Impossibile, almeno per me, tornare da un viaggio in Provenza, senza aver acquistato il sapone di Marsiglia. Anzi il “veritable” sapone di Marsiglia quello che riporta incisa la percentuale di olio d’oliva del 72% .
Io ho una vera passione per quello tradizionale ,il cubetto verde con la corda per appenderlo che è privo di profumo. Mi lascio anche sempre tentare però dalle saponette dalle mille fragranze che colorano e inondano i mercati provenzali.
Vorrei anche, in questa sede, cogliere l’occasione per sfatare il luogo comune secondo cui i francesi, inventori del sapone, ne facciano in realtà poco uso personale…..!
Nel calcolo dei consumi pro capite dei detergenti, il sapone di Marsiglia normalmente usato per il bucato, non viene inserito. Se lo si prende invece in considerazione, ogni abitante dell’esagono pare ne utilizzi circa 1 chilo all’anno. In linea quindi con la media europea.

Il sapone di Marsiglia arriva da Oriente
Pare che le primissime ricette di una sostanza simile al sapone risalgano addirittura all’Antico Egitto. Quello che sappiamo con certezza è che il famoso sapone di Aleppo a base di olio d’oliva e alloro, giunse dall’altra parte del Mediterraneo, portato dai crociati.
La prima fabbrica di sapone in Provenza risale al medioevo e si trovava a Tolone. Furono però i marsigliesi a svilupparne l’industria grazie ai commerci di olio e altre materie prime del trafficatissimo porto della città.
I saponi originari erano di colore verde preparati solo a base di olio d’oliva. In seguito si aggiunsero gli oli di lino e di arachidi che fanno virare il colore al giallo e aumentano le proprietà sbiancanti. Esteticamente però rimane sempre lui : il coreografico cubetto.

Nonostante la fama di poca pulizia dei dignitari dell’epoca, il sapone di Marsiglia venne largamente utilizzato alla corte di Luigi XIV. E fu proprio un Ministro del Re Sole, Jean- Baptiste Colbert, ad emanare un editto che ne regolava la produzione, al fine di evitare frodi e contraffazioni.
Durante la Belle Epoque, Marsiglia esportò in tutto il mondo il suo sapone fatto con l’olio d’oliva della Provenza. La città contava oltre 100 laboratori che producevano 180.000 tonnellate di sapone. Un vero business che declinerà solo con la Seconda Guerra mondiale a causa dei gravi danni causati dai bombardamenti del porto.
L’avvento dei detersivi in polvere e dei detergenti liquidi decretarono la fine del vero sapone di Marsiglia. Oggi restano solo cinque aziende in tutta la Provenza che producono il sapone secondo l’antica ricetta.
Potrà far sorridere ma durante il primo lock down per il Covid, il sapone di Marsiglia è divenuto un bene indispensabile ed è sparito in un attimo dagli scaffali dei supermercati al pari della farina e del lievito.

Un prodotto naturale, olio d’oliva al 72%
L’antica ricetta depositata da Colbert prevede che il sapone di Marsiglia non contenga grasso, burro o altri ingredienti diversi dall’olio d’oliva nella percentuale fissa del 72%.
L’olio mescolato al carbonato di sodio e alla cenere di salicornia, una pianta tipica della Camargue, deve essere diluito in acqua e lasciato a cuocere per alcuni giorni, poi sciacquato e infine fatto indurire.
Una volta i “maitres savonniers” assaggiavano la pasta di sapone per capire se stava venendo bene o c’era bisogno di aggiustare il procedimento.
Proprio perché è di origine vegetale e non contiene allergeni il sapone di Marsiglia deterge in profondità senza aggredire la pelle ed è quindi raccomandato anche dai pediatri.

Portarsi a casa un cubetto di sapone è come portarsi un pezzetto di Provenza. Contiene tutti gli ingredienti della regione: l’olio d’oliva , la salicornia con le foglie appuntite che sanno di mare, il sole e il vento per farlo seccare e infine l’acqua del Mediterraneo per eliminare la glicerina in eccesso.
Impossibile resistere alla tentazione di provare il saponi alla vinaccia esfoliante e rigenerante, oppure quello alla lavanda e miele, morbido e delicato . E che dire delle saponette profumate al rosmarino o alla rosa? Una vera coccola per il corpo!

Il vero sapone di Marsiglia in chiave moderna
Il sapone di Marsiglia continua a sorprendere con la sua capacità di reinventarsi senza perdere la propria autenticità.
Per salvaguardare la propria autenticità, le poche fabbriche rimaste in Provenza, hanno aperto moderne boutique che propongono il sapone di Marsiglia in versioni attuali. Sono nate così profumazioni originali, formulazioni delicate, packaging sostenibili ed estremamente accattivanti a dimostrazione di quanto un prodotto antico possa ancora parlare al presente.
E’ il caso di Marius Fabre, una fabbrica nata nel 1900 e gestita da allora dalla stessa famiglia, che ha creato due esclusivi punti vendita monomarca. A Parigi dell’ iconico quartiere del Marais e nel centro di Arles, i prodotti per la cura della persona e della casa a base dei sapone di Marsiglia diventano un piacere raffinato.
L’Empereur, il negozio di Marsiglia che ha fatto della selezione attenta e della valorizzazione dell’artigianato il proprio punto di forza, inserisce tra le sue proposte i veri saponi di Marsiglia. In pasta solida o in scaglie, disponibili in diverse varianti e formati, tutti realizzati secondo le ricette tradizionali e con ingredienti di alta qualità.
Per scoprire la magia della più antica ferramenta di Francia:
Maison Empereur, dove trovare l’introvabile a Marsiglia
In questo equilibrio tra tradizione e innovazione, il sapone di Marsiglia trova nuova vita, trasformandosi in un piccolo lusso quotidiano capace di accompagnare i nostri gesti con semplicità, storia e un tocco di modernità.










I saponi con la cordicella sono un ricordo vivo della mia infanzia! Mia nonna li collezionava e nei cassetti di casa sua ne aveva sempre un bel pò che li usava per profumare la biancheria!
anche io li uso per profumare la biancheria e ogni volta che apro il cassetto per un attimo torno in provenza
Ne ho uno per ogni bagno. Comprati però in provenza.. durante una sosta del nostro road trip in Francia. Non li usiamo, li tengo per bellezza sulle mensole, e spero sempre che non cadano perchè pesano un accidente. ma non conoscevo la loro storia, è stato interessante leggerne le origini.
l’unico problema è che col caldo si asciugano molto e perdono la loro bella forma squadrata però anche io ne ho alcuni vecchissimi e li tengo per bellezza!
Uso quotidianamente il sapone di Marsiglia proprio per la sua proprietà naturali e biologiche, non sapevo fosse cosi alta la percentuale di olio d’oliva
e’ obbligatorio il 72% e hanno deciso di marcarlo sul sapone stesso proprio per evitare contraffazioni
Oltre ad avere l’odore dei vecchi bei tempi andati, il sapone di Marsiglia rimane il migliore, io l’ho usato per un periodo, quando avevo una allergia e non sopportavo nessun tipo di detergente. E’ fantastico!
Esatto! anche io lo uso normalmente per la doccia e lo adoro, peccato che non faccia schiuma ma probabilmente inquina anche meno
A casa mia il sapone di marsiglia non manca mai! Non uso saponi liquidi o altri saponi chimici profumati, ma chili e chili di sapone tagliato a fette spesse per stare nel portasapone o appeso per il suo cordone nella doccia. Forse sono una delle poche che si è accorta della mancanza del sapone durante il lockdown!
in effetti quello tagliato a fette spesse è più comodo della doccia del cubetto…
Ah il sapone di Marsiglia… Ma quanto lo amo! Ci lavo il bucato a mano e mi viene pulitissimo! E poi la sua consistenza e il suo potere sgrassante sono fantastici: non so davvero come fare senza! Bello il tuo articolo, del resto non se ne trovano che non mi piacciono 🙂
davvero anche io lo uso un pò per tutto, e pensare che fino a qualche anno fa era snobbato perché “antico” rispetto ai nuovi detersivi chimici
Non sapevo che il sapone di Marsiglia provenisse originariamente dall’Egitto. Molto interessante. Personalmente la profumazione di questo sapone non è tra i miei preferiti, ma lo utilizzerei per i suoi ingredienti naturali.
quello solo all’olio d’oliva non ha un gran profumo sono d’accordo
Io ki ricordo di una speciale saponetta che mi ha regalato una mia amica e che proveniva proprio dalla Provenza
Una saponetta di Marsiglia al cioccolato, la tengo conservata da almeno 10 anni e nn voglio usarla perché mi piace troppo il profumo!
al cioccolato?! Una vera gourmandise!!!
Hai ragione anche io ne faccio scorta quando vado in Provenza, mi ricorda il sapone della nonna ed è comunque molto naturale ed idratante
anche a me ricorda il bucato delle nonne!
Io uso le saponette di Marsiglia un po’ per tutto: per la doccia, per il bucato, per il viso. Sicuramente quelle che si trovano qui non sono come le originali, e infatti l’ultima volta che sono stata in Francia non ho resistito alla tentazione di tutti quei colori e quei profumo e ho fatto una bella scorta – ora quasi finita – in un mercatino.
io ne compro delle quantità pazzesche e riempio i cassetti con le saponette profumate, per lavarmi mi piace tantissimo quello all’olio d’oliva
Che descrizione perfetta di un prodotto davvero unico! Il cubetto di sapone di Marsiglia non è solo buono, ma anche bello da vedere e da tenere in mostra. Anche a me piace provare nuovi gusti o formule esfolianti, non resisto alla tentazione!
io lo adoro, il cubetto! peccato che a lasciarlo molto tempo solo in mostra si secca, quindi io lo uso e lo ricompro!
Io ricordo le saponette del sapone di Marsiglia che aveva mia nonna, successivamente ci sono stati proprio i diversivi con lo stesso profumo. Non sapevo però della storia e della recente ripresa di questo prodotto. E dire che nel Regno Unito non si trova affatto!
anche mia nonna usava il sapone di Marsiglia e mai avrei pensato che lo avrei fatto io!
Adoro. Tempo fa, per un lavoro di scrittura contenuti, mi è capitato di fare un articolo sui saponi con tanto di ricette, e da allora ho il tarlo. Quello di Marsiglia è il primo che proverei a fare, anche io lo adoro e l’ho sempre avuto in casa sin da piccola. Con una saponetta ci fai tutto! Però concordo con te, il vero sapone di Marsiglia si trova solo da quelle parti. Se lo comprassi sarei troppo intimidita dall’usarlo, lo terrei lì con il suo spago 🙂
In effetti anche io ho un cubetto con lo spago appeso in bagno, è un pò rinsecchito ma l’ho comprato la mia prima volta a Marsiglia e gli voglio bene quindi non lo uso!
Adoriamo i saponi artigianali! Li usiamo anche solo per profumare cassetti e armadi! Durante il ns viaggio in Provenza ne abbiamo comprati a quantità industriale e li ho finiti da poco. Ora ci sta venendo la voglia di provare a produrli in casa…
anche io ho i cassetti pieni di saponi e ogni volta che vedo una bancarella o un negozio non resisto e ne compro altri!
Il sapone di Marsiglia lava perfettamente e ha un profumo inconfondibile. Io in uno di quei negozi di sapone ci rimarrei delle ore e vorrei provare tutto! Il sapone è una di quelle cose che spesso compro nei viaggi o che regalo… è un pensiero carino che rimane nel tempo.
a chi lo dici! Se entro in un negozio di saponi non ne esco più e soprattutto non ne esco a mani vuote!
Recentemente sto cercando di abbattere il mio consumo di plastica e ho riscoperto le saponette. Non le usavo da quando ero bambina, prima di tutti questi bagnoschiuma in plastica. Comunque le sto apprezzando ta tantissimo!
Anche io, al di la del folklore e della bellezza estetica dei cubetti, apprezzo molto il fatto che non ci sono imballi in plastica