Morimondo e le abbazie lombarde, arte e spiritualità

abbazie lombarde

Le abbazie lombarde sono dei veri tesori di arte e spiritualità. Nella campagna a Sud di Milano, seguendo un percorso di pochi chilometri tra corsi d’acqua e cascine, andiamo alla scoperta delle più significative.

Il Parco Agricolo del Sud Milano è un’ area protetta che comprende 61 comuni. E’ nato per valorizzare e riqualificare le zone rurali del basso milanese. Il suo territorio comprende ben sette abbazie immerse in una campagna operosa.

A pochi chilometri dalla città ma immersi nella realtà agricola della Lombardia, scopriamo l’importante ruolo svolto dai monaci nella storia della regione.

Grazie a loro le campagne a sud di Milano hanno avuto un notevole sviluppo economico e culturale. Ai cistercensi dobbiamo la bonifica delle paludi e l’invenzione delle marcite.

La marcita è una tecnica di coltivazione che credo esista solo in Pianura Padana. Consiste nel tenere il terreno costantemente “allagato” dall’acqua delle risorgive in modo che l’erba possa crescere anche in inverno. Adesso non se ne vedono più tante ma hanno caratterizzato il paesaggio della mia infanzia.

Morimondo e le abbazie lombarde, arte e spiritualità

Abbazie lombarde: in bici lungo il naviglio fino a Morimondo

La ciclabile che costeggia il Naviglio Grande passa da Corsico e poi da Gaggiano per arrivare ad Abbiategrasso e poi a Morimondo. Il percorso è bellissimo in primavera, tra il canale e i campi coltivati col profumo della natura che si risveglia.

Santa Maria di Morimondo è stata la prima abbazia cistercense della Lombardia. la sua fondazione risale al 1182 da parte di un piccolo gruppo di monaci arrivati dalla Francia. Come tutte le abbazie cistercensi segue delle regole ben precise nella disposizione dei luoghi. A questo proposito vi rimando al post dedicato all’Abbazia di Senanque in Provenza. La particolarità di questo edificio sta nelle sue notevoli dimensioni, si articola infatti su quattro livelli e nell’utilizzo dei mattoni rossi prodotti in zona.

Grazie alle numerose vocazioni, conobbe anni di grande sviluppo in cui i monaci e le famiglie dei conversi coltivarono intensamente i terreni circostanti. Verso la metà del 1200, dopo il saccheggio delle truppe pavesi fedeli all’Imperatore, iniziò il suo declino. Fu trasformata in commenda e infine soppressa sulla scia della Rivoluzione Francese. I monaci si dispersero e andarono perduti i preziosi codici miniati.

Dopo anni di abbandono venne rilanciata come luogo di spiritualità da Carlo Maria Martini, arcivescovo di Milano.

Morimondo e le abbazie lombarde, arte e spiritualità

un luogo ricco di simbologia medioevale

L’interno della chiesa è essenziale, senza orpelli o decorazioni che potessero distrarre dalla meditazione. Colpiscono i bellissimi giochi di luce che entra a fasci portando necessariamente l’attenzione alla luce stessa , cioè a Dio vera luce del mondo.

Le apparenti imperfezioni – i capitelli sono tutti diversi, gli archi sono sia romanici che gotici – hanno un preciso significato. Nulla è perfetto se non Dio.

Osservando con attenzione, si nota che la navata sinistra si restringe dall’altare al fondo . Rappresenta il corpo di Cristo in croce con i piedi sovrapposti. E’ un elemento caratteristico dell’architettura medioevale di molte abbazie lombarde, così come l’orientamento non perfettamente perpendicolare, a disegnare il capo reclinato di Gesù crocefisso. Il bellissimo coro ligneo in origine era collocato nel transetto, al posto della cassa toracica: la preghiera del monaco è il respiro di Cristo.

Morimondo e le abbazie lombarde, arte e spiritualità

Già nell’arco che introduce al complesso monastico, si nota uno strano simbolo che oggi è divenuto il logo della Fondazione dell’Abbazia. Si tratta di un Tau intersecato da un Tau più piccolo che termina con una croce greca inserita in un cerchio. Non si conosce il suo esatto significato ma probabilmente ha a che fare con l’Ordine dei Templari. Sia i cistercensi che i templari sono accomunati dall’ influente figura di Bernardo da Chiaravalle e l’abbazia di Morimondo conobbe il suo periodo migliore proprio quando i Cavalieri del Tempio erano ricchi e potenti per poi declinare quando l’Ordine fu distrutto.

L’accesso al chiostro e agli altri ambienti monastici è consentito solo con la visita guidata. La consiglio vivamente perché vi farà conoscere anche dettagli importanti della storia e la spiritualità dell’ordine dei cistercensi. Per info e prenotazioni www.abbaziamorimondo.it

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Abbazie lombarde: Chiaravalle e Viboldone inaspettate oasi di silenzio

Sembra incredibile ma appena fuori Milano, tra i palazzoni della speculazione edilizia degli anni ’60 e i centri commerciali degli anni 2000, sopravvivono due mondi silenziosi dove ritrovare una spiritualità intensa e inaspettata.

L’Abbazia di Chiaravalle si riconosce da lontano. Il suo campanile, o meglio la sua torre ( le abbazie cistercensi non hanno campanile) è davvero unica a loggette digradanti. In zona la chiamiamo tutti la “ciribiricoccola“. Fu fondata nel 1135 per volere dello stesso Bernardo di Clairvaux ed è uno dei più importanti complessi cistercensi italiani. Al suo interno si trova un pregevole affresco di Madonna col Bambino di Bernardino Luini.

Ma torniamo a Chiaravalle. La cosa che mi piace tanto di questo luogo è l’atmosfera mistica che vi si respira. La presenza dei monaci, il silenzio della campagna e la bellezza della chiesa nella sua semplicità, invitano alla preghiera e alla meditazione.

Poco distante da Chiaravalle, è miracolosamente sopravvissuta ai capannoni industriali, la deliziosa Abbazia di Viboldone.

Fu fondata nel XII secolo dai monaci umiliati ed è tutt’ora presidiata da una comunità di suore benedettine che vivono secondo la regola “Ora et labora” ovvero prega e lavora. All’interno della chiesa si trovano importanti dipinti di scuola giottesca. La presenza di Giotto a Milano, infatti, influenzò decisamente la pittura lombarda con la sua modernità.

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Ph Flickr @elena ferrara

Abbazie lombarde: Mirasole e la cascina-abbazia dei monaci Umiliati

Gli umiliati i nacquero come un movimento di laici che si voleva opporre alla rilassatezza dei costumi del clero. Una volta riconosciuti dal Papa come vero e proprio ordine si diffusero in Lombardia dedicandosi a progetti di bonifica sia agricola che spirituale. Mantennero però la loro struttura originale e, accanto ai monaci, restarono i laici che vivevano nelle proprie case pur appartenendo all’ordine. La regola degli umiliati dava una particolare importanza al lavoro, in particolare quello della lana.

L’Abbazia di Mirasole nacque infatti come allevamento di pecore e lavorazione della lana. Poi si aggiunse la coltivazione dei terreni e la costruzione della cascina. La grangia di Mirasole era composta da una serie di unità rurali che ruotavano intorno all’Abbazia e verso la metà del 1300 divenne così importante da fornire legname addirittura alla Veneranda Fabbrica del Duomo.

Poi gli anni segnarono il declino e la soppressione dell’ordine degli umiliati ma durante la visita si possono apprezzare le caratteristiche di questa particolare Abbazia che sembra davvero una cascina con la sua corte chiusa e gli edifici che ospitavano le celle dei monaci e le abitazioni dei contadini.

Anche la chiesa è all’interno della corte. Ha una facciata molto semplice con un oculo centrale.

Oggi è stata trasformata in un importante centro di studi e di spiritualità con numerose iniziative. Per maggiori dettagli www.abbaziamirasole.org.

Morimondo e le abbazie lombarde, arte e spiritualità

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9 Risposte
    1. Antomaio

      Sai che anche io continuo a stupirmi di come a due passi dal caos della città ci siano ancora angoli incontaminati di campagna

  1. Conosco molto bene Morimondo e ci vado sempre molto volentieri. Si respira un’atmosfera suggestiva e mistica ed è chiaramente un luogo di pace. Non abito distante da Chiaravalle e Viboldone e sono vicinissima a quella di Mirasole. Sono tutti luoghi a me molto cari, che fanno parte della mia infanzia. Ho letto il tuo articolo con molto piacere, davvero molto interessante!

  2. Posti molto interessanti. Rendono bene l’idea del passato e di come anche i monaci e i preti curavano gli interessi della comunità in cui vivevano

  3. Essendo cresciuta appena fuori Milano, ho sempre frequantato e amato i Navigli e sono stata molte volte a Morimondo. Un posto molto tranquillo e rilassante!

  4. Al di là del fatto che mi piace molto questo tipo di turismo alla scoperta dei luoghi di prossimità (almeno per me!) e artistici, trovo molto interessanti queste abbazie in particolare. Mi chiedevo per caso, se fosse possibile vederle tutte in giornata, con un itinerario in bici. Non conosco molto bene le distanze, per questo volevo chiedere direttamente a te!

    1. Antomaio

      Volendo si possono fare in bici anche se Morimondo è un pò più lontana, in ogni caso c’è la pista ciclabile lungo il naviglio

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