Continuo il mio racconto di viaggio nel Profondo Sud degli Stati Uniti: dopo il South Carolina e il fascino coloniale di Charleston, passiamo in Georgia per scoprire Savannah, la città più antica dello Stato.
Impiantata su di un territorio abitato dai nativi fatto di bracci di mare, paludi e dune, la città fu riscoperta e recuperata negli anni 2000 dai ricchi americani del Nord innamorati della sua atmosfera romantica.
Savannah ha un fascino indiscusso, con dimore storiche elegantissime, giardini lussureggianti e deliziose piazze ombreggiate.
La sua bellezza senza tempo fatta di strade acciottolate e querce imponenti dai cui rami pendono grappoli di muschio spagnolo, lascerà un segno indelebile nel vostro immaginario.
Savannah ha anche un lato oscuro, magnetico e misterioso tutto da scoprirete se amate le storie di fantasmi e stregonerie dato che sembra essere la città più infestata d’America.
Cosa vedere a Savannah: gli eleganti edifici storici

Quando nel 1733 il Generale James Edward Oglethorpe decise di fondare la colonia inglese della Georgia, in onore del re Giorgio II, si trovò dinanzi ad un compito arduo.
Bisognava innanzitutto fronteggiare i nativi Creek che abitavano le paludi di Savannah ben prima dell’arrivo degli europei. Poi occorreva governare la popolazione, fare in modo che ci fossero medicine, cibo, alloggi, sopportare un caldo terribile, l’umidità, le piogge e le zanzare.
Ma il visionario Oglethorpe non si perse d’animo e con l’aiuto di una manciata di coloni inglesi e scozzesi sbarcati dalla Anne, disboscò la foresta e gettò le basi della città.
Un gran numero di schiavi si occupò del lavoro più duro nei canali malsani delle paludi ma di loro nei libri di storia si parla sempre troppo poco.

Proprio perché a Savannah il tempo sembra essersi fermato, dopo quasi 300 anni l’elegante progetto che il fondatore della Georgia aveva sognato continua a resistere e a incantare.
Tra le molte cose da vedere a Savannah, prestate particolare attenzione agli edifici costruiti secondo il progetto originale di Oglethorpe che fanno della città una bellezza urbana unica in America.
Le piazze di Savannah che raccontano la storia
Oglethorpe disegnò la pianta della città tendendo una cordicella a partire dal fiume Savannah. La divise in blocchi con le strade che si incrociano perpendicolarmente a formare ventiquattro bellissime piazze allegre e colorate.
Iniziate la vostra visita alla scoperta di Savannah, da Bull Street che vi porterà dritti alla famosa fontana di Forsyth Park.
Le cinque piazze che incontrerete lungo il percorso, vi aiuteranno a ripercorrere la storia di Savannah e degli Stati Uniti. I nomi sono quelli dei Presidenti e al centro ci sono statue di personaggi importanti che ricordano la durezza della guerra e la tristezza della schiavitù.

Quella che oggi è Johnson Square era il recinto degli schiavi. Qui si ammassavano anche 250 persone che ogni primo martedì del mese venivano messe all’asta nella vicina Wright Square.
Sull’angolo della stessa piazza potete vedere la Sinagoga in puro stile gotico. La costruirono le famiglie sopraggiunte dal Portogallo poco dopo la fondazione della città e che costituirono la prima congregazione ebraica del Sud.
In Chippewa Square la gigantesca statua di bronzo del Genrale Oglethorpe passa in secondo piano rispetto alla famosa panchina di Forrest Gump. Qui potrete incontrare un figurante che assomiglia incredibilmente al personaggio del film con il quale scambiare qualche battuta surreale sulle scatole di cioccolatini.

La casa dove alloggiò il Generale Sherman durante la Guerra di Secessione è in Madison Square.
La Mercer-Williams House, in cui si svolsero i fatti del film “Mezzanotte nel giardino del bene e del male”, si trova su Monterrey Square.
Tra giardini lussureggianti e cimiteri misteriosi
Attraversate Jones Street, bordata da splendide querce con lunghi grappoli di muschio, e arrivate a Forsyth Park, cuore e anima di Savannah.
La spettacolare fontana in ghisa al centro della piazza è uno dei luoghi più fotografati ed è sicuramente tra le cose assolutamente da vedere a Savannah.
La vegetazione è lussureggiante: palme, agapanti, gelsomini profumanti ma soprattutto loro, le querce secolari con i rami ricoperti di tsillandia che sfiorano il suolo.
Come l’enorme Candler Oak che ha più di 300 anni.

Continuate il percorso risalendo lungo Abercorn Street che costeggia il Colonial Park Cemetery. Risale al 1750 ed è i lcimitero più antico di Savannah dove riposano i suoi primi abitanti. I rami delle immancabili, pittoresche querce, sfiorano le tombe antiche dimenticate dei soldati confederati e di coloni decimati dalla febbre gialla.
Se avete voglia di valutare la fama di Savannah città stregata, non perdetevi un Ghost Tour al calare del sole: storie e leggende prendono una forma spettrale se raccontante al cimitero.
Cosa vedere a Savannah: il lungofiume
Savannah è una città davvero piacevole; forse un pochino meno elegante di Charleston ma molto vivace, ospitale e animata.

Trascorrete la serata nella zona del lungofiume, River Street. Potrete godere di una affascinante prospettiva sul Savannah River e girovagare tra i vecchi magazzini in mattoni riconvertiti in negozi, ristoranti e pub sempre affollati.
Non dimenticate di fare una riflessione sulla terribile piaga della schiavitù che ha segnato la storia degli Stati del Sud.
La scultura dell’ African-American Monument rappresenta una famiglia afroamericana con le catene della schiavitù spezzate ai loro piedi. L’iscrizione, tradotta e riassunta, dice più o meno così . ” ..siamo stati strappati dall’Africa caricati sulle navi dove abbiamo sofferto e siamo morti insieme ad altri schiavi….. Adesso ci siamo rialzati insieme con fiducia e anche con gioia…”
Lungo la E. Bay troverete la Savannah Cotton Exchange, a ricordare il periodo in cui la Georgia era il maggior produttore di cotone degli Stati Uniti. Nelle piantagioni lavoravano duramente centinaia di schiavi.
Sotto un porticato sono custoditi due cannoni inglesi sequestrati dagli americani nel 1781 durante la Rivoluzione e regalati a Savannah dal Presidente Washington in persona.

Se siete fortunati troverete ormeggiata la splendida Georgia Queen. Quando la ruota gira e vedete la nave staccarsi dalla banchina potete sentirvi catapultati indietro nel tempo.
Visitare Savannah: consigli e curiosità
La canzone Moon River cantata da Audrie Hepburn nel film “Colazione da Tiffany” e riproposta in miriadi di versioni da artisti famosi come Frank Sinatra e Aretha Franklin, fu scritta nel 1961 da Jonny Mercer nativo di Savannah.
Jonny Mercer, come altri personaggi famosi, è sepolto al Bonaventure Cemetery. Vi consiglio di inserire assolutamente la visita del cimitero tra le cose da vedere a Savannah. Vi troverete in un enorme giardino, ombreggiato da bellissime querce dove potrete passeggiare alla scoperta della storia della città più stregata d’America.
Per saperne di più vi consiglio questo post:
I cimiteri del Deep South, misteri, fantasmi e riti vodoo

A Savannah potete dormire all’Hotel Indigo al 201 W. Bay Street. Questo moderno boutique hotel è ricavato in un ex magazzino del caffè e ve lo consiglio perché ho personalmente un amore particolare per i vecchi edifici industriali. Inoltre l’hotel si trova in posizione centralissima a due passi dal lungofiume e con una semplice passeggiata a piedi potrete visitare gran parte della città.
Per cenare invece potete provare il Boar’s Head Grill & Tavern – 1 Lincoln Street, sul lungofiume. Questa volta si tratta di un ex magazzino del cotone. Il locale è informale e simpatico. Dalle piccole finestre entra la brezza della sera mentre enormi navi cariche di container scivolano sul sul fiume.
Cosa veder a Savannah: gite fuoriporta
Assolutamente imperdibile la famosa e scenografica Wormsloe Plantation: fate in modo di ritagliarvi qualche ora qualche ora per recarvi alla Isle of Hope e visitarla.
Se invece avete un giorno in più e disponete di un’auto a noleggio potete raggiungere il mare e il pittoresco faro di Tybee Island.
La Wormsloe Plantation
Il momento è perfetto per raggiungere questa dimora incantata è al tramonto quando lungo lo splendido viale di querce non c’è quasi più nessuno.

Il viale di accesso è spettacolare: 400 vecchie querce della virginia piantate a distanza regolare intrecciano i loro rami ornati di muschio spagnolo a formare una galleria verde lunga più di due chilometri.
Al termine del viale si trovano i resti del fortino di Noble Jones, uno dei fondatori della colonia della Georgia nel 1733. La casa padronale – non visitabile – è tutt’ora abitata dai discendenti della famiglia.
Tybee Island
Tybee Island è la Spiaggia di Savannah , divenuta meta di vacanze agli inizi dell’800 quando la brezza dell’oceano era considerata un rimedio per tutti i mali. Dal frequentato molo del Tybee Pavillon ammirate la lunga spiaggia di dune lambita dalle onde dell’Oceano.

Con una piccola passeggiate rggiungete Fort Pulaski, una fortificazione risalente alla Guerra Civile che si trova proprio di fronte al Tybee Island Lighthouse, uno dei fari più alti e più “antichi” – 1773 – degli Stati Uniti.
Ho lavorato per undici anni in un Hotel a Positano. Un’estate ricordo una coppia di americani che aveva fatto un fuori rotta e cercava una sistemazione. Non so bene perché ma la signora mi prese particolarmente in simpatia. Dopo alcuni mesi arrivò un pacchetto in Hotel per me con all’interno una cartolina, una t-shirt e un vassoio fatto in patchwork con tutti i luoghi di Charleston. erano originari di questa città e la signora volle inviarmeli come ringraziamento. Leggerti oggi mi ha fatto pensare subito a lei!
che carini! Negli Stati del Sud le persone sono sempre gentilissime e disponibili, noi ci siamo trovati bene dappertutto e non ti dico quando dicevamo che eravamo italiani!!! Ci adorano!
Un itinerario davvero affascinante, Savannah sembra molto carina anche se il magone in gola l’ho avuto nel leggere le tue sensazioni al museo della schiavitú, non oso neanche immaginare cosa si possa provare entrando là dentro e ripensando alla cattiveria dell’uomo.
Hai ragione Veronica, leggere e vedere la testimonianza di tanta assurda cattiveria fa male al cuore. A parte quello che fa parte di un passato da superare, entrambe le città sono magnifiche
no ma io adoro questi posti, ma perchè non si può vivere solo per viaggiare e visitare il mondo e le sue bellezze e vivere di scambi e baratto come si faceva millenni fa ormai?!
Vivere di scambi e baratto? No, non credo mi piacerebbe, mi farei fregare da tutti!