di questi tempi è in qualche modo attuale, viste le circostanze.
    Bellissimo anche l’orologio astronomico: non ne ho mai visto uno dal vivo e una visita a Clusone mi sembra un’ottima idea!

  2. Non conoscevo questo posto, ma avevo già letto qualcosa a proposito della Danse Macabre, ma non riguardava questo affresco. in ogni caso, per quanto bello, lo trovo abbastanza inquietante!

  3. Sono stata a Clusone solo di sfuggita per trovare un’amica e mi sono certamente persa tutte queste bellezze. Dovrò tornarci e fare più attenzione ai palazzi del paese!

  4. Libera

    Adoro i borghi dipinti e conoscevo Clusone solo per la celebre “danza”. Penso che lo inseriró presto in un tour della bergamasca , che conosco ancora troppo poco.

  5. Ho letto di questo bizzarro affresco poco tempo fa e mi sono persa a guardare foto di morti danzanti e falci minacciose. Mi sono ripromessa di passare a vederlo non appena riuscirò a passare in zona. Le cose bizzarre mi sono sempre piaciute.

  6. Ma che meraviglia! Non conoscevo Clusone e sembra davvero un borgo bellissimo. Mi piacciono moltissimo gli affreschi del periodo gotico, sia all’interno delle chiese che anche all’esterno delle abitazioni. Anche qui in Slovenia e in Austria, non lontano da dove vivo, ci sono due danze macabre, una all’interno di una piccola chiesa (in Slovenia) e una all’esterno di un ossario (in Austria) e sono davvero molto simili a questa raffigurata a Clusone. Non resta che fare un salto in Val Seriana a questo punto!

    1. Antomaio

      infatti la tradizione degli affreschi con il tema macabro è più delle vostre zone che italiano, quella di Clusone è una particolarità.

  7. Ci credi che ci sono stata a Febbraio e non ho ancora avuto il tempo di scrivere una articolo a proposito di questo splendido borgo? La danza macabra mi ha letteralmente stregata e impaurita ma credo che sia un affresco davvero unico, da preservare e proteggere!

  8. Non conoscevo questo posto ma trovo queste opere d’arte davvero straordinarie e rappresentative. Un modo di ricordare a chiunque arrivi che vivere in maniera degna la propria vita è la cosa più importante.. Segno nella bucket list perchè sarei curiosa di vederlo dal vivo..

  9. Mamma mia da quanto non ci torno! Pero’ con te ho fatto un viaggio nel tempo sino a Clusone.

    Non ci vado dall’inizio della pandemia, pensa, ed è appena a 16 chilometri dal centro di Bergamo!

    Una di queste giornate, ci vado!

    1. Antomaio

      ma sai che io sono andata spesso a Clusone da piccola per una gita fuori porta e non mi ricordavo affatto di quell’affresco. E’ vero che le cose che vediamo dipendono molto da noi

  10. Un paesino molto interessante da visitare ricco di dettagli artistici, il dipinto della danza macraba è molto particolare, affascinante e inquietante allo stesso tempo

  11. Sai che ho scoperto di questo affresco grazie a un documentario visto qualche mese fa e sarei proprio curiosa di vederlo dal vivo.
    Purtroppo, per ora, non ho in programma un soggiorno nel bergamasco, ma semmai dovessi passare da quelle parti, lo terrò a mente 🙂

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