La Villa dei Mosaici di Spello è una scoperta recentissima e, forse per questo, davvero straordinaria.
Durante gli scavi per la realizzazione di un parcheggio, nel 2005, vennero alla luce i resti di quella che doveva essere una villa romana di età tardo imperiale.
La bellezza e l’eleganza delle decorazioni e le dimensioni stesse della casa fanno pensare che la Villa sia appartenuta ad un personaggio importante. Sicuramente molto ricco.

Il “contenitore” della Villa dei Mosaici
La Villa dei Mosaici si trova in località Sant’Anna appena fuori le mura di Spello, pochi passi a piedi dalla Porta Consolare.
L’edificio che contiene i resti della Villa romana è davvero un’opera notevole che ci sorprende con un approccio culturale a cui in Italia non siamo ancora abituati. La struttura è molto moderna ma perfettamente inserita nel paesaggio circostante.
Le pareti esterne riprendono il colore delle case in pietra del centro storico e il tetto ha la forma ondulata, delle colline Umbre.
Dalle grandi vetrate si ammira il paese di Spello a sottolineare la continuità tra passato e presente.

Il percorso di visita permette, con delle passerelle, di ammirare dall’alto i bellissimi pavimenti a mosaico e nello stesso tempo di rendersi conto perfettamente della planimetria della casa.
Alcuni schermi proiettano dei “rendering” di come doveva essere la villa in origine: una vera meraviglia!
Una stanza permette approfondimenti multimediali sulla storia romana. Davvero un bellissimo “contenitore”, moderno e minimalista che consente di apprezzare con estrema facilità lo splendore del “contenuto”.

La Villa dei Mosaici dovrebbe diventare a buon diritto una grande attrazione per l’Umbria; è la dimostrazione che se vogliamo valorizzare il nostro patrimonio artistico siamo capaci di farlo nel migliore dei modi.

Gli ambienti della Villa dei Mosaici
E’ difficile datare con precisione la Villa, molto probabilmente si tratta di un ampliamento fatto in età tardo imperiale (II -III secolo d.C.) di una struttura precedente. All’epoca Hispellum (così si chiamava Spello) doveva essere davvero stupenda: cinta da mura, con porte monumentali, anfiteatri e terme.
Anche del proprietario non si sa molto tranne, come ho detto, che era ricco e che forse faceva il viticoltore dato che i decori dei mosaici descrivono la mescita del vino.

Sono stati ritrovati 20 ambienti, la metà dei quali con pavimenti decorati a mosaici, che ruotano intorno al peristilio ovvero il cortile coperto che circondava il giardino interno delle case romane.
Il triclinio

Potrebbe essere considerata la “sala da pranzo”, il luogo dove i proprietari organizzavano banchetti e ricevimenti. I commensali mangiavano sdraiati su un divanetto, il triclinio appunto.
L’importante disegno al centro del mosaico rappresenta la mescita del vino: uno schiavo versa il vino in una coppa retta da un altro schiavo. Ai lati numerose figure di animali selvatici e le rappresentazioni delle stagioni riconoscibili dagli elementi legati al mondo dell’agricoltura (falci, spighe, rami).
Sui resti delle pareti perimetrali si scorgono le tracce dei decori : rossi e gialli intensi.
la stanza delle anfore e quella del sole

I mosaici di queste stanze sono molto particolari. Le anfore stilizzate disposte in modo da formare una specie di croce centrale creano un effetto ottico di sovrapposizione.
Nella stanza del sole radiante vi è invece rappresentata la vegetazione palustre con gli uccelli nascosti tra le canne.

le altre stanze

Nella stanza degli uccelli, sei ottagoni racchiudono le immagini di anatre e pernici.
In quella che doveva essere la camera da letto, il decoro è un mosaico geometrico molto elegante, sembra quasi un tappeto.
Anche qui sulle pareti sono ancora visibili i resti delle pitture murarie.
Vi è poi una stanza piccola detta stanza degli scudi per il decoro che rappresenta lo scudo greco, e un ambiente che era probabilmente riscaldato grazie ad una intercapedine tra le fondamenta e il pavimento.
Ma sono pazzeschi! Non avevo davvero idea che Spello nascondesse questo tipo di tesori. Grazie mille per le informazioni, saranno sicuramente super utili in futuro.
e’ stata una bellissima scoperta anche per noi suggerita dalla titolare dell’Hotel dove abbiamo dormito a Bettona
Ma che meraviglia! Non avevo mai sentito parlare di questa villa! Amo i mosaici e mi sono innamorata dell’Umbria, quindi credo che un altro soggiorno a Spello sia quasi d’obbligo 🙂 Chissà quante altre meraviglie si trovano sotto case, parcheggi, etc…
la nostra bella Italia è piena di tesori che ancora non conosciamo
Un’opera davvero notevole. Mi piacerebbe vederla dal vivo e ammirare ogni particolari di quei mosaici. Sono la mia passione!
sono rimasta colpita dalla bellezza dei disegni!
Io ho un debole per i mosaici: starei lì a fissarli all’infinito e non mi stuferei mai farlo!
Tra le tecniche artistiche è quella che mi ha sempre attratto di più e all’università ci ho fatto pure una bella relazione sulla loro storia. Dopo i famosi mosaici bizantini, sono passata alla scoperta di quelli romani tra Desenzano e Brescia. E non sapevo di una Villa dei Mosaici a Spello!
Ma sai che anche mi sono scoperta una passione per i mosaici? Dopo Piazza Armerina mi sono innamorata di questa tecnica e quando li trovo vado sempre a vederli.
Vuoi mettere? Piazza Armerina è uno di quei posti di cui ti innamori poi dei mosaici (a me è successo dopo Ravenna!) e non ne puoi fare più a meno!
Esatto! Prima non li avevo mai troppo apprezzati e d’improvviso li trovo incredibili e li guardo, ammiro le figure, cerco di immaginarmi chi li ha fatti.
Abitando nelle Marche capita ogni tanto che facciamo un weekend o una gita in giornata in Umbria e non conoscevo questa villa. Ho un debole per l’archeologia e in particolare per i mosaici, ci andrò senz’altro grazie per avermi fatto conoscere questa chicca!
la sua scoperta è relativamente recente e anche io non ne avevo mai sentito parlare. E’ stata la proprietaria del b&b di Bettona che mi ha suggerito di visitarla e mi è piaciuta moltissimo anche per l’impostazione molto moderna del museo