La Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari, meglio conosciuta come chiesa di Frari, si trova nel sestriere di San Polo, all’interno della prima ansa del Canal Grande.
Non è solo una delle 137 chiese di Venezia – tantissime per una città così piccola – ma la più grande della città. E soprattutto, dietro una facciata sobria e lineare, nasconde un tripudio di capolavori che percorrono cinquecento anni di storia.
La meravigliosa pala dell’Assunta di Tiziano è il fulcro verso cui sono calamitati gli sguardi. Basta però riprendersi dallo stordimento e guardarsi intorno per scoprire tantissime altre opere d’arte.
All’interno della chiesa dei Frari si trovano infatti anche il monumento funebre di Canova che fronteggia quello di Tiziano, un trittico del Bellini e un San Giovanni di Donatello.

Il gotico francescano della chiesa dei Frari
La realizzazione della basilica si deve ai Frati Minori Conventuali Francescani arrivati a Venezia intorno al 1222 con il Santo di Assisi.
L’attuale chiesa dei Frari, così i veneziani chiamarono i Frati Minori, è frutto dell’ampiamento successivo di due piccole chiese edificate in contrada San Tomà. Iniziata nel 1340, Santa Maria Gloriosa venne consacrata nel 1492 con il suo orgoglioso campanile secondo in altezza solo a quello di San Marco.
La chiesa è costruita in mattoni, come la quasi totalità degli edifici di Venezia, con dettagli in pietra bianca d’Istria. Quest’ultima, utilizzata soprattutto nelle parti basse delle costruzioni, è fondamentale perché impermeabile.
La facciata è in stile gotico con forme allungate, un rosone centrale e due rosoni laterali. Un gotico, comunque, improntato alla semplicità e all’armonia delle forme, tipicO dell’ordine francescano.
L’interno a croce latina e tre navate sorrette da dodici colonne, è ampio e solenne. Nel transetto si trovano sette cappelle dedicate a importanti famiglie veneziane. Al centro della navata centrale, seminascosto da un divisorio di marmo, un meraviglioso coro ligneo composto da 124 stalli riccamente intarsiati.

L’Assunta di Tiziano, l’opera che segnò la fama dell’artista
Quando l’imponente pala di sette metri per quattro, fu collocata nell’abside dell’altare maggiore della Chiesa dei Frari nel 15818, fu subito chiaro che sarebbe stata rivoluzionaria.
Non volle essere oggetto di raccoglimento e preghiera ma si impose con un incredibile sfolgorio di colori e un dinamismo di azione incredibilmente innovativi.

Maria, al centro della scena, è audacemente rappresentata con una vista dal basso e illuminata da una luce fulgida. La geometria del quadro è scandita dal “triangolo dei rossi” formato dalle vesti degli apostoli e quella della Madonna che sembra sospinta verso l’alto mentre la luce discende dal Padre in un alone dorato.
L’opera di Tiziano era talmente lontana dalla bidimensionalità bizantina di cui Venezia era ancora intrisa, che i Frati pensarono addirittura di rifiutarla. L’autore invece, era orgogliosissimo del suo capolavoro, tanto che lo firmò in basso al centro con la scritta “Ticianus”.
Dopo essere stata trasportata alle Gallerie dell’Accademia a inizio ‘800, l’Assunta è stata ricollocata nel 1945, sull’altare maggiore della chiesa dei Frari dove Tiziano l’aveva pensata e dove la vediamo ancora oggi.
I monumenti funebri della chiesa dei Frari
All’interno della Basilica dei Frari vi sono numerosi monumenti funebri: quello del compositore Monteverdi, il grandioso prospetto con l’urna del Doge Tron ad esempio. E poi la colossale macchina barocca di Longhena per il Doge Giovanni Pesaro con giganteschi mori che reggono una complessa struttura di colonne e statue.
Tra tutti, però, ne spiccano due che si trovano uno di fronte all’altro : quello di Tiziano e quello di Canova.
La sepoltura di Tiziano resta ancora un mistero. L’artista morì durante l’epidemia di peste del 1576. Sembra che il suo funerale sia stato celebrato in San Marco, nonostante fosse assolutamente vietato per evitare il diffondersi del contagio, e il suo corpo sepolto nella chiesa dei Frari secondo la sua volontà. Quando però nell’800 si volle collocare il suo monumento, nella seconda campata destra della chiesa delle sue spoglie non c’era traccia.
Inizialmente del monumento funebre di Tiziano si incaricò Antonio Canova ma il progetto, troppo costoso, fu rigettato. Venne realizzato intorno al 1850 da Luigi Zandomenighi in marmo bianco di Carrara. Sullo sfondo del grande arco che compone il cenotafio sono raffigurate in bassorilievo le opere più importanti di Tiziano tra cui l’Assunta cosiddetta “dei Frari”.
Anche quella di Canova si può dire una tomba senza corpo dato che le spoglie mortali dello scultore riposano a Passagno, sua città natale. A Venezia, nella chiesa dei Frari è custodito solo il suo cuore.
Il monumento fu realizzato dai suoi discepoli su disegno dello stesso Canova ed è un rifacimento di quello di Maria Cristina d’Austria a Vienna.
Si tratta di una piramide su tre gradini con una porta aperta verso cui avanzano tre donne che rappresentano la scultura (in lacrime), la pittura e l’architettura.

Gli altri capolavori della chiesa dei Frari
Il sapiente utilizzo dei colori da parte di Tiziano, è evidente in n altro capolavoro, la Pala Pesaro. L’opera celebra le imprese di di Jacopo Pesaro Vescovo durante la battaglia contro i turchi.
La bellissima Madonna in trono con Bambino e Santi di Giovanni Bellini si trova sull’altare della Sagrestia.
In una delle cappelle laterali dell’altare maggiore si può ammirare una delle poche sculture lignee conservate di Donatello. Si tratta di un San Giovanni Battista abbigliato secondo l’iconografia classica, con pelli di pecora, e recante un cartiglio con la scritta ” Ecce agnus Dei”.
Durante il periodo Napoleonico la chiesa dei Frari venne soppressa, il convento trasformato in caserma e molte opere trafugate. Per salvare i capolavori di Tiziano, la chiesa venne in tutta fretta dichiarata parrocchiale, così da non diventare come le altre, proprietà dello Stato Francese.

Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari, info pratiche
La chiesa dei Frari si trova in Campo dei Frari – San Polo 3072.
Potete raggiungerla a piedi dalla stazione con una passeggiata di quindici minuti o da Piazza San Marco in circa mezz’ora. In questo secondo caso potete seguire un itinerario che passa dal Ponte del Rialto, attraversa il Campo della Pescaria col suo mercato e il Campo San Polo, uno dei più grandi di Venezia.
In alternativa prendete la linea 1 o 2 del vaporetto scendendo alla fermata san Tomà.
Nel periodo invernale (da Novembre a Pasqua) la chiesa è aperta per le visite dal lunedì al sabato dalle 9,00 alle 18,00 e la domenica dalle 13,00 alle 18,00. Nel periodo estivo dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 19.30, sabato dalle 9,00 alle 18,00 e domenica dalle 13,00 alle 18,00. Nei giorni di Natale, Pasqua e Ferragosto le visite sono sospese.
Il biglietto di ingresso costa 7,00 Euro, viene richiesto un abbigliamento adeguato alla sacralità del luogo e non è consentito fare riprese video.
In alcuni giorni particolari si svolgono dei concerti, per maggiori info: www.basilicadeifrari.it/calendario-concerti/












Sono stata a Venezia più volte, ma questa chiesa mi è sfuggita. Sarà che la Serenissima ha tantissime cose da vedere e esperienze da fare, per cui è possibile che i monumenti meno conosciuti passino in secondo piano durante le esplorazioni. Me la segno per il prossimo giro perchè custodisce davvero tesori inestimabili.
A Venezia il tempo è sempre poco! Comunque se ti capita vai a visitare la Basilica dei Frari anche solo per l’Assunta di Tiziano
Che spettacolo la Basilica dei Frari! L’abbiamo visitata, di nuovo, nell’ultimo viaggio che abbiamo fatto a Venezia e l’abbiamo trovata in forma smagliante. I restauri dell’Assunta di Tiziano e del monumento a Canova hanno restituito a queste operte un bellezza indescrivibile. Ma in generale abbiamo trovato tutta la chiesa in ottime condizioni, la ritengo imperdibile se si visita Venezia.
l’Assunta restaurata è strabiliante e la Basilica nella sua interezza è meravigliosa. Poco frequentata dai turisti e non so se è un bene o un male comunque io sono rimasta davanti a Tiziano almeno venti minuti da sola in assoluta contemplazione
Sono stata più volte a Venezia ma sinceramente non ricordo di aver visitato questa splendida chiesa, probabilmente allontanata dalla presenza di un biglietto d’ingresso, cosa che mi fa sempre storcere il naso quando si tratta di luoghi di culto. Ma effettivamente mi sa che ho fatto male! Da fuori molto semplice, ma dentro decisamente ricca e assolutamente da visitare. Me la segno per la prossima puntata veneziana!
Io penso che se in chiesa si entra per pregare è ovvio che non bisogna pagare il biglietto ma se si considera il luogo come contenitore di opere d’arte è giusto contribuire economicamente alla loro preservazione. In ogni caso, la visita alla Basilica dei Frari, vale il costo del biglietto, è davvero uno scrigno di capolavori!
Appena letto il tuo articolo mi é venuta subito voglia di tornare a Venezia solo per visitarla… Un luogo imperdibile!
Un vero scrigno di bellezza