Ho scoperto solo da pochi anni l’incredibile fascino delle terre umide, veri e propri tesori naturali, luoghi bellissimi ed estremamente fragili.
Il 2 Febbraio si celebra il World Wetlands Day, la Giornata Mondiale delle Zone Umide istituita per evidenziare l’importanza di questi ambienti per la sopravvivenza del pianeta.
Nella terre umide, ricche di biodiversità, prospera la vita. Numerosi uccelli migratori, pesci, rettili, anfibi a rischio di estinzione e centinaia di specie endemiche vi trovano il loro habitat.
Una ricchezza che sta purtroppo scomparendo a causa delle mutazioni climatiche e dell’azione sconsiderata dell’uomo con il suo eccessivo sfruttamento delle risorse.
Vorrei celebrare a modo mio questa giornata raccontando di alcuni luoghi che mi hanno fatto capire quanto le terre umide siano per me suggestive.
In un mondo parallelo fatto di acqua, di percezioni, di silenzi e di abitanti in simbiosi con la natura, mi sento in armonia.

Il fascino delle terre umide: i silenzi nelle valli del Delta del Po
La terra del Po è la terra della nebbia e qui, nel delta, la nebbia diventa pura bellezza. La realtà senza confini di un mondo in bianco e nero dai contorni indefiniti avvolge i sensi e invita al sogno.
La nebbia è una presenza eterea che annulla le percezioni e lascia afferrare solo l’essenza delle cose.

In estate il caldo umido crea un’atmosfera rarefatta nella quali rivivere la stessa sensazione di essere in un mondo in bilico tra il reale e l’immaginario.
Se volete farvi avvolgere dal fascino delle terre umide del delta del Po, che vi consiglio di visitare sia in estate che in inverno, potete leggere i post:
Il delta del Po in moto suggestioni tra acqua e terra
Comacchio e le atmosfere gotiche del Delta in inverno

Il Delta del Rodano: le saline rosa e i canneti della Camargue
I canneti della Camargue sono bellissimi in inverno. Quando il cielo diventa colore del latte, il mistral soffia violento e i turisti se ne sono andati, restano solo i cavalli bianchi e pochi uccelli solitari che si alzano in volo al passaggio della macchina.

Dalle mura austere di Aigues-Mortes la palude sembra infinita e si fatica a credere che pochi mesi dopo quello stagno salmastro diventi un mare rosa intenso.
E’ la meraviglia delle saline : le vasche di raccolta si colorano di rosa e le montagne bianche di sale sono gli unici rilievi visibili nella pianura.
Dopo le danze d’amore di Gennaio, i fenicotteri tornano in primavera a nidificare e si mostrano in tutta la loro bellezza.
E’ ancora l’irresistibile fascino delle terre umide che mi ha fatto innamorare di questa terra selvaggia dove si svolgono le corse dei tori e i gitani d’Europa si ritrovano a festeggiare la loro patrona:
Le saline della Camargue, uno scenografico mare rosa
Viaggio nelle tradizioni della Camargue tra cavalli bianchi e tori neri
Saintes-Maries-de-la-Mer e il pellegrinaggio gitano in onore di Sara la Nera

Il Delta del Mississippi: le terre umide del profondo Sud
I canti degli schiavi nelle piantagioni di cotone e i ritmi del soul e del blues; una parte del nostro immaginario diventa realtà.
Nel delta del Big River ho trovato un altro mondo parallelo. Un mondo di paludi popolate da alligatori, di caldo e di zanzare, di gente rude che parla francese e suona musica zydeco.

Nei bayou della Louisiana si pescano gli eccezionali gamberi di fiume che hanno reso famosa la cucina cajun, frutto delle contaminazioni culturali di una terra dove africani, francesi, inglesi e nativi si sono mescolati e accettati.
Il fascino delle terre umide del Mississippi è quello di una terra di storie e leggende, di riti vodoo e musica straordinaria. Una terra da scoprire e assaporare in tutta la sua originalità:
Nei bayou della Louisiana dove vivono gli alligatori e crescono i cipressi calvi
La Cajun Country, Baton Rouge e Lafayette
I paesaggi d’acqua del Delta dell’Okavango
Il Delta dell’Okavango, nel cuore del Botswana, è uno degli esempi più straordinari di terre umide al mondo.
Qui l’acqua trasforma il paesaggio, creando un mosaico di canali, lagune e paludi dove prospera una biodiversità incredibile. Tra elefanti, ippopotami e uccelli rari, queste terre offrono uno spettacolo naturale unico, fragile e prezioso, che racconta l’equilibrio perfetto tra acqua e vita.
Le terre umide dell’Okavango si trasformano con le stagioni: durante le inondazioni estive diventano un labirinto d’acqua e vita, mentre nella stagione secca rivelano isole e canneti nascosti, rifugio di animali e piante straordinarie. Un ecosistema di simbiosi con l’acqua, che ci ricorda quanto sia essenziale preservare questi ambienti unici.
Il respiro d’acqua delle terre umide del Mekong
Le terre umide del Delta del Mekong si estendono a perdita d’occhio. Un intreccio di canali, risaie e lagune dove l’acqua modella la vita quotidiana di uomini, animali e piante. Aironi, pesci e piccoli mammiferi popolano questi ambienti ricchi e complessi, mentre i villaggi fluttuanti testimoniano un rapporto millenario tra uomo e natura.
Navigare sul Mekong e i suoi canali significa percepire il ritmo lento del fiume e l’armonia fragile di un ecosistema che, come tutte le terre umide, merita di essere conosciuto e protetto.
Le acque del Delta del Mekong trasformano continuamente il paesaggio. In queste terre umide, le comunità locali vivono in perfetta armonia con le acque: barche, palafitte e campi coltivati si intrecciano con la natura, raccontando storie di adattamento e sostenibilità.












Indubbiamente luoghi necessari alla sopravvivenza di alcune specie, ma anche ricchi di fascino. Non sapevo ci fosse una giornata mondiale dedicata alle zone umide. Ne faccio tesoro.
l’ho scoperto per caso che esisteva questa giornata e devo ammettere che ho imparato solo recentemente ad apprezzare le zone umide che avevo sempre considerato solo il regno delle zanzare e del caldo afoso
Non avevo mai pensato alle terre umide come a una caratteristica che accomunasse zone così diverse e così lontane tra di loro. Tra queste zone conosco la zona del delta del Po, dove sono stata per lavoro anni fa a visitare delle risaie. Era un caldissimo e quindi umidissimo giorno d’estate, e devo dire che preferendo di gran lunga la nebbia e il freddo all’afa, dovrei tornare in autunno.
in autunno gli argini con la nebbia sono davvero molto intimi ma l’umidità invece che afosa diventa fredda…. non saprei quale stagione preferire magari la primavera!
Che zone meravigliose che hai descritto, ma quella che mi ha stregato più di tutti è il delta del Mississipi, un fiume che non è semplicemente un fiume, ma che affascina con la sua storia, le tradizioni, la musica e non per ultimo la sua natura così incredibile!
vero, il Mississippi solo a nominarlo rievoca storie, tradizioni e musica. L’ho costeggiato e scavalcato e ritrovato per giorni e giorni durante il viaggio e ogni volta che lo vedevo era un’emozione
Devo dire che il titolo del tuo articolo è un pò inquietante, mi ha fatto venire in mente le atmosfere del Signore degli Anelli. Ma poi leggendo tutto ho trovato l’argomento molto interessante!
ah ah dici?! In effetti la bassa ferrarese potrebbe davvero essere una Terra di Mezzo!:-)
Bellissimo articolo, con spunti davvero molto interessanti. Guardiamo sempre al mare o alla montagna, ma esistono realtà molto affascinanti che non consideriamo abbastanza e che si, sono un vero e proprio regno per molti animali. Io mentre leggevo, immaginavo le foto che potrei fare! Bello!
per le foto c’è solo l’imbarazzo della scelta, le zone paludose hanno scenari davvero poetici
Il tuo tributo alle terre umide è stato davvero interessante. Come hai ben detto questi ambienti sono difficilissimi da preservare e accolgono numerose specie anche in via d’estinzione: in Italia non ne abbiamo moltissime e quelle che abbiamo spesso sono degradate. Spero che chi di dovere si adoperi per la loro protezione!
per fortuna il Delta del Po è protetto ma non se ne parla molto dal punto di vista turistico, un vero peccato
Bellissimo articolo. Conosco perfettamente l’armonia della natura in queste terre immerse nella nebbiolina e piene di vita. Ho avuto la fortuna, molti anni fa, di trascorrere qualche giorno in una houseboat sul delta del Po (sfortunatamente non si può più…). È stata una delle esperienze più belle della mia vita.
davvero peccato che non si possa più vivere in una houseboat sul Po, sarebbe piaciuto tanto anche a me provare quell’esperienza
Le terre umide sono a volte poco considerate dal turismo, ma sono invece luoghi molto interessanti e, come giustamente dici anche tu, ricchissimi di vita. Vivendo nel nord-est d’Italia, ho tante zone umide non lontano da casa: dalla laguna di Grado fino a Venezia ho davvero l’imbarazzo della scelta. Ma ammetto che ci si va di rado, anche perché il clima non è sempre dei migliori: d’estate è insopportabile e pieno di zanzare, d’inverno la nebbia ha il suo fascino ma quando poi devi guidare non è il massimo… Sono zone difficili da gustare, non per tutti, ma quando si riesce a coglierne la loro bellezza sanno dare sensazioni speciali!
Ma dai, la laguna di Grado è meravigliosa! Hai ragione le zone sono difficili e bisogna anche essere nello stato d’animo giusto, non sempre la nebbia o le zanzare sono bellezza più spesso sono disagi!
A parte il Po che è vicino casa, la Louisiana è un posto meraviglioso dove il caldo umido è padrone! Ma grazie a questo clima si può ammirare la bellezza delle città semplicemente navigando il fiume
non avevo mai considerato in passato le zone umide che nel mio immaginario erano solo piene di zanzare, invece ho scoperto paesaggi unici e affascinanti e il Mississippi mi ha davvero catturato
Articolo interessante in effetti zone piuttosto trascurate ma fondamentali per il nostro pianeta. Tra questi luoghi scelgo il Delta del Mississippi un parte di States che non ho visitato e che mi incuriosisce molto
Gli Stati del Sud che erano da tanto nel mio immaginario non mi hanno deluso
Non sapevo ci fosse un giorno dedicato alle terre umide. Di solito quando si decide di fare una vacanza si scelgono sempre mete più o meno conosciute tra città, mare o montagna. Effettivamente anche queste zone meriterebbero una visita, un viaggio diverso dal solito ma che potrebbe diventare interessante.
Un fine settimana da dedicare alla scoperta della fauna variegata di questi ambienti è davvero istruttivo
Articolo molto bello. Mi hai messo la curiosità di visitare il delta del Po, non molto distante ma mai visto.
Bellissime anche le foto
Grazie Monica, il Delta del Po mi ha regalato delle emozioni inaspettate, merita davvero una visita!
Ciao Anto!
Hai toccato un tema al quale sono particolarmente affezionata: quello del Turismo in zone ad alta vocazione naturalistica! Nella vita mi occupo di ambiente e so bene quanto sia importante parlare di biodiversità ed ecoturismo!
Splendidi quindi i tuoi suggerimenti sulle zone umide da visitare! Adoro tutta l’area del Delta del Po, ad esempio, e sto pensando di tornarci presto, appena ci si potrà muovere nuovamente!
A presto! Mimì
che bello occuparsi di ambiente! Il turismo può essere il futuro di certe zone poco conosciute e allo stesso tempo può decretare la fine di alcuni ambienti che hanno un equilibrio particolarmente fragile. Bisogna imparare a vivere i luoghi rispettandone le caratteristiche e, non smetterò di dirlo, ricordare che sempre che noi siamo ospiti e non padroni