Ville e giardini in Lombardia, prepariamoci ad uscire

Ville e giardini in Lombardia

Le ville e i giardini della Lombardia possono essere la meta delle nostre prime timide gite di una primavera che non è mai stata così bella e così seducente. Non possiamo ancora uscire dalla regione, è la regola, ma la Lombardia è capace di offrire dimore storiche , bellissimi parchi e giardini nascosti.

Sui laghi lombardi si susseguono ville incantevoli, circondate da spazi verdi di eccezionale bellezza, basti pensare a Villa Carlotta o alla Villa del Balbianello di cui ho già parlato.

Vi propongo alcune Ville e giardini in Lombardia, la mia regione, partendo da un da piccolo angolo che mi è particolarmente caro.

L’orto botanico di Brera, un giardino segreto nel cuore di Milano

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Ph. Flickr -Yoshiniski

Forse non tutti sanno che proprio dal fondo di Via Fratelli Gabba, a due passi dal Quadrilatero della moda, si varca la soglia di un giardino segreto ombreggiato e silenzioso. Tante volte in pausa pranzo – a pochi metri dall’ufficio – mi sono seduta su una panchina con un libro senza sapere che anche Goethe in quello stesso posto si era ispirato.

Nelle aiuole di vecchi mattoni fioriscono le peonie, le rose e poi tante delicatissime ortensie, in autunno si cammina su un tappeto di foglie.

L’Orto Botanico nasce nel 1775 per volere di Maria Teresa d’Austria che in quello che era stato il luogo di meditazione dei Padri Gesuiti, iniziò a coltivare erbe officinali per la vicina Spezieria di Brera.

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Ph. Flickrginosalerno

I fiori e le piante del giardino si ritrovano sorprendentemente anche nelle opere artistiche dell’ Accademia di Brera . E’ il caso dell’oleandro che fiorisce sul bastone di Giuseppe nello Sposalizio della Vergine di Raffaello o del roseto che Luini dipinge alle spalle della Madonna.

La cosa più particolare del giardino sono però gli alberi giganteschi. Il grande noce del Caucaso, il tiglio altissimo e soprattutto i bicentenari ginkgo biloba con le grandi foglie a ventaglio che sono divenute il simbolo dell’Orto Botanico di Brera.

Una inaspettata oasi di silenzio nel centro di Milano.

Cascina Merlata, parco urbano nel quartiere del futuro

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ph dal web

Siamo sempre a Milano, anche se non sembra. Nella zona nord-ovest dove nel 2015 si è svolto l’Expo, nasce il quartiere Up Town che vuole essere uno dei più verdi di Milano.

Nel 1800 qui c’era una distesa di campi coltivati, a testimoniarlo resta la Cascina Merlata ora utilizzata come sede per i servizi di quartiere con ambulatori e sala conferenze.

Una sorta di corridoio collega la cascina all’area Expo a sottolineare la continuazione tra passato e futuro con una zona centrale a prato e gli alberi che fanno da schermo ai palazzi.

Ville e giardini in Lombardia, prepariamoci ad uscire
Ph dal web

Sfruttando i fontanili esistenti sono state create delle zone umide che favoriscono la biodiversità, e nei prati l’erba non viene sfalciata lasciando che la natura si prenda il suo spazio.

Mi piace questa concezione modernissima del verde urbano in forma “selvaggia”, con i tanti alberi tipici della nostra pianura – tigli, frassini, salici piangenti – che ospitano uccelli, farfalle e libellule.

Il desiderio di tutti è che in questo angolo di campagna ritrovata ritornino le lucciole che illuminavano le notti delle nostre estati di bambini.

La velata immobilità di un piccolo mondo antico

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Ph. FlickrRoberto Peri

Risaliamo la Lombardia e raggiungiamo la sponda comasca del lago di Lugano. Qui il tempo sembra essersi fermato, il lago è verde e immoto in uno spazio senza tempo sospeso tra ieri e oggi.

I colori malinconici e sfumati, le ombre verdi e viola della montagna fanno di Oria Valsolda un borgo fermo al secolo scorso.

Qui Antonio Fogazzaro, nella villa di famiglia che ora porta il suo nome, trascorse molto tempo e qui ambientò le vicende del suo romanzo Piccolo mondo antico. Gli elementi della narrazione si ritrovano all’interno della villa, dall’orto del protagonista, alla darsena teatro del dramma.

Il giardino pensile, bellissimo, con la sua pergola di glicine, è coerente con il velato struggimento del paesaggio Uno scenografico ficus rampicante tappezza i muri che digradano verso il lago.

In primavera le aiuole si riempiono di verbene, peonie e tante, tantissime rose mentre sul finire dell’estate il profumo intenso dell’osmanto riempie l’aria.

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Ph. Flickr

Villa Fogazzaro Roi, appartiene al Fai – Fondo ambiente Italiano – che si occupa del suo mantenimento Per info su orari e visite: Fai – Villa Fogazzaro Roi

Villa Monastero di Varenna, un giardino vista lago

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Ph. Flickr

Tra le Ville lombarde sul lago, merita sicuramente una visita Villa Monastero a Varenna in provincia di Lecco.

Il giardino botanico si affaccia su una lingua di terra che si allunga verso Fiumelatte. La disposizione a terrazze ha reso il dirupo una quinta scenografica dove si alternano le diverse fioriture stagionali.

Il viale di accesso bordato di cipressi sbuca nel giardino popolato da numerose specie esotiche che si sono ben ambientate al clima dolce del lago: palme africane, agavi ma anche agrumi e oleandri.

Gli elementi ornamentali e la scelta delle piante corrispondono ai canoni di paesaggio tipici del periodo di inizio ‘900 con l’eleganza un pò algida di fontane, statue e tempietti.

Personalmente mi piace molto l’approdo dal lago con due eleganti colonnine tortili che danno il benvenuto al visitatore.

Villa Picenardi, il barocchetto dei nobili lombardi

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Ph: villasommipicenardi.it

Villa Sommi Picenardi, a Olgiate Molgora, era la dimora di campagna della nobile famiglia milanese dei Sala.

Siamo agli inizi del 1700 , la borghesia di Milano trascorre nelle case di delizia tutta la bella stagione da marzo alle prime nebbie. Lo stile è quello in voga all’epoca chiamato barocchetto lombardo, che occhieggia al rococò.

La particolarità di Villa Picenardi è il delicato giardino all’italiana che si sviluppa sul retro della villa. Una sorta di giardino segreto terrazzato e diviso in rampe decorate con balaustre, statue e una fontana centrale.

Simbolo per eccellenza dei giardini all’italiana sono le piante potate secondo l‘arte topiaria e anche qui non manca il giardino del teatro con le siepi di carpini sapientemente modellate.

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Ph: villasommipicenardi.it

Nell’800 fu aggiunto il grande parco all’inglese fatto, secondo la moda dell’epoca, di prati ondulati e sentieri serpeggianti Vi crescono specie esotiche come il grande platano orientale e i bellissimi aceri del Libano.

Si può passeggiare sui vialetti ordinati tra statue. laghetti e fontane mentre la vista si perde lontano verso la campagna dove la natura non è addomesticata dalla mano dell’uomo.

La Villa è una proprietà privata, per la visita ai giardini o per organizzare un evento contattate il sito Villa Somma Picenardi. Colgo l’occasione per ringraziare l’ufficio stampa per le informazioni e l’utilizzo delle immagini

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24 Risposte
  1. E’ la stessa cosa che ho pensato di fare io, ovviamente all’inizio della ripresa, nella mia regione. Ricominciare a viaggiare esplorando i dintorni, per poi pian piano superare i confini regionali in sicurezza e buttarsi su meraviglie come queste!

  2. Mi piacciono tutti tantissimo, ma mi incuriosisce soprattutto Cascina Merlata, visto che si trova in città! Mi ricorda un po’ La Caffarella, parco romano che assomiglia più all’aperta campagna. Luoghi in cui rigenerare il corpo e lo spirito…

    1. Antomaio

      E’ un bel recupero urbano e soprattutto mi piace l’idea che si sia lasciata la natura al suo posto con gli alberi e i fiori della nostra pianura. Sembra di tornare bambini in campagna

  3. Non sapevo ci fossero così tanti parchi e così tante ville ricche di meraviglia. Ammetto che conosco la Lombardia davvero poco ed è un peccato. Mi ero ripromessa proprio quest’anno di visitare più Italia e date le circostanze credo che sarà davvero così. Magari partendo da sud verso nord per questioni di vicinanza ma ho segnato i tuoi suggerimenti soprattutto Villa Monastero e Villa Picenardi!

    1. Antomaio

      Se c’è una cosa veramente bella in Lombardia, sono le ville. Sui laghi ci sono delle autentiche meravigli, molte sono private, altre vengono utilizzate per eventi tipo meeting e matrimoni e alcune sono adesso di proprietà del Fai che le gestisce e le rende fruibili al pubblico. Fammi sapere quando sali al Nord!

  4. Mi segno i tuoi suggerimenti, non vedo l’ora di ricominciare a muovermi un po’! Ho visitato Villa Monastero la scorsa primavera… che luogo incantevole.

  5. Alcune di queste ville non le conoscevo proprio 🙂 speriamo davvero si possa tornare presto a fare qualche gita nella nostra bellissima regione! Il mio parco preferito è quello di Monza, insieme alla sua bellissima reggia

  6. Ho una passione per ville, castelli e giardini, ma ammetto di non avere mai visitato nessuno dei luoghi che hai elencato. Sono uno più bello dell’altro, segno tutto per quando mi ricapiterà di essere in zona!

    1. Antomaio

      Le residenze storiche che per fortuna vengono recuperate e valorizzate sono bellissime da visitare, si conoscono i loro abitanti e soprattutto hanno sempre dei giardini incantevoli

    1. Antomaio

      Milano ha il bello di avere angoli che neppure noi milanesi conosciamo. Chissà che giardini meravigliosi si nascondono dietro i portoni dei palazzi…

  7. Anche io penso che appena ci si potrà muovere un po’, mi dedicherò a cose simili, e qui in Piemonte siamo anche abbastanza fortunati con le residenze sabaude.
    Milano sarà un’altra tappa per me, perché la conosco pochissimo, pur essendo ad appena due ore di distanza, e infatti non avevo mai sentito nominare l’orto botanico.
    Bellissima Villa Somma Picenardi con quel giardino: sembrano uscite da un romanzo inglese 😍

  8. Amo i parchi, ho appena comprato casa e ho scelto di vivere proprio tra due! Credo che sarà la soluzione migliore per la fase “tre”: ampi spazi e natura. Devo dire che non sono nulla dispiaciuta!

    1. Antomaio

      Se la fase tre significa muoversi lentamente e stare a contatto con la natura anche io sono contenta. Ho iniziato a uscire con la bici e devo dire che la campagna in questa stagione è stupenda

  9. Ho preso appunti perché mi piacciono molto le ville ed i giardini; ero rimasta affascinata da Villa Carlotta e mi piacerebbe andare alla scoperta di altre del territorio.

    1. Antomaio

      Io mi sono scoperta una vera passione per i giardini e appena posso li vado a visitare per scoprire nuove piante e anche per cogliere le armonie delle architetture del verde

  10. Spesso non ci si pensa ma la Lombardia ha una serie di ville, castelli e parchi unici al mondo, spesso conosciuti perchè privato o chiusi al pubblico. La regione dovrebbe puntare anche su questi luoghi per arricchire l’offerta turistica, non sarebbe affatto male! Villa Picenardi la scopro grazie a te, non appena torneremo in giallo li contatterò!

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