Torno a parlare di Marsiglia e del suo quartiere più pittoresco, questa volta per raccontarvi dei murales del Panier, una forma d’arte che parla a tutti.
Il Panier è un quartiere di riferimento per la street art, una sorta di museo a cielo aperto in continuo mutamento. I murales del Panier, infatti, cambiano continuamente, vengono cancellati e riscritti con nuove sovrapposizioni e personalizzazioni dagli artisti locali.
E non è forse questo il vero messaggio? L’arte non è mai uguale a se stessa ma si evolve al ritmo della vita.

I murales del Panier contribuiscono all’appeal turistico di Marsiglia, in molti ci vanno solo per vedere i suoi famosi graffiti. I residenti si lamentano per i muri imbrattati eppure questa particolare forma di comunicazione ha la sua filosofia, le sue regole e soprattutto i suoi artisti.
Gli artisti dei murales del Panier
I muri del Panier diventano le tele su cui gli artisti si esprimono liberamente. Uno dei nomi più conosciuti è Nhobi Cerquiera, artista di origine brasiliana approdato a Marsiglia nel 2012. I colori accesi della sua terra si trovano nel grande murale che ricopre la serranda del negozio Undartground e parte del muro dell’edificio e che riproduce una veduta di Marsiglia particolarmente vibrante.
I personaggi di Nhobi sono riconoscibili dai dentoni sporgenti e gli occhi grandi e tondi Come il pescatore che vendeva le sardine del muro in Rue du Petit Puits e che oggi è scomparso, sostituito e modificato da Seek 313 un altro artista con una personalità diversa. L’originale dell’opera intitolata “Fisherman” è comunque visibile all’interno della galleria Undartground.

Ci sono poi i personaggi mascherati di RNST .Secondo lui l’arte si deve manifestare attraverso il combattimento.. Sotto questa scorza da lottatore si nasconde però un’animo fragile e nei suoi murales del Panier sono ritratte proprio le persone più deboli: gli stranieri, i clandestini nel loro grido silenzioso contro l’indifferenza.

Nel cuore del Panier, sul muro della Place Treize Cantons campeggia il toccante ritratto in bianco e nero di Nacer, morto in un incidente a soli 22 anni. “Un angelo partito troppo presto”, è l’omaggio dei suoi amici tra cui Dire 132 capace di trasferire la sofferenza anche nei tatuaggi

Nei murales del Panier troviamo, accanto ai temi di rivendicazione politica e sociale anche tanta poesia.
E’ il caso delle caricature degli animali di Dipuz che racconta le condizioni di vita della nostra società. O dei volti di donna dai tratti africani tipici di Mayoly.
Anche la scrittura diventa arte e la firma degli artisti – blaze come si dice in gergo – gioca con i colori, le forme, gli pseudonimi.

Gli street artists ufficialmente sono dei vandali, responsabili del degrado dei beni pubblici. In realtà sono parte integrante della città, ribelli e creativi come lei e sono ricercati dai galleristi quanto dalla polizia!
I puristi dipingono solo per strada, farlo su tela sarebbe un tradimento. Per altri la strada è solo una vetrina per farsi conoscere e riuscire a vendere qualche opera.
Al Panier e al suo fascino ho dedicato un post: Il Panier di Marsiglia e la sua bellezza struggente
Il fascino della street art è innegabile, è impossibile non farsi ammaliare. I murales riescono a rendere attraenti certi angoli che normalmente sarebbero anonimi e grigi, senza tralasciare i messaggi che trasmettono. Peccato da un lato per la loro natura effimera – oggi ci sono ma domani potrebbero venire sostituiti da un altro murales, ma come dici tu il bello è anche questo: ogni giorno l’arte si evolve e non è mai uguale a se stessa.
Il mutamento è parte di questo tipo di arte ed bello che il messaggio e il significato di ogni opera cambi a seconda del momento storico o dei mutamenti sociali
Che meraviglia, adoro i murales di qualunque tipo. E’ un arte degna di essere esposta e vista in tutto il mondo. Dalle mie parti negli ultimi due anni attraverso un progetto hanno creato delle opere d’arte sulle facciate dei palazzi meravigliose.
In molte città per fortuna si stanno recuperando zone un pò degradate proprio con l’aiuto degli street artists
Che meraviglia le tue foto; io sono una appassionata di street art, ma quello che mi ha affascinata di questo quartiere è il fatto che i murales cambino sempre.
Anche io ho iniziato ad apprezzare questo divenire. All’inizio non capivo e mi dispiaceva che i murales che mi piacevano fossero stati cancellati, in realtà il mutamento è parte intrinseca di questa particolare espressione artistica
Io e Marsiglia abbiamo dei trascorsi e “stiamo litigati” e siccome io sono una che sa portare rancore a lungo, saranno vent’anni che non ci vado.
Non sono certa che il Panier possa convincermi a far pace con Marsiglia ma potrebbe essere un inizio, uno spunto… chissà!
Posso capire che riappacificarsi con Marsiglia non sia cosa facile. E’ una città complicata che sa come ferire. però credo che meriti una seconda chance, magari se non vuoi iniziare dal Panier, prova dalla Corniche….
I murales di Marsiglia mostrano la multietnicità e la storia di questa splendida cittadina: ognuno trasmette un messaggio di vario genere ma sono assolutamente convinta che tutti siano vere e proprie opere d’arte!
anche io credo che i murales siano opere d’arte, espressione di una cultura e di un momento storico precisi
Ti dirò la verità: al momento Marsiglia è l’unica città che ho visitato, di cui posso dire che non mi è piaciuta. Sporca, spoglia e puzzolente, purtroppo è così che l’ho trovata. Tuttavia, sono pronta a ricredermi e a darle una seconda possibilità e spero di ricredermi. Sono stata anche a Le Panier ma non mi ha entusiasmato.
Ognuno di noi ha un rapporto conflittuale con Marsiglia, a me continua ad affascinare nonostante riconosca i difetti che hai elencato. Il Panier sta vivendo un momento di rinascita
Marsiglia vorrei proprio vederla e sicuramente il quartiere di Panier merita decisamente per la sua street art e per i messaggi che i vari artisti cercano di comunicare. Sarebbe bello anche tornare dopo anni e vedere come sono cambiati nel tempo.
I murales del Panier sono in continua evoluzione, ti confesso che non sempre quelli nuovi mi piacciono quanto i precedenti ma la street art è così
Bellissimi questi murales, non sapevo che ci fossero a Marsiglia, dovrò tornare io adoro la street art, la considero a tutti gli effetti arte!
Una forma d’arte moderna, intuitiva e immediata
Non sono mai stata a Marsiglia ho sempre sentito opinioni contrastanti su questa città, mi piace molto la Street art è una riqualificazione urbana interessante e già questo è un motivo per convincermi alla visita
La street art è un modo di veicolare messaggi in modo trasversale
Molto belli gli scorci colorati dai murales, mai stata a Marsiglia e l’ho sempre vista da tutt’altro punto di vista, quello un pò più storico forse. Questo però forse mi intriga di più, moderno e multietnico.
E’ una delle tante anime della città