Che i borghi della Toscana siano tutti bellissimi non si può negare, Massa Marittima però ha qualcosa in più: è inaspettato.
Intanto con un nome così viene da immaginarselo vicino al mare, invece è su una collina da cui domina elegantemente le paludi maremmane.
E poi ha edifici solenni e un Duomo molto interessante testimoni di una storia passata in cui il borgo ha avuto un ruolo importante.
Se esiste una Toscana “minore”, Massa Marittima è sicuramente uno dei suoi esempi più significativi.

Il fascino medioevale di Massa Marittima
Arrivando a Massa Marittima, resterete stupiti dalla particolarità di Piazza Garibaldi. Ha una forma totalmente irregolare con angoli che si dilatano e giocano con le visuali.
Il Duomo, che sorge su di un basamento a gradoni, è in posizione obliqua rispetto alla piazza e crea uno scenografico spazio prospettico.
Sulla piazza affacciano anche il Palazzo del Podestà, il Palazzo dei Priori e altri importanti edifici medioevali che raccontano del periodo d’oro della città, quando Massa Marittima era un libero Comune.

Gli anni tra il 1225 e il 1237, videro la massima espansione del borgo grazie allo sfruttamento delle miniere di argento, rame e pirite delle colline circostanti. Massa aveva addirittura una propria moneta: lungo il corso principale si trova il Palazzetto della Zecca con le sue belle arcate in cotto.
Il Palazzo Pretorio, oggi Museo Archeologico, risale al 1230 ed è caratterizzato da numerosi stemmi presenti sulla facciata.
Il grande edificio in travertino in cui si trova il Comune, era invece la sede dei Priori, i magistrati della città.
Non dimenticate, infine, di dare un’occhiata alla Fonte dell’Abbondanza e al suo interessante affresco con l’albero della vita.
Il passato medioevale del borgo di Massa Marittima, rivive due volte l’anno – a Maggio e ad Agosto – nel Balestro del Grifalco, una gara di balestra tra 24 tiratori che appartengono ai Terzieri delle città.

Il Duomo insieme gotico e romanico
Se osservate bene la facciata del Duomo, vi accorgerete che le colonne di destra sono più vicine tra loro di quelle di sinistra. E’ una scelta precisa dall’architetto perché sembrassero in realtà equidistanti considerato che la chiesa è obliqua rispetto alla piazza.
L’imponente Cattedrale dedicata a San Cerbone, sovrasta e domina la piazza Garibaldi. La facciata presenta due ordini ben distinti: la parte bassa e il loggiato sono in stile romanico pisano mentre le guglie e la quadrifora superiore sono in gotico senese.
Il rilievo sull’architrave del portale narra la storia del Santo.
L’interno è a tre navate divise da colonne in travertino. Nella controfacciata, si trovano dei notevoli affreschi del 1200/1300 e nel transetto è visibile un bellissimo crocifisso su tavola.
L’opera più interessante si trova però nella Cappella della Madonna: una stupenda pala della Madonna delle Grazie attribuita a Duccio da Boninsegna.

Massa Marittima: la città “nuova”
Attraversate la Porta alle Silici e arrampicatevi verso il quartiere di Cittanova, creato nel 1300 perché la città aveva bisogno di espandersi.
La Torre del Candeliere è quello che resta della vecchia fortezza distrutta dai senesi quando Massa Marittima cadde sotto il loro dominio. Il nome deriva dall’abitudine di lasciare sempre accesa una luce in cima alla torre che sembrava così un’enorme candela.
Salite sulla cima per ammirare uno splendido panorama e soprattutto per attraversare lo spettacolare arco che la collega alla fortezza senese.

Le possenti mura sono un’altra caratteristica di Massa Marittima, distrutte e poi ricostruite, circondano completamente il centro storico.
Per informazioni sui biglietti e sugli orari di apertura dei musei potete visitare il sito www.turismomassamarittima.it