Articolo aggiornato il 04/12/2025
Comacchio è un luogo di atmosfere da percepire. Sospeso tra la nebbia e l’acqua, il suo ambiente è silenzioso e rarefatto, direi quasi metafisico.
Arrivandoci dal paese di Anita, che prende il nome proprio da Anita Garibaldi morta nelle vicinanze, si costeggia l’Argine Agosta.
La strada attraversa la laguna e sembra galleggiare sull’acqua mentre svanisce nel nulla della foschia invernale.
Lungo l’argine, sfilano i bellissimi capanni dei pescatori con i bilancini, e osservando attentamente si scorgono i profili dei tipici casoni, utilizzati per le attività in valle.

Tra i canali silenziosi del Delta del Po, Comacchio emerge come un piccolo gioiello tra terra e fiume, in un paesaggio fragile e affascinante.
Le sue calli e i suoi ponti appartengono a un mondo dove il tempo sembra rallentare, mentre la bruma confonde i corsi d’acqua.
Cosa vedere a Comacchio
Tra la foce del Po e il mare, Comacchio si sviluppa su tredici isolotti, intrecciati da canali e attraversati da ponti che raccontano la sua storia. Il suo centro storico, ricco di particolarità, è riconosciuto come Patrimonio Unesco.
Il Trepponti, simbolo di Comacchio era la porta di accesso fortificata per chi arrivava dal mare. Rimangono a testimoniarlo le torri di guardia.
Il ponte fu fatto costruire dal Cardinale Pallotta e collega quattro canali che circondano e attraversano la città.

Oltrepassato il Ponte si erge l’Antica Pescheria. Questo interessante edificio industriale è divenuto uno spazio espositivo e tra i suoi secolari banconi di marmo si celebrano eventi suggestivi.

Comacchio è stato un importante crocevia commerciale lungo il Po al periodo dei Longobardi e successivamente sotto lo Stato Pontificio. Il suo passato glorioso resta negli imponenti edifici di mattoni e nei ponti massicci che attraversano i canali.
Alle spalle della maestosa Cattedrale di San Cassiano percorrendo la Via Mazzini, ci si imbatte nel suggestivo Loggiato dei Cappuccini: una sequenza di 142 archi, sostenuti da altrettante colonne in marmo.
All’interno del neoclassico ex Ospedale degli Infermi, è stato inaugurato l’interessante Museo del Delta dove, grazie a moderne e interattive installazioni, è narrato lo sviluppo del territorio e delle comunità che hanno plasmato l’antico Delta del Po.
Tra nebbia e canali: Comacchio in chiave gotica
Le strade quasi deserte nella luce grigia dell’inverno, esaltano le atmosfere un pò gotiche del paesaggio.
Il luogo è davvero perfetto per un set cinematografico. La natura incontaminata e l’aria misteriosa delle valli del Po hanno infatti affascinato molti grandi registi.
Mario Soldati nel 1955 ambientò qui “La donna del fiume” con Sophia Loren e Pupi Avati, che già a Comacchio aveva ambientato “La casa dalle finestre che ridono“, ha girato in città alcune scene del suo horror “Il Signor Diavolo”.

Tra nebbia e silenzio anche le leggende prendono corpo . Non è difficile immaginare il fantasma di una nobildonna con i lunghi capelli sciolti scivolare leggera tra i ponti di pietra di Comacchio. Alcuni turisti giurano di averla vista dissolversi improvvisamente dopo averle rivolto la parola.

La cucina decisa del Delta
Impossibile nominare Comacchio senza pensare alle anguille che vengono pescate con le tradizionali griglie prima del loro arrivo in mare.
Si cucinano infinite declinazioni: io non le amo e mi fido di chi le apprezza marinate, fritte o in umido.
Un originale street food locale è il panino con l’anguilla, pare che sia una prelibatezza!

In queste acque dolci e salate abbondano i molluschi, le orate, i cefali e quelli, ve lo posso garantire, alla griglia sono eccezionali.
Qui, dove mare e fiume si incontrano, potete degustare ottimi vini di sabbia perfetti per accompagnare i sapori semplici e antichi di questa terra.

Questo ambiente di transizione tra terra e acqua esercita su di me un fascino magnetico, quello delle zone umide è un ecosistema fragilissimo da amare e proteggere.
Per approfondimenti sull’argomento:
Il Delta del Po in moto, suggestioni tra acqua e terra
Il fascino delle terre umide, un mondo fragile fatto di percezioni
Visitare Comacchio è come trovarsi in un mondo a parte, magico e seducente nel suo languore.
Per salutare la città, è bello arrivare a piedi al bordo della laguna e lasciare che lo sguardo si perda nella nebbia della valle dove l’acqua è immobile e silenziosa.











mi piace il modo in cui presenti Comacchio, un posto denso di atmosfere da percepire più che di cose da vedere! Penso che mi piacerebbe davvero tanto avventurarmi per quelle stradine semi deserte alla ricerca di un eco di un fantasma o veder apparire un edificio dietro la nebbia!
Veramente suggestivo
In effetti i ponti, le chiese e i palazzi assumono un significato solo in quel contesto così rarefatto che è la zona del Delta del Po
Le capanne di pescatori mi ricordano molto i trabucchi pugliesi presenti nella zona della Gargano (chiamati trabocchi in Abruzzo). Che paesaggi stupendi!
Nel silenzio della nebbia, il paesaggio diventa davvero molto suggestivo!
Mi ricordo di esserci andata in gita alle elementari e di aver creduto per tutto il tempo di essere a Venezia XD
Complimenti per le foto, davvero un’atmosfera particolare
Ah Ah In effetti in molti definiscono Comacchio la “piccola Venezia”, vedi che no avevi poi sbagliato di molto!!
Sempre più spesso sto pensando alla zona di Comacchio, non è così distante da me e mi piacerebbe esplorarla con i bambini in bicicletta, avevo letto anche di alcuni itinerari ad Hoc
In bici in primavera (prima delle zanzare) deve essere bellissimo e i bambini si possono divertire a scoprire gli uccelli. Ci sono i siti dei parchi del Delta sai quello Veneto che quello emiliano-romagnolo che propongono gli itinerari.
Un posto di cui ci parlava spesso la maestra delle elementari in classe, ma dove non sono mai stata. Anche perché non lo immagino così affascinante. Già il fatto della nebbia e quest’atmosfera un po’ gotica, ma se aggiungi il fantasma della nobildonna, allora è il posto ideale per me!
A volte la nebbia è così fitta che non è difficile immaginarsi i fantasmi!
Anni fa (tanti…) ho avuto la fortuna di poter “navigare” sul delta con una minuscola house boat. Mi ricordo di essere partita da Ostellato, passata per Comacchio fino ad arrivare al mare. E’ stato un weekend meraviglioso. Il Delta e Comacchio sono gioielli preziosi e poco conosciuti. Peccato non esistano più queste barchette che permettevano weekend diversi e avventurosi.
Peccato davvero che non ci siano le houseboat su Po, sarebbe una bellissima idea arrivare fino al mare!
Non ho mai avuto modo di visitare questa zona, e sinceramente neanche ci avevo mai pensato, ma la tua descrizione è talmente suggestiva che se dovesse capitarmi l’occasione non esisterò a fare un salto!
A me la zona del Delta è piaciuta tantissimo in estate, (abbiamo fatto un giro in moto) e ho voluto tornarci in inverno perchè me la immaginavo bella con la nebbia e così è stato.
Quando sono stata a Comacchio una delle cose che avevo notato anch’io era l’atmosfera davvero unica. La stessa che tu hai saputo cogliere benissimo con le tue foto e che mi ha dato l’opportunità di riviverla tutta. Una cosa che invece non ho fatto è stata assaggiare la cucina perchè ero con un gruppo e avevamo prenotato un ristorante fuori mano. Questo è l’unico rammarico. Dovrò tornarci.
A parte l’anguilla che a me proprio non piace, il resto è davvero eccellente! Il pesce e i crostacei sono buonissimi
una cittadina davvero caratteristica. bella con tutte le condizioni di meteo
In estate per i miei gusti c’è troppo umido…
Comacchio è speciale, soprattutto in inverno. In estate, non riuscirei a visitarla cogliendo la stessa splendida atmosfera.
hai perfettamente ragione, quell’idea così decadente in estate non si coglie tra umido e zanzare
Non avrei mai pensato all’aggettivo ‘gotico’ per la cittadina di Comacchio ma… accidenti se ci hai azzeccato! Complice sicuramente il tempo nebbioso che hai incontrato, le tue foto sono proprio splendide! Vero: un luogo perfetto come ambientazione cinematografica!
ah ah grazie! Quella domenica di Gennaio sarebbe stata perfetta per le scene di un noir
Sono stata a Comacchio e l’ho trovata molto suggestiva e… soleggiata!
Infatti, leggendo il tuo articolo, mi sono trovata davanti una Comacchio insolita ma affascinante!
Decisamente affascinante con la nebbia e le strade deserte! Anche io ci sono stata in estate ed è completamente diversa
Quando torneremo a viaggiare (spero presto), andrò a Comacchio: è da tempo che me lo sono ripromessa, perché sono le parole e le fotografie come le tue ad avermi stregata. Bellissime immagini, bellissime atmosfere e rese perfettamente…
Grazie Roberta, un bellissimo complimento. Ho scoperto la zona del Delta del Po e ti devo dire che mi aveva già affascinato con caldo dell’estate. In inverno ho avuto una conferma di sensazioni particolari di un paesaggio sospeso
Non ho ancora visitato Comacchio ma ultimamente è una meta che, con mio marito, abbiamo preso in considerazione e spero proprio di poterla visitare quando la situazione sarà tornata alla normalità. Prendo spunto sul visitarla fuori stagione perché dalle tue fotografie l’atmosfera è incredibile.
Io ci sono stata anche in estate e, seppur con una luce diversa, le atmosfere rarefatte dall’umidità non cambiano di molto!
Comacchio è davvero bellissima e non vedo l’ora di vederla! E vista così con la nebbia, magari in inverno o autunno, è ancora più particolare!
con la nebbia credo che le atmosfere del delta svelino il loro fascino anche se in estate l’atmosfera, con il caldo, è altrettanto rarefatta
Sono stata anni fa a Comacchio per un ponte pasquale e mi è piaciuta molto. L’ho rivissuta nelle tue parole e nelle tue foto. E’ un luogo davvero suggestivo, con un’atmosfera unica. Ma, per non parlare solo di poesia: quanto è buona l’anguilla!! :p
ah ah! Eppure io non riesco proprio a mangiarla…. per il resto Comacchio è molto suggestiva anche in estate zanzare a parte
Un’atmosfera un po tetra, che però in questo caso esalta le bellezze del territorio. La foto del trabocco avvolto dalla nebbia rende bene l’idea. Sicuramente se dovessi trovarmi in zona ci farei un salto!
Le nebbie della pianura padana hanno il loro fascino ma decisamente non sono allegre!
Anguille e vino di sabbia. Non mi serve altro per mettermi a sbav… ehm… volevo dire per mettermi in viaggio!🤣
A parte gli scherzi, mi piace molto Comacchio e ho adorato la visita alla manifattura dei marinati o passeggiare sotto il loggiato dei cappuccini, ma ammetto che la gastronomia locale mi è più cara del suo paesaggio!
Io mi dedico soprattutto alle grigliate di pesce ma, sotto gli occhi indignati dei comacchiesi, chiedo sempre di togliere l’anguilla!
Comacchio mi è piaciuta moltissimo quando l’ho visitata tre anni fa, durante un viaggio a Ferrara. Unica pecca è che era il periodo di Halloween ed era “addobbata” con striscioni di dubbio gusto che non mi hanno permesso di apprezzare le sue architetture fino in fondo: un motivo in più per tornare!
peccato per le decorazioni di Halloween che sono sempre un pò fuori luogo…forse ci devi ritornare