The Help
Dopo aver letto “l’Aiuto”, il libro di Katherine Stockett era obbligatorio visitare Jackson in Mississippi durante il nostro viaggio on the road nel Sud degli Stati Uniti,

Da questo romanzo , il regista Tate Taylor ha tratto nel 2011 il film “The Help” che valse a Octavia Spencer l’Oscar come miglior attrice non protagonista.
E’ il 1963 e a Jackson, Mississippi le donne bianche benestanti trascorrono le giornate tra feste di beneficenza e pettegolezzi.
Ad aiutarle nella gestione della case e dei figli ci sono le domestiche di colore.

Nonostante si rendano conto di non poter fare a meno di questo Aiuto, le “signore” bianche trattano le loro domestiche con estremo disprezzo.
La giovane Skeeter aspirante scrittrice, cresciuta a sua volta con una tata di colore, decide di dare voce ai vergognosi soprusi subiti quotidianamente da queste donne raccontandoli in un libro.
Lo scandalo nella provinciale e segregazionista Jackson, capitale del Missisippi, è assicurato.
Il libro è scritto in modo quasi ironico ma denuncia implacabilmente una situazione ingiusta e crudele frutto della mentalità ottusa di chi ha paura di perdere i propri privilegi.

I luoghi del film
A dire la verità Jackson sembra davvero una città rimasta agli anni ’60 con i palazzi relativamente bassi, le grandi strade vuote, le insegne al neon.

I negozi di North State Street hanno mantenuto le insegne e gli interni originali come il Barber Shop o il Drive In che sembrano usciti direttamente da American Graffiti.
A pochi minuti a piedi da North State Street, si trova il Brent’s Drug: è il locale con i divanetti azzurri dove Skeeter pranza con le sue amiche bianche e ricche come lei e dove, dopo l’uscita del libro, si troverà ad un tavolino da sola.

Sul retro, la vecchia farmacia e soda fountain sono state trasformate in un locale super trendy , The Apotecary che ha mantenuto gli arredi e l’ispirazione originali di uno speakeasy proibizionista.

Altro luogo da non mancare è il May Flower Café – 123 Capitol Street – in autentico stile anni ’50. La simpatica cameriera ci fa sedere proprio al divanetto marrone della scena in cui Skeeter cena con il fidanzato.

Nella zona dell ‘Università ci sono i grandi viali alberati e le bellissime case utilizzati come set per le scene ambientate nel ricco quartiere dove vivevano le “madam” bianche.
“Dio dice che bisogna amare il nostro nemico. È difficile, però… Ma si può cominciare dicendo la verità. Nessuno mi aveva mai chiesto cosa provavo a essere me stessa. Quando ho detto la verità… Mi sono sentita libera.”
The Help
Un passato difficile
La visita di Jackson, con il suo ingombrante passato, ci riporta inevitabilmente al doloroso tema della segregazione razziale. e della difficile lotta per i Diritti Civili.

La città è stata parte integrante del Movimento per i diritti civili e la nostra visita è in onore di tutti coloro che hanno lottato per il cambiamento, per l’uguaglianza e per la libertà a costo della loro stessa vita.
Nelle sale del Campidoglio di Jackson furono approvate nel 1960 le terribili Jim Crow Laws che sancivano una rigidissima segregazione per i neri.

Medgar Evers, dedicò la sua vita alla battaglia per permettere ai neri di frequentare le scuole riservate ai bianchi.
Fu lui a scortare all’Università del Missisippi – la famosa Ole Miss – il primo studente nero James Meredith.
Evers venne ucciso nel 1963 proprio davanti alla sua casa poco lontano da Missouri Street la strada che separava i quartieri bianchi da quelli neri.
Per ben due processi le giurie, interamente composte da bianchi, si rifiutarono di riconoscere la colpevolezza del suo assassino, un membro del KKK, che fu condannato solo 30 anni dopo aver commesso l’omicidio.

Al nr 121 di East Capitol Street sorgeva negli anni ’60 il Woolworth Store. Il 25 maggio 1963 tre ragazzi di colore si sedettero al bancone riservato ai bianchi rifiutando di trasferirsi nel settore dei “Negri”. Gli studenti bianchi della vicina Central High School entrarono e iniziarono a insultarli e a picchiarli tirando loro addosso senape e ketchup, Solo dopo ore di ingiurie la polizia intervenne arrestando i ribelli neri.
Episodi di questo genere ispirarono in numerose città sit-in pacifici durante i quali persone di colore si lasciavano insultare e picchiare senza reagire.
Al Museo di Atlanta una commovente ricostruzione permette di vivere in prima persona le pesanti umiliazioni subite in queste occasioni.
Guardare avanti
Fortunatamente Jackson ha affrontato le sue sfide e ha fatto grandissimi progressi superando la sua reputazione segregazionista e trasformandosi in una città vivace, amante della musica e della buona cucina.
Come in molti altri posti che abbiamo visitato, le contraddizioni restano e agli eleganti quartieri residenziali si contrappongono zone profondamente degradate.
La città vive però oggi un grande fermento culturale con numerosi musei, festival e organizzazioni artistiche. E la cultura, si sa, è l’arma migliore per combattere la paura della diversità.

È davvero struggente che luoghi di così grande bellezza siano collegati ai soprusi più gravi della storia d’america. Bellissimi i locali che hai visitato, spero di poter andare presto anche io! Sono nel mio stile vintage ðŸ˜
Tutto il viaggio negli Stati del Sud si è combattuto tra il dolore per un passato difficile e l’emozione di posti bellissimi. Jackson è una città che sembra rimasta agli anni ’60 e ho adorato tutti i locali in questo stile
Wow Antonella, bellissimo articolo il tuo! Sicuramente diverso dai soliti articoli da travel blog. Ho visto il film The Help e mi è piaciuto moltissimo, così come mi è piaciuta moltissimo la tua idea di itinerario negli USA. Jackson sarebbe sicuramente una tappa perfetta per me. Molto inquietante la storia dei sit-in pacifici. Non la conoscevo…
Ciao Roberta, grazie per le tue belle parole. Credimi che dopo aver provato al museo di Atlanta, solo una piccola parte di quello che doveva essere successo ai sit in pacifici, sono uscita con le lacrime.
Non ho letto il libro, ma ho visto il film, che ho trovato davvero bello e intenso. Jackson Mississippi sembra davvero uscito direttamente da un film!
Il film parla con leggerezza di un problema terribile e le location anni ’60 in città hanno reso la visita davvero divertente
A parte il fatto che non conosco ne il film, ne il libro.. ma l’immagine di copertina ha attirato subito la mia attenzione. io adoro questi posti particolari , molto americani. Lo segno per la prossima volta negli USA. Grazie
Decisamente molto americano il ristorante anni’60! Se ti capita guarda il film, è molto bello
Questa parte degli Usa mi ispira moltissimo e mi piacerebbe davvero tanto fare un on the road nel sud! Cos’ affascinante! 🙂
Il profondo Sud degli Stati Uniti è sempre stato nel mio immaginario da quando ho iniziato a leggere romanzi ambientati in quella zona
Il sud degli USA mi ispira un sacco: se penso alla città di Jackson, mi vengono in mente June Carter e Johnny Cash e una canzone che erano soliti cantare assieme.
Giovy, Nashville sarebbe davvero il tuo posto c’è anche un museo dedicato a Johnny Cash!
Visitare le location che abbiamo visto nei film è sempre incredibile. Come sentire la storia di quei luoghi ancora più forte e comprenderla meglio!
Stando a Jackson anche solo per un giorno si capiscono davvero molte cose..
Non lo so se è un bene che sia rimasto fermo tutto agli anni 60 ma certo, le dà un fascino che non trovi nei centri moderni. Bella la storia della giovane Skeeter, sono le donne la forza motrice del cambiamento.
Non tutta la città è rimasta agli anni ’60 e poi solo per l’architettura, il resto è molto moderno.
Ho letto il libro e ho visto il film ‘The help’… Mi è piaciuto moltissimo (ti ricordi la scena della torta?😄). Dev’essere emozionante e anche commovente vedere di persona questi luoghi così segnati dalla storia.
ah ah la torta è il fulcro del film ma non voglio spoilerare! Si, molto emozionante vedere di persona quei luoghi
Conosco il film che devo, però, ancora vedere. Rimedierò subito! Non riuscirei a vivere in realtà chiuse e grette come quelle che ci racconti, non soppporto minimamente il razzismo e i soprusi e non lo dico tanto per dire. Però amo il mondo del cinema e mi sarei divertita a visitare questi posti che sono davvero molto fotogenici!
hai ragione Sara, bisogna distinguere quella che era la triste realtà che ha ispirato il film e il divertimento di cercare le location
Ma che bello questo articolo!! Hai toccato molti aspetti che mi affascinano tantissimo: dalla cinematografia alla storia alle questioni etiche e sociali. Dev’essere stato davvero intenso entrare in contatto diretto con questi luoghi…già dalle fotografie trasmettono tantissimo! E quell’atmosfera come rimasta bloccata nei decenni passati? Fantastica!
Grazie Valentina! Avevamo studiato molto il viaggio ed eravamo preparati ad affrontare questi luoghi e il loro pesante passato
Non ho visto il film, ma lessi il libro (comprato a Londra in un charity shop) e mi piacque tantissimo. Non avrei mai immaginato di poter visitare “virtualmente” i luoghi nei quali è ambientato. Deve essere un posto davvero particolare da visitare, grazie <3
Il libro mi aveva commosso. Tutto il Sud degli Stati Uniti così intriso di storia è molto affascinante
Vorrei tanto fare un on the road nel sud degli Stati Uniti ma non ho letto il libro e non ho visto il film… rimandata a settembre subito! 😀 A parte gli scherzi, il film mi eè sempre ispirato, non sapevo fosse tratto da un libro, ora mi hai messo la curiosità per entrambi!
sono belli tutti e due, il film è molto fedele al libro. Scegli tu!
Ho adorato sia il film sia il libro e mi piacerebbe molto visitare questi luoghi, sebbene abbiano un passato difficile e turbolento. Penso però che serva sempre a ricordare. Che belli e che caratteristici quei diners!
Abbiamo il dovere di non dimenticare per non ripetere gli stessi errori.
Ebbene sì, sono una fan degli States. Ci sono già stata 7 volte negli ultimi 8 anni e mi appresto a ripartire in ottobre per un #otr tra California, Nevada, Utah e Arizona. Qualcuno dice che sono ripetitiva, ma come fai a non vistare gli USA. Questo articolo è un’altra prova che gli STATES non sono NY e LA.
Questo è un altro Cineviaggio che mi segno per il futuro! Grazie dell’idea! Lo condivido subito sui miei social!
🙂
Gli Usa sono enormi e veramente tanto diversi. Invidio il tuo viaggio…
ecco brava, stavo cercando un libro da leggere e mi hai ricordato The Help, non ho guardato il film apposta, ora però lo leggeò con le tue immagini negli occhi.
Il libro è molto bello, ironico e commovente e devo dire che anche il film che ne è stato tratto è molto fedele al testo
Che luoghi suggestivi, un vero tuffo nel passato. Non conosco il libro e il film di cui parli… mi incuriosiscono!
se ti capita guardalo il film, è molto istruttivo
Questo posto sembra davvero il set di una di quelle sit com anni 60!!! Vedere un film al Drive In, tra l’altro, è una di quelle cose da bucket list che devo assolutamente fare una volta nella vita! 😀
I locali originali anni ’60 di Jackson mi hanno fatto veramente divertire
Mi ispira molto questo tuo viaggio nel sud degli States! Anche a me piace molto visitare i luoghi in cui sono stati ambientati romanzi e film che ho letto o visto. “The help” mi è piaciuto moltissimo (e sono rimasta molto contenta quando ho visto che Octavia Spencer è stata premiata con una bella statuetta come miglior attrice non protagonista). Non ho letto il libro… probabilmente lo leggerò. Grazie per averci parlato di questi bei luoghi… mi piacerebbe molto visitarli!
E’ stato un viaggio molto desiderato e molto studiato e ogni volta che ci ripenso mi vengono in mente momenti di emozione
The help è uno dei miei libri (e film) preferiti! Che meraviglia vedere le tue foto che ricalcano i luoghi tanto sognati durante la lettura!
mi è piaciuto molto andare alla ricerca delle location del film e del libro che mi hanno commosso tantissimo